CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 74 del 9 dicembre 2009

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Manovra finanziaria: il dibattito generale e il voto sugli articoli e sugli emendamenti

Cagliari, 9 dicembre 2009 – La seduta pomeridiana si è aperta sotto la presidenza dell’on. Claudia Lombardo. E’ stato approvato l’emendamento 130 della giunta regionale che inserisce al sesto comma dell’articolo 2, il comma 6bis: “alla fine del comma 6 dell’articolo 25 della legge regionale n. 2 del 2007 sono inserite le seguenti parole: “o presso soggetti in house”. Si è poi passati all’esame dell’emendamento 40 (Barracciu e più) che aggiunge all’articolo 2 il comma 7 bis: la giunta regionale è autorizzata ad apportare le necessarie variazioni al bilancio al fine di dare copertura agli oneri di servizio per la continuità territoriale marittima da e per la Sardegna ovvero per una partecipazione pubblica alla gestione delle linee marittime della Società Tirrenia e collegate. Su questo emendamento l’on. Franco Cuccureddu (Misto) ha chiesto la votazione per parti, separando la continuità territoriale marittima dalla questione della gestione della compagnia Tirrenia da parte della Regione. A favore dell’emendamento si è espresso Gianvalerio Sanna (PD), mentre parere contrario è stato dato da Giacomo Sanna (Psd’az), in quanto l’argomento del passaggio di Tirrenia alla Regione dovrebbe essere affrontato separatamente rispetto alla Finanziaria. A favore dell’emendamento anche Mario Bruno (PD), Luciano Uras (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori), Giampaolo Diana (PD), per il quale la continuità territoriale marittima deve essere comunque garantita ai cittadini e alle imprese sarde. Contrario Matteo Sanna (PDL), il quale chiede ai firmatari di ritirare l’emendamento, con l’impegno di discuterne nelle Commissioni competenti, data la serietà e l’importanza dell’argomento. Sostiene l’emendamento Carlo Sechi (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori), il quale però accoglie la richiesta di ritirarlo, purchè se ne possa discutere adeguatamente in Commissione. Sulla base delle dichiarazioni precedenti, Mario Bruno (PD), proponente l’emendamento, decide di ritirarlo, chiedendo di poter affrontare quanto prima l’argomento nella IV Commissione, eventualmente nel Collegato alla Finanziaria. L’assessore Giorgio La Spisa conferma l’attenzione della Giunta per la continuità territoriale marittima e auspica che l’argomento possa trovare spazio nel Collegato alla Finanziaria. Sugli emendamenti 55 (Bruno) e 82 (Barracciu), i cui testi sono uguali, è intervenuto l’on. G.V. Sanna (Pd). Gli emendamenti sono stati bocciati. Non approvati anche gli emendamenti 56 e 81. Sull’emendamento 85 (Barracciu e più) “ Zone franche urbane” è intervenuto l’on. Bruno (Pd) che ha sostenuto che il Consiglio regionale deve interessarsi alle zone franche urbane. Anche l’assessore – ha aggiunto - in fase di replica nella discussione generale dell’articolo 2 non ha escluso l’interesse per la materia. E’ poi intervenuto l’on. Barracciu (Pd) che ha detto che questo emendamento è una proposta concreta per migliorare la Finanziaria. L’on. Uras (La sinistra sarda – comunisti- Rossomori) ha sottolineato che la materia riguarda la legislazione nazionale all’interno della quale proviamo ad estendere la possibilità di autodeterminazione della regione. Questo tentativo può essere uno degli strumenti attraverso cui si sperimenta il rapporto con lo Stato. Sono poi intervenuti gli on.li Capelli (udc), Carlo Sechi (La sinistra sarda – comunisti – Rossomori), Luigi Lotto (Pd). L’emendamento 85, messo in votazione con sistema elettronico palese, è stato bocciato (presenti 66, votanti 65, sì 20, no 45, 1 astenuto). Sull’emendamento 167, Luciano Uras (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori) chiede conferma alla Giunta della disponibilità a modificare il parere richiesto sul Fondo regionale di sostegno all’occupazione. L’assessore Giorgio La Spisa accoglie la richiesta, purchè non vi siano ulteriori oneri finanziari, e si rimette all’aula. L’emendamento è approvato. Viene poi approvato l’emendamento orale presentato in mattinata da Mario Bruno (PD), riguardante l’inserimento nel comma 4 dell’art.2 di un incentivo di 2000 euro per le imprese che assumono personale proveniente dal programma Master and Back. La Presidente del Consiglio Claudia Lombardo dichiara aperta la discussione sull’articolo 3 (interventi per lo sviluppo delle attività produttive) e sugli emendamenti ad esso presentati. Per Mario Floris (Misto) è il momento di intervenire sulla continuità territoriale aerea. Un argomento decisivo per la Sardegna, visto che attualmente non esiste un vero regime di agevolazioni per i viaggiatori sardi. Floris afferma che non si devono confondere i voli low cost con la continuità territoriale, che non esiste senza compensazioni economiche, valutabili in circa 40 milioni di euro all’anno per garantire un prezzo massimo di 40 euro per un volo dalla Sardegna al Continente. Tarcisio Agus (PD) sottolinea l’importanza dell’articolo 3, definendo fondamentale il tema del sostegno alle infrastrutture della Sardegna, necessarie per la valorizzazione delle produzioni tipiche, del settore agricolo, delle energie rinnovabili, della biodiversità. Per Agus un tema centrale è la valorizzazione dei beni culturali, anche in chiave di sviluppo del turismo, legato alla presenza di infrastrutture all’altezza. Giulio Steri (UDC) ribadisce un elemento essenziale, a suo parere: lo sviluppo della Sardegna passa attraverso una rete infrastrutturale efficiente. Non solo la Sassari-Olbia, che rappresenta l’emergenza da affrontare con immediatezza, ma tutta la rete stradale e ferroviaria, in cui la Sardegna sconta un grave ritardo rispetto alle altre Regioni italiane. Per Steri la Giunta dovrebbe cercare di sfruttare quanto previsto dalla Legge 166/09, con cui il Governo ha dato la possibilità a Regioni e Anas di creare un’Azienda mista per gli interventi urgenti sulle infrastrutture viarie, potendo pensare perfino alla creazione di una rete autostradale nei tratti ad elevato traffico veicolare. Sulla continuità territoriale, anche Steri auspica che il tema possa essere affrontato dalle Commissioni, a partire dalla Prima, per i rapporti Stato-Regione. “Se questo non avverrà”, ha affermato Steri, “presenteremo una mozione per discuterne nuovamente in aula”. Gianvalerio Sanna (PD) esprime preoccupazione per una misura di intervento, quale quella prevista dall’articolo 3, che avrà effetti soltanto a partire da Maggio-Giugno 2010. Critiche da parte di Sanna anche al comma 3, che prevede un fondo del 20% per agevolazioni nella fase di progettazione delle infrastrutture. Di norma, per Sanna, le agevolazioni nelle altre fasi sono molto inferiori. Quindi tale norma rischia di rallentare ulteriormente la cantierabilità dei progetti, invece di velocizzarla, procrastinandola con tutta probabilità oltre il 2010. Per Luciano Uras (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori) il comma 6 (centro unico per i procedimenti amministrativi) mira a regolare quanto già normato dalla L.R.40/90 e rischia, dunque, di essere un doppione, rallentando ulteriormente le procedure. Uras ha poi ricordato la crisi industriale e del mondo dei servizi, portando l’esempio del personale delle piccole realtà operanti nel sistema dell’informazione locale, i quali erano già stati individuati come destinatari di aiuti. Si devono individuare, dunque, le priorità, al contrario di quanto è accaduto con il credito d’imposta, esteso ad una platea eccessivamente ampia di beneficiari, tra cui i partiti e i sindacati, non proprio attori economici attivi. “Sarebbe necessario”, ha concluso Uras, “ascoltarci un po’ di più. Non tutto può essere visto come scontro ideologico”. Nel dibattito generale all’articolo 3 è poi intervenuto l’on. Giampaolo Diana (Pd) che si è soffermato su alcuni fattori di criticità del sistema economico. Per l’esponente del Pd per risolvere il problema infrastrutturale le somme stanziate sono insufficienti. Per l’on. Maninchedda (psd’az) questo Consiglio regionale, che ha il senso della sua decadenza, deve decidere di non abusare più della parola per affrontare quattro o cinque grandi temi. Spesso – ha aggiunto – il gioco delle parti porta a complicare la discussione e a perdere di vista gli obiettivi. L’assessore La Spisa, nella replica, si è soffermato sul sostegno alle imprese attraverso le infrastrutture. “E’ una sfida – ha detto – per fare un passo deciso verso lo sviluppo”. L’esponente della giunta ha aggiunto di essere rammaricato per la definizione “di inutile” data da alcuni consiglieri di minoranza ai 150 milioni di euro messi per un fondo di garanzia. Per la Spisa si tratta di “ossigeno puro per le imprese”. Sulla continuità territoriale l’assessore ha detto che ci sono a disposizione 39 milioni di euro per iniziare l’anno. La giunta – ha concluso – vuole dare piena attuazione alla continuità territoriale. Sono stati bocciati gli emendamenti 113, 114, 115, 116, 117, 118. Sono stati approvati: il testo dell’articolo 3 e gli emendamenti 169 e 11. Gli emendamenti 13 e 14 sono stati spostati all’articolo 5. Sull’emendamento 16 (Cappai e più) è intervenuto l’on. Capelli che ha detto che lo scopo dell’emendamento era quello di riportare l’attenzione sulla strada statale 128. Capelli ha ritirato l’emendamento 16. Ritirati anche gli emendamenti 19 e 20. Sull’emendamento 58 (Sabatini e più) sono intervenuti gli on.li: Sabatini (PD), Uras (comunisti – la sinistra sarda –rossomori), Giampaolo Diana (Pd). L’assessore La Spisa ha detto che il ruolo della Sfirs è un ruolo di sostegno e che non si può costituire una nuova holding regionale che faccia salvataggi indiscriminati. L’on. Bruno (Pd) ha affermato che questo è un emendamento “qualificante” della proposta della minoranza. Con questo emendamento entriamo nel cuore del sistema economico regionale. Di fronte alla drammaticità della crisi bisogna assumere misure adatte allo scopo. L’on. Maninchedda si è impegnato formalmente ad approfondire la questione in commissione. L’on. Campus (Pdl) ha invitato al ritiro. L’on. Sabatini ha ritirato l’emendamento. Sull’emendamento 67 (Barracciu e più) sono intervenuti: l’on. Uras (comunisti – la sinistra sarda –rossomori) che ha detto che al comma 5 ci sono grossi problemi di legittimità; l’on. Antonio Solinas (Pd), l’on. Barracciu (Pd), l’on. Steri (Udc) e l’on. Lotto (Pd). L’emendamento 67 è stato bocciato. Approvati l’emendamento di sintesi (degli emendamenti 73, 144 e 171) e l’emendamento 131. Sull’emendamento 160 è intervenuto l’on. Planetta (Psd’az) che ha detto che questo emendamento è un’opportunità di coerenza . Maninchedda ha affermato che questo emendamento merita l’attenzione dell’aula perché l’argomento è urgente (gare d’appalto indette da enti pubblici) ma ha ritirato l’emendamento. Sull’emendamento 43 è intervenuto l’on. Mario Bruno (Pd) che ha detto che questo emendamento propone la capitalizzazione indiretta di Abbanoa. Noi vogliamo arrivare alla soluzione del problema – ha sostenuto - chiediamo alla giunta come intende intervenire per non arrivare alla privatizzazione dell’acqua. L’assessore La Spisa ha risposto che la situazione è difficile e il Consiglio sta cercando di affrontare la questione destinando risorse notevoli. L’opposizione – ha ricordato La Spisa - ha presentato un emendamento che prevede uno stanziamento di 40 milioni di euro. I nostri emendamenti – ha aggiunto - che hanno uno stanziamento sempre di 40 milioni, hanno accolto la richiesta del gestore di intervenire da subito sul conto economico. L’on. Bruno (Pd) ha chiesto alla giunta se con questo intervento finanziario si risolvono i problemi. Sono intervenuti anche: l’on. Uras (la sinistra sarda – comunisti – rossomori), l’on. Cuccureddu (Misto) che ha annunciato il voto di astensione e l’on. G.V. Sanna (Pd). L’emendamento 43, messo in votazione con sistema elettronico palese, è stato bocciato (presenti 53, votanti 52, sì 15, no 37, 1 astenuto). L’emendamento 48 è stato approvato. Sull’emendamento 135 sono intervenuti gli on.li: Uras (la sinistra sarda – comunisti – rossomori) e Bruno (Pd) che ha annunciato la presentazione di un ordine del giorno alla fine della finanziaria. L’emendamento 135 è stato approvato. Approvato anche il 136. Bocciati il 172 e il 173 L’on. Bruno (Pd), sull’ordine dei lavori, ha chiesto se domani sarà presente il presidente Cappellacci. La presidente Lombardo ha detto che il presidente è a Roma e che appena sarà possibile sarà presente in aula.
I lavori riprenderanno domani mattina alle 10. (FINE) R.R.