CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 50 del 7 ottobre 2009

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Prosegue il dibattito sugli articoli del T. U. 53-67 “Sostegno dell’economia mediante il rilancio del settore edilizio”. In discussione l’articolo 4 e gli emendamenti.

Cagliari, 7 ottobre 2009 – I lavori del Consiglio sono ripresi questa mattina sotto la presidenza della Presidente Claudia Lombardo. La presidente ha annunciato la presentazione di un ordine del giorno “Sulla realizzazione di un parco eolico nell’Oristanese”.
L’ordine del giorno è stato illustrato dal consigliere del Pd, Antonio Solinas che ha criticato con fermezza il progetto del gigantesco parco eolico “off shore” che dovrebbe essere installato a circa due chilometri dalla costa in alto mare davanti ad una delle coste più belle e meglio valorizzate turisticamente. Si tratta di un investimento di centinaia di milioni di euro, ma la società che ha presentato l’autorizzazione ha un capitale sociale di soli 10 mila euro. Dopo aver sottolineato che l’ordine del giorno è unitario, firmato da tutti i consiglieri regionali di maggioranza e minoranza della provincia di Oristano, ma anche fatto proprio da tutti i capigruppo, Solinas ha letto alcuni passi dell’Ordine del giorno medesimo.
E’ poi intervenuto Mario Diana (Pdl) il quale invitando tutti ad evitare che il ragionamento sia esclusivamente di tipo economico, ha sottolineato che occorre dire “no” quando viene scavalcata l’autonomia della Regione Sardegna: nessun intervento calato dall’alto può essere accettabile. Diana ha anche rivelato che non si tratta del solo progetto di parco eolico e bisognerebbe chiedere a questo punto che cosa stiano facendo le autorità marittime in questa materia senza informare o coinvolgere la Regione Sardegna. Posto in votazione, l’Ordine del giorno è stato approvato all’unanimità.
La seduta è proseguita quindi con la discussione del Testo unico sull’edilizia, e in particolare col dibattito generale sull’articolo 4 e gli emendamenti.
Il primo intervento quello di Pietro Cocco (Pd), per il quale l’articolo solleva fortissime preoccupazioni per i rischi di speculazioni nel campo delle strutture turistico ricettive. Riferendosi a una serie di osservazioni critiche sollevate anche dal consigliere Maninchedda che fa parte della maggioranza, ha sottolineato come prevedere di incrementare i volumi nella fascia dei 300 metri rischia di scatenare gravi problemi. Esorta l’assessore e la Giunta a “correggere” questo provvedimento che mette a rischio il paesaggio dell’Isola.
Molto critico anche Gian Valerio Sanna (Pd) che sottolinea gli aspetti singolari dell’articolo 4 che palesano strane contraddizioni riguardanti ad esempio discrepanze sull’obbligo del consumo energetico. Nella fascia costiera gli incrementi non possono riguardare l’aumento dei posti letto, ma dei servizi, ha sottolineato Sanna, mentre oltre la fascia costiera ciò è possibile, creando una discriminazione fra le aziende. Ha infine chiesto garanzie precise sulla composizione della prevista commissione di vigilanza.
“Visto che non volete dialogare l’unico obiettivo è quello di richiedere alla maggioranza uno stop ed un ripensamento”, ha dichiarato Mario Bruno (Pd). Riferendosi agli annunciati accordi con il Governo e la promessa di ingenti finanziamenti, Bruno ha denunciato come si tratti ad oggi di una sola operazione di marketing senza concretezza. Ha poi enumerato i molti punti di crisi dell’economia sarda e ha denunciato che nessun problema sia stato risolto. Per finire, ha aggiunto, questo disegno di legge, che pone gravi pericoli per la Sardegna che “volete far diventare quartiere residenziale per l’Europa”. Per Mario Bruno una errata politica turistica basata sull’edilizia, una politica che non ha idee.
Nella sua replica, l’assessore Gabriele Asunis ha detto che la strategia che sottende l’articolo 4 non sembra essere stata colta dall’aula. Non c’è nessuna volontà di incrementare gli interventi nella fascia costiera. Ciò però non può contrastare con le azioni di recupero attraverso processi di riqualificazione del paesaggio, anche identificando percorsi che consentano la demolizione di parte del patrimonio immobiliare e uno spostamento verso l’interno. Non incrementare il patrimonio immobiliare ma anzi ridurlo nella fascia dei 300 metri.. Ha difeso il principio della commissione di vigilanza.
E’ quindi cominciato l’esame degli emendamenti.
Emendamento 17 (Sechi e più), soppressivo dell’articolo 4. E’ stato respinto con voto a scrutinio segreto: 32 voti contrari, 25 favorevoli, ed una astensione.
Emendamenti 18 = 193 dell’opposizione (soppressivi del comma 1 art. 4). Hanno annunciato voto favorevole Franco Sabatini (Pd), Luciano Uras (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori), Tarcisio Agus (Pd), Massimo Zedda (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori), Cesare Moriconi (Pd), Carlo Sechi (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori).
Breve intermezzo polemico a questo punto fra i banchi dell’opposizione e la presidenza ci sono stati circa l’interpretazione del regolamento in merito alla richiesta di verifica del numero legale avanzata da Mario Bruno.
Sono quindi ripresi gli interventi. Si sono espressi a sostegno degli emendamenti 18 = 93 sono ancora intervenuti: Giuseppe Cuccu (Pd), Gavino Manca (Pd), Luigi Lotto (Pd), Giampaolo Diana (Pd), Valerio Meloni (Pd), Giuseppe Luigi Cucca (Pd),
Ha espresso voto negativo: Mario Diana (Pdl)
Gli emendamenti 18 = 193 sono stati bocciati.
Emendamenti 128 e 505 decaduti.
Mario Bruno (Pd) ha quindi espresso critiche sull’applicazione del regolamento per quanto concerne la richiesta della verifica del regolamento. Ferma la replica della Presidente che ha spiegato la correttezza delle decisioni assunte.
Emendamenti 19 = 195 soppressivi del comma 2 dell’articolo 4.
Sono intervenuti a favore Gian Valerio Sanna (Pd), Luciano Uras (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori), Chicco Porcu (Pd), Carlo Sechi (Pd).
Anche Gian Valerio Sanna (Pd) ha a questo punto contestato l’interpretazione del regolamento. La presidente ha replicato ricordando che il Presidente è l’interprete del Regolamento. Nessuna compressione del dibattito nessuna lesione dei diritti della minoranza. Della questione si occuperà la Giunta per il regolamento. Luciano Uras (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori) ha sollecitato l’assistenza degli Uffici affinché assistano anche i consiglieri non solo la Presidenza. La Presidente ha garantito che gli Uffici assistono sempre anche i consiglieri e svolgono a pieno il loro lavoro.
Tornando al merito degli emendamenti 19 = 195, sono ancora intervenuti a favore: Cesare Moriconi (Pd), Antonio Solinas (Pd), Tarcisio Agus (Pd), Giampaolo Diana (Pd), Giuseppe Cuccu (Pd), Gavino Manca (Pd), Massimo Zedda (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori).
Si è espresso contro Pietro Pittalis (Pdl) che ha ripreso la polemica sul regolamento (“solo teatrini”) e ha difeso gli Uffici rispetto alle critiche precedenti. Contraria anche Simona De Francisci (Pdl).
L’assessore Asunis ha replicato.
Ha poi ripreso la questione regolamentare Marco Meloni (Pd) che ha invitato la presidenza a riunire la Giunta del regolamento nelle pause dei lavori per dare diritto ai consiglieri della minoranza di far conoscere il proprio voto.
La Presidente ha garantito che la Giunta per il regolamento come già annunciata verrà convocata a breve. Ha dato assicurazioni sulle garanzie per le minoranze.
A favore degli emendamenti in discussione si sono poi espressi Adriano Salis (Idv), Antonio Solinas (Pd),
Contrario invece Francesco Mula (Riformatori sardi).
Gli emendamenti 19 = 195 sono stati respinti per alzata di mano.
Il dibattito prosegue
(lp)

Prosegue il dibattito sugli articoli del T. U. 53-67 “Sostegno dell’economia mediante il rilancio del settore edilizio”. In discussione l’articolo 4 e gli emendamenti.

Cagliari, 7 ottobre 2009 – La discussione è proseguita sull’emendamento 129.
A favore sono intervenuti: Luciano Uras (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori), Gian Valerio Sanna (Pd), Franco Sabatini (Pd), Adriano Salis (Idv), Carlo Sechi (Comunisti-Sinistra sarda- Rossomori), Franco Cuccureddu (Misto), Cesare Moriconi (Pd), Massimo Zedda (Comunisti-Sinistra sarda- Rossomori),
Voterà contro: Mario Diana (Pdl).
L’emendamento, in votazione con sistema elettronico palese chiesto dall’on. Bruno (Pd), è stato bocciato.

I lavori riprenderanno questo pomeriggio alle ore 16