CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 62 del 16 ottobre 2009
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L’esame degli articoli e degli emendamenti sul T.U. “Disposizioni straordinarie per il sostegno dell’economia mediante il rilancio del settore edilizio e per la promozione di interventi e programmi di valenza strategica per lo sviluppo”.
Cagliari, 16 ottobre 2009 – I lavori si sono aperti sotto la presidenza dell’on. Claudia Lombardo.
All’esame dell’aula l’articolo 16 (entrata in vigore) del T.U. “Disposizioni straordinarie per il sostegno dell’economia mediante il rilancio del settore edilizio e per la promozione di interventi e programmi di valenza strategica per lo sviluppo”.
Il primo a intervenire nella discussione generale sull’articolo 16 è stato l’on. Giuseppe Cuccu (Pd) che ha detto che è la prima volta che una legge arriva in aula in maniera pessima e ne esce addirittura peggiorata. Il testo era già improponibile perché era pervaso dalla filosofa del “lasciar fare”. Inoltre, è impresentabile perché espropria i comuni dalle loro competenze. Per Cuccu la maggioranza sta dando l’assalto alle coste. La sensazione – ha affermato - che provoca questa legge è il “rumore di betoniera”. Insomma, è una legge contro natura, perché i padri stanno distruggendo l’ambiente dove vivranno i loro figli. E’ una legge immorale ed è pericolosa perché interviere nelle zone a rischio idrogeologico.
L’on. Luciano Uras (comunisti – la sinistra sarda – rossomori) ha detto che l’articolo 16 è il più importante di questa legge, perché dà il via agli effetti devastanti che queste norme consentiranno. Per Uras sarebbe necessaria una discussione più ampia. Noi pensiamo – ha affermato - che l’economia non corrisponda al mattone. Noi abbiamo un’altra idea dello sviluppo. Noi abbiamo l’idea che la Sardegna possa avere un nuovo modello di sviluppo ambientale. Questa – ha concluso - è una legge manifesto, perché è il manifesto di una cultura politica che vuole liberalizzare tutto violando regole collettive. E’ una legge che toglie il respiro alla comunità.
Per l’on. Oscar Cherchi (Pdl) finalmente si arriva alla fine di questa legge. Noi non siamo cementificatori – ha detto - noi non faremo niente di più rispetto a quello che avete fatto voi. Noi con questa legge stiamo cercando di compensare i danni della vostra legge salva coste.
L’on. Chicco Porcu (Pd) ha detto di essere lieto che in questa giornata conclusiva si oda, finalmente, la voce del centrodestra. Questa legge – ha affermato - tocca una porzione pregiata del territorio , oggi l’orologio torna indietro di 40 anni. Stiamo compromettendo per sempre lo sviluppo. Noi voteremo contro questo articolo e contro questa legge.
L’on. Angelo Stochino (Pdl) ha espresso soddisfazione per la legge che, finalmente, arriva all’approvazione dell’aula. E’ una legge – ha concluso – che risponde anche alle esigenze dei sardi e dei più deboli.
L’on. Mariano Contu (Pdl) ha affermato che il percorso di questa legge è stato irto di difficoltà. Rivolgendosi alla minoranza li ha accusati di aver negato alla Sardegna la possibilità di avere uno sviluppo vero. Certo aver puntato su alcuni settori come l’edilizia e il turismo non basta. Bisogna puntare sulle infrastrutture, sull’agricoltura e su altri comparti.
I lavori sono proseguiti con l’intervento dell’on. Antonello Peru (Pdl) che ha rimandato al mittente le accuse del centrosinistra sul fatto che la maggioranza sia cementificatrice. Voi non siete credibili. Avete fatto perdere un mese di tempo a tutti i sardi.
L’on. Carlo Sechi (Comunisti – La sinistra sarda – Rossomori) ha affermato che l’opposizione ha combattuto lealmente. Abbiamo preso atto – ha sostenuto - che abbiamo una diversa posizione e vedute opposte. C’è una barriera invalicabile tra la nostra e la vostra posizione. Con questa legge le ruspe entrano in Consiglio regionale e la cementificazione si sommerà all’abusivismo che sarà tollerato. Questa legge colpirà i vari settori dell’economia sarda e le generazioni future. E’ una norma che fa cadere le regole. Per Carlo Sechi è un brutto capitolo. Le idee – ha concluso - non si barattano in cambio di consensi.
L’on. Capelli (Udc) ha ribadito che la sua idea di sviluppo coincide con quella di questa maggioranza. Noi in campagna elettorale – ha detto - abbiamo preso l’impegno di modificare la politica dei vincoli e lo abbiamo fatto. Io vorrei abbattere questo muro contro muro e eliminare il confronto aspro e pregiudiziale tra le forze politiche.
Il dibattito sull’articolo 16 prosegue. (R.R.)
Approvato il T. U. 53-67: “Sostegno dell’economia mediante il rilancio del settore edilizio”
Cagliari, 16 ottobre 2009 – E’ poi intervenuto l’on. Pietro Pittalis (Pdl) che ha criticato gli interventi accusatori dei consiglieri dell’opposizione: “Voi di peccati ne avete da ricordare!”. Sta ripartendo il rumore dell’economia, ha detto Pittalis, parafrasando alcuni passi del discorso del consigliere Cuccu. “Nessun sacco edilizio” nell’azione della maggioranza, ma risposte che colpiscono nel segno delle richieste della gente. “Sappiamo di aver fatto una cosa giusta nell’interesse dei sardi”.
Adriano Salis (Idv) ha sottolineato ironicamente che questa legge è un “piano casa farlocco” affermando che rispetto alle normative fatte nelle altre regioni questa “è la peggiore”. Dando atto ad alcuni interventi “costruttivi” di alcuni oratori della maggioranza, ha detto che l’edilizia non può essere considerata il reale motore di sviluppo.
Sintonie e unità di intenti fra maggioranza e opposizione sono possibili e fare leggi che non siano di garanzia è un grave errore, ha detto Giacomo Sanna (Psd’Az) che ha enumerato gli slogan critici dell’opposizione considerati esagerate da parte. Rivendicando l’onestà legislativa espressa con questa norma, ha ricordato che testimonianze di aumenti di volumetrie se ne sono avute anche nella passata legislatura. Ed ha denunciato certe iniziative immobiliare previste nell’isola di Santo Stefano. Quanto alle intese, è una questione da affrontare con chiarezza.
Per Giampaolo Diana (Pd) ha detto che si sono contrapposte due visioni opposte di modelli di sviluppo. Il dibattito svolto lascia il segno. Speravo che si potesse sviluppare un confronto, ma spiace constatare che c’è stato un dialogo fra sordi, ha detto. Com’è che si mette in modo il motore dell’economia? Ha chiesto al Presidente. Qual’è il nesso fra questi interventi e l’aumento della domanda turistica? L’aumento delle volumetrie consente di allungare la stagione?
In sede di replica, l’assessore Gabriele Asunis ha espresso la soddisfazione per le conclusioni del dibattito e per gli spunti di riflessione emersi in aula Su questi ultimi la Giunta si sta già attivando per giungere, dopo la necessaria sedimentazione, a risultati condivisi. La Giunta sta cercando di dare quelle mille risposte necessarie per rispondere ad una crisi che raggiungerà l’apice questo autunno. Dopo aver sottolineato che l’obiettivo della legge è una riqualificazione del patrimonio immobiliare, ha detto che il paventato sfascio è frutto di una valutazione eccessivamente critica. Ha ricordato i consensi che ha potuto registrare fra i cittadini.
E’ stato quindi posto in votazione l’articolo 16.
Per dichiarazione di voto sono intervenuti i consiglieri: Sanna G.V. (Pd), Solinas (Pd), Lotto (Pd), Manca (Pd), Uras (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori), Vargiu (Riformatori), Artizzu (Pd), Diana M. (Pdl), Porcu (Pd), Bruno (Pd), Sechi (Pd), Maninchedda (Psd’Az), Salis (Idv), Momenti di acceso dibattito si sono registrati sulla proposta dell’on Sanna G.V. che ha proposto che a conclusione del dibattito i consiglieri sottoscrivano una dichiarazione attestante che non vi sarebbero interessi privati nell’approvazione di questa legge. Diversi gli interventi polemici su questa iniziativa.
Al termine della discussione l’articolo 16 è stato approvato.
Ai sensi dell’art. 89 del regolamento, l’on. Capelli ha proposto una rettifica ad un emendamento già votato che ne chiarirebbe alcuni aspetti. La Giunta ha espresso parere positivo, l’on. Sanna M.
E’ stato quindi posto in discussione un ordine del giorno sui parchi eolici off shore a firma Capelli e più che è stato approvato.
In sede di votazione finale della legge per dichiarazione di voto favorevole è intervenuto Matteo Sanna (Pdl) che ha espresso soddisfazione perchè si arriva, al termine di una lunga discussione, a votare una legge che è una buona legge che al di là delle diverse opinioni da risposte alle esigenze di una vasta parte dei sardi.
Inizia una stagione di nuovo oscurantismo per la Sardegna, ha invece detto da parte sua Gian Valerio Sanna (Pd), annunciando il suo no. Ci sarà il momento che verranno smascherate le finzioni e le bugie. Ha ancora criticato la conduzione dei lavori consiliari da parte della Presidente.
Carlo Sanjust (Pdl), ha annunciato il voto favorevole ed ha detto che questa legge ripreistina dei diritti. Non dobbiamo pagare cambiali a nessuno.
Giuseppe Cuccu (Pd) ha espresso il no ed ha detto che “avremmo voluto una legge diversa” più attenta alla qualità edificatori e non solo alle volumetrie e a chi la casa non ce l’ha.
Franco Sabatini (Pd) annunciando il voto contrario ha detto che la politica deve difendere l’ambiente, ha ricordato di aver criticato le eccessiva severità del PPR, ma rispetto a questa legge era un passo avanti.
Cesare Moriconi (Pd) annunciando il suo no ha contestato la totale sordità della maggioranza a tutte le proposte dell’opposizione, una assoluta mancanza di sensibilità.
Giuseppe Luigi Cucca (Pd) ha annunciato il voto contrario, dicendo di essere stato sempre incredulo sulla reale volontà di approvare questa legge, ha denunciato la “propaganda demagogica e populistica” della maggioranza. Si cancellano 30 anni di tutela del territorio.
Per Adriano Salis (Idv) che voterà contro, non ci si deve unire alla maggioranza che si prepara a smentire lo stesso assessore Asunis.
Luciano Uras ((Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori) ha annunciato il no a “questa legge manifesto”, ed ha dichiarato che dipingere l’amministrazione regionale di oggi e ieri come ostaggi di lobbies di interesse non è corretto, se così fosse il Consiglio andrebbe sciolto.
Renato Lai (Pdl) ha annunciato il voto favorevole definendo una positiva proposta politica quella della maggioranza. Difficile un dialogo con chi ha posizioni integraliste.
Mario Bruno (Pd), ha sottolineato l’atteggiamento unitario dell’opposizione, non con un atteggiamento ostruzionistico, ma di proposta alla ricerca del dialogo. Ha denunciato lo “scardinamento del PPR” ed ha annunciato il voto contrario.
Chicco Porcu (Pd), la nostra volontà è sancire l’avversione a questa legge: la maggioranza sta perpetrando un inganno ai danni dei sardi. Questa legge non da una casa a tutti i sardi. Condanniamo l’uso politico dell’inganno.
Tarcisio Agus (Pd) annunciando il voto contrario ha detto che la legge “va fuori tema”: si annunciava la casa e non la da, si annunciava il coinvolgimento dei comuni e non lo fa.
Per Mario Diana (Pdl), che ha annunciato il voto favorevole, al di la delle critiche la valenza del provvedimento ed ha sottolineato la necessità di non guardare al passato. Non è possibile che da una parte ci sia solo il male e dall’altra solo il bene.
Gavino Manca (Pd) ha espresso il suo no ed ha denunciato che sia arrivato in aula un “progetto blindato”. Su nessun elemento c’è stato dialogo. Una legge amorale.
Contrario anche Carlo Sechi (Pd) per il quale la legge non migliora la situazione in alcuna parte: non ci sarà alcun “paradiso per la Sardegna”, ma accadranno dei guasti.
Giampaolo Diana (Pd), che si è espresso per il no, che si è detto indignato per non aver avuto risposte alle reiterate domande dell’opposizione. Ha criticato le dichiarazioni dell’assessore secondo cui la legge si rivolgerebbe ai meno abbienti.
Claudia Zuncheddu (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori) ha detto che il suo voto è rigorosamente contrario perché istituzionalizza l’assalto alle nostre coste. E’ una legge scellerata.
Contrario anche Massimo Zedda (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori) per il quale la difesa del paesaggio fatta col Ppr è stato valutato positivamente anche a livello internazionale. Questa legge è negativa
Posta in votazione la legge è stata approvata con seguente esito: 60 presenti, 59 votanti, 39 favorevoli, 20 contrari, 1 astenuto.
La presidente ha quindi messo in discussione il secondo punto dei lavori d’Aula, “Rinnovo dei componenti di espressione regionale della Commissione paritetica Stato Regione”. E’ stato posto in votazione l’ordine del giorno Floris e più, che esprime parere favorevole alla nomina da aprte della Giunta nella commissione della dottoressa Gabriella Massidda e dell’avv. Anna Maria Busia.
Posto in votazione l’ordine del giorno è stato approvato.
La seduta si è conclusa e i lavori riconvocati a domicilio.
(lp)