CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 76 del 10 dicembre 2009

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Prosegue l’esame della discussione generale sull’articolo 4 e sugli emendamenti. Si votano gli emendamenti: lunga discussione sugli interventi per le rette delle RSA per il carcere minorile di Quartucciu

Cagliari 10 dicembre 2009 – Prosegue, sotto la presidenza della presidente Claudia Lombardo, l’esame degli emendamenti all’articolo 4 (Interventi a favore delle politiche sociali e del lavoro).
E’ stato posto in votazione l’emendamento 35 (Espa e più) sul quale ha chiesto la parola per dichiarazione di voto il consigliere Marco Espa (Pd) che ha espresso rammarico per l’assenza dell’assessore competente per materia. Ha segnalato che si propongono incentivi indispensabili per alcune situazione di disagio. L’emendamento non è stato approvato.
E’ stato quindi approvato il testo dell’articolo. Si prosegue pertanto con gli emendamenti aggiunti.
L’emendamento 2 (Cuccureddu e più) è stato respinto per alzata di mano, mentre è stato approvato l’emendamento 134 della Giunta.
Sugli emendamenti 159 e 157 ha parlato a favore Gavino Manca (Pd) che ha invitato all’approvazione. Sulla stessa linea Francesco Mula (Riformatori) che ha chiesto tuttavia garanzie di un futuro intervento della giunta perchè possano essere ritirati gli emendamenti. L’assessore La Spisa ha pertanto fornito assicurazioni in tal senso e gli emendamenti sono stati ritirati.
Lunga discussione subito dopo sull’emendamento 143 (che prevede una spesa di 15 milioni per le rette relative ai ricoveri nelle RSA) su cui si è registrato l’invito al ritiro da parte della Giunta, ma che il primo presentatore Giulio Steri (Udc) ha detto di mantenere per sentire l’opinione dell’assessore. Anche Roberto Capelli (Udc) ha esortato l’assessore a motivare la richiesta di ritiro. E’ intervenuto Giorgio La Spisa e l’emendamento è stato ritirato dai presentatori. Emendamento che è stato fatto proprio, però, da Giuseppe Cuccu (Pd) che ha chiesto una votazione a scrutinio segreto. A seguito del diniego della presidenza perchè erano state già effettuate dichiarazioni di voto, sono sorte proteste dai banchi dell’opposizione su cui ha chiarito la presidenza anche sulla scorta di alcuni precedenti che vi erano state di fatto dichiarazioni di voto. L’on Mario Bruno (Pd) ha invece sostenuto che non sono state di fatto espresse dichiarazioni di voto. Dello stesso avviso Giuseppe Cuccu (Pd). Anche il consigliere Luciano Uras (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori) che ha detto che ai consiglieri non è stata chiesta alcuna dichiarazione di voto. L’on. Gian Valerio Sanna (Pd) intervenendo sul regolamento ha chiesto se per caso la presidenza sia un giocatore o un arbitro ed ha parlato di soggettiva interpretazione. La presidente Lombardo ha respinto che fermezza le critiche affermando che è chiarissimo che le dichiarazioni di voto vi sono state e che quindi non è ammissibile la votazione a scrutinio segreto. Sullo stesso argomento Adriano Salis (Idv) ha detto che la richiesta di voto è perfettamente legittima. La presidenza ha ricordato che la fase della votazione segreta deve essere preliminare alla votazione. Intervenendo, Roberto Capelli ha precisato di non aver espresso dichiarazioni di voto, ma che per la sua parte politica non sarebbe un problema il voto segreto.
Dopo una interruzione per una interlocuzione è intervenuto Giuseppe Cuccu (Pd) che pur non condividendo l’interpretazione data dalla presidenza ha sottolineato l’importanza dell’emendamento ed ha invitato l’aula a votarlo.
Luciano Uras (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori) ha invece parlato sull’ordine dei lavori ed ha chiesto che cosa si sia in realtà deciso durante l’interruzione. Gli ha risposto la presidente affermando che è stato riascoltato il brano registrato della fase contestata il che ha consentito di confermare che la votazione segreta non poteva essere ammissibile.
Sono pertanto proseguite le dichiarazioni di voto. Ha parlato a favore dell’emendamento (fatto proprio dall’on Cuccu) il consigliere Chicco Porcu (Pd); a favore anche Marco Espa (Pd) che ne ha sottolineato gli aspetti positivi. Favorevole Adriano Salis (Idv) che ha preso atto pur non condividendola, della decisione assunta circa la votazione a scrutinio segreto. Franco Sabatini (Pd) ha annunciato il voto favorevole specificando alcuni aspetti finanziari. Si è espressa per il sì anche Claudia Zuncheddu (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori) che ha sottolineato l’importanza dell’intervento proposto. Per Gianfranco Campus (Pdl) l’argomento è complesso e delicato e non ci si può dividere fra buoni e cattivi ed ha chiesto il ritiro. Franco Meloni (Riformatori) ha detto di condividere lo spirito dell’emendamento ma ha parlato della necessità di un piano finanziario più dettagliato ed ha annunciato il no. Per Luciano Uras (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori) occorre votare a favore: non ci si divide fra buoni a cattivi “perché la proposta viene dai vostri banchi” ed è appoggiata perché degna di essere accolta. Favorevole anche Giuseppe Luigi Cucca (Pd) che sottolinea una contraddizione: siamo tutti d’accordo ma non si riesce a trovare una soluzione; perché ancora rinviare questo argomento? Andrea Biancareddu (Udc), ha preannunciato l’astensione del suo gruppo ed ha chiesto all’assessore alla Sanità Antonello Liori, ora presente, una sua dichiarazione. Voto contrario all’emendamento da parte di Pier Paolo Vargiu (Riformatori): non si nega l’esigenza ma non si possono ignorare le priorità finanziarie. Per Mario Bruno (Pd) occorrono precisazioni da parte dell’assessore per avere il quadro della situazione. La presidente ha acceduto eccezionalmente alla richiesta ed è intervenuto l’assessore Liori. L’argomento è importante, ha detto, ed ha sottolineato il tetto di spesa per le RSA. Certamente vi è una fascia debole della popolazione che ha necessità di integrazione per il pagamento delle rette. Ma occorre anche un riordino della spesa sociale. Ha proposto che si possa soprasedere su decisioni affrettate perchè l’assessorato possa valutare più attentamente gli interventi finanziari. A favore dell’emendamento Tarcisio Agus (Pd). Giorgio Oppi (Udc) ha ricordato il numero dei posti letto nelle RSA ricordando che fin dall’inizio si cercava di dare sostegno agli anziani ed ha detto che la gestione Dirindin ha di fatto ridotto il numero dei posti letto penalizzando la fasce deboli. Giusto riflettere ed approfondire. Ha annunciato l’astensione
Messo in votazione l’emendamento 143 è stato respinto con 26 contrari, 23 favorevoli, 9 astenuti.
La presidente ha quindi messo in votazione l’emendamento 146 (Cucca e più) che propone un finanziamento di 100 mila euro per corsi di formazione nel carcere minorile di Quartucciu.
Sulle modalità di votazione è intervenuto ancora criticamente Luciano Uras che ha sottolineato che le votazioni non possono essere di tipo “misto”. La presidente ha concordato con tale necessità ed ha annunciato il giusto rigore regolamentare nelle future votazioni elettroniche.
Ha annunciato il suo sì all’emendamento 146 Giuseppe Luigi Cucca (Pd) che ha sottolineato con grande impeto la necessità di queste risorse seppur minime. Analoga posizione favorevole da parte di Franco Sabatini (Pd) che ha sottolineato l’importanza sociale delle attività che si svolgono nel carcere minorile. A favore anche di Adriano Salis (Idv) che ha sottolineato il disagio di certe categorie. E’ intervenuto l’assessore La Spisa che ha spiegato il motivo del parere negativo: la finanziaria deve stabilire il quadro finanziario generale e sulle cose specifiche interverranno le leggi di settore. Condividendo che il problema può trovare altri strumenti di soluzione ha espresso voto contrario Gian Vittorio Campus (Pdl). A favore invece Chicco Porcu (Pd) che ha parlato di incoerenza circa le affermazioni dell’assessore: leggi organiche infatti nessuna. Favorevole Luciano Uras (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori): un intervento che non può stare che dentro una legge finanziaria. Ha appoggiato questa posizione Giuseppe Cuccu (Pd) che ha ricordato l’importanza di questo piccolissimo strumento: basta con i rinvii. Anche Marco Espa (Pd) ha annunciato il proprio voto favorevole data la delicatezza del problema. Un voto favorevole da Massimo Zedda (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori) che ha ricordato che persino nella gerarchia delle fonte si radica il principio di rieducazione. Sì convinto all’emendamento da Carlo Sechi (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori) che ha sottolineato con forza l’importanza del problema. Ha respinto le critiche di insensibilità, ed ha proposto che si attendano le conclusioni della Commissione Franco Mula (Riformatori) che ha annunciato il no. Favorevole invece Gavino Manca (Pd), che ha sottolineato l’esiguità dell’intervento ma di alto valore umano. Voto contrario anche da parte di Roberto Capelli (Udc) che tuttavia ha detto di condividere lo spirito della proposta. A favore Claudia Zuncheddu (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori). E’ poi intervenuto l’assessore Antonello Liori, che ha assicurato che entro l’anno in via amministrativa la Giunta potrà intervenire ed ha ricordato che un altro progetto da 1 milione di euro sta per decollare. Una discussione quasi grottesca, l’ha definita Giampaolo Diana (Pd) sulla asserita inammissibilità dell’intervento che ha annunciato voto favorevole. Favorevole anche Radhouan Ben Amara (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori). Raccogliendo quindi le garanzie dell’assessore Liori e sostenendo la necessità di maggior attenzione a certe problematiche ha annunciato il ritiro dell’emendamento 146
La discussione prosegue.
(lp)

Finito l’esame degli articoli 4 e 5, i lavori riprendono martedì alle 10

Sull’emendamento 41 (credito di emergenza) è intervenuto l’on. Bruno (Pd) ha chiesto alla Giunta e alla maggioranza il voto “a favore di questa misura di emergenza, una forma di accesso al credito limitato alle famiglie con reddito basso e per un importo non superiore ai cinquemila euro”.
La presidente Lombardo ha posto in votazione l’emendamento e dopo aver constatato la mancanza del numero legale ha aggiornato la seduta alle 19.30.
Alla ripresa l’Aula ha votato l’emendamento 41, che è stato respinto.
La Giunta ha invitato i presentatori a ritirare l’emendamento 32 (500 mila euro per i percorsi formativi per assistenti ai malati di SLA). L’on. Marco Espa (Pd) ha sollecitato l’approvazione . L’assessore alla Sanità, Antonello Liori, ha giudicato “eccessivi 500 mila euro ma prima di decidere la spesa aspetto che la commissione mi riferisca sui bisogni reali e le necessità delle famiglie. Siamo comunque disponibili”. L’emendamento 32 è stato ritirato mentre sull’emendamento 37 l’on. Antonio Solinas ha sollecitato l’approvazione “trattandosi di un emendamento che riguarda i lavoratori dell’Ente foreste e il rinnovo del loro contratto”. L’emendamento è stato respinto.
Respinti anche gli emendamenti 45, 66.
L’Aula è poi passata all’esame dell’articolo 5 e degli emendamenti. La presidente Lombardo ha dichiarato aperta la discussione. La presidente ha dichiarato inammissibili gli emendamenti 176 e 177 e l’on. Biancareddu (Udc) ha chiesto di chiarire se l’emendamento 176 sia “inammissibile o scomodo”.
Sull’emendamento 31 l’on. Marco Espa (Pd) ha sollecitato un intervento di dieci milioni di euro per un programma di interventi di supporto organizzativo per gli alunni con disabilità.
L’on. Roberto Capelli (Udc ) ha chiesto ancora spiegazioni sull’inammissibilità dell’emendamento 176: “Noi potremmo anche ritirarlo ma riteniamo opportuno presentare un ordine del giorno alla fine della Finanziaria e speriamo che non venga giudicato inammissibile pure quello”.
Per l’on. Massimo Zedda (SL) “il sistema scuola – università in Sardegna è agli ultimi posti in Italia” e ha aggiunto: “Andrebbe rivista anche la legge sullo spettacolo mentre sul piano regionale di sviluppo non mi soddisfa il fatto che la scuola pubblica sia considerata al pari della scuola privata”.
Per la Giunta ha preso la parola l’assessore Lucia Bayre, che ha replicato agli interventi precedenti: “La scuola è in un momento di grande trasformazione e difficoltà. Sul tema istruzione e disabilità stiamo provvedendo con una copertura finanziaria di cinque milioni di euro per far fronte a tutte le necessità organizzative di tutti i disabili sardi. Sull’università diffusa sono d’accordo con l’on. Capelli, non possiamo sprecare risorse finanziarie”.
Il presidente della commissione Terza, on. Maninchedda, ha fornito all’Aula i pareri sugli emendamenti presentati. Il parere è stato espresso anche dall’assessore alla Programmazione, Giorgio La Spisa.
La presidente Lombardo ha messo in votazione l’emendamento 69. L’on. Biancareddu ha annunciato l’astensione. Sono intervenuti anche gli on. Zedda, Uras, Porcu. L’emendamento è stato respinto mentre il Consiglio ha approvato il testo dell’articolo.
La presidente Lombardo ha quindi dichiarato conclusi i lavori che riprenderanno martedì alle 10 per la tornata conclusiva della manovra finanziaria. (c.c.)