CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 45 del 1° ottobre 2009
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L’esame degli articoli e degli emendamenti sul T.U. “Disposizioni straordinarie per il sostegno dell’economia mediante il rilancio del settore edilizio e per la promozione di interventi e programmi di valenza strategica per lo sviluppo”. Seduta sospesa per mancanza del numero legale
Cagliari, 1 ottobre 2009 – I lavori del Consiglio regionale sono ripresi sotto la presidenza dell’on. Claudia Lombardo.
Dopo il parere della commissione sugli emendamenti presentati all’articolo 1, l’on. Bruno (Pd) ha chiesto la verifica del numero legale.
Non essendo presente in aula il numero di consiglieri regionali previsto, la seduta è stata sospesa. Riprenderà alle 11,05. (SEGUE R.R.)
L’esame degli articoli e degli emendamenti sul T.U. “Disposizioni straordinarie per il sostegno dell’economia mediante il rilancio del settore edilizio e per la promozione di interventi e programmi di valenza strategica per lo sviluppo”.
Cagliari, 1 ottobre 2009 – Alla ripresa dei lavori la presidente del Consiglio ha dato la parola all’assessore all’Urbanistica per dare il parere sugli emendamenti all’articolo 1 che è conforme a quello della commissione.
Ha chiesto di intervenire, sull’ordine dei lavori, l’on. Salis (Idv) che ha detto che in Parlamento si sta discutendo dello scudo fiscale, un provvedimento vergognoso.
In aula sono comparsi dei cartelli contro questo provvedimento all’esame di Montecitorio e la seduta è stata sospesa per qualche minuto.
Alla ripresa dei lavori, sugli emendamenti 1 e 162, soppressivi dell’articolo 1, è intervenuto l’on. Porcu (PD) che ha dichiarato il voto favorevole. Questo DL – ha detto - è un condono preventivo. E’ uno “scudo” alle nuove volumetrie.
L’on. G.V. Sanna (Pd) ha parlato ancora di illegittimità del provvedimento e ha annunciato il voto favorevole agli emendamenti soppressivi.
L’on. Uras (comunisti - la sinistra sarda – rossomori) vota a favore degli emendamenti soprattutto per l’incongruenza tra la finalità (articolo uno) e il resto del testo.
L’on. Sabatini (Pd) ha annunciato il voto a favore sull’emendamento 1 soprattutto per quanto riguarda il ruolo degli enti locali che in questo DL è inadeguato.
L’on. Agus (PD) ha espresso un voto favorevole all’emendamento 1 che sopprime l’articolo 1 che prevede il rilancio dell’economia solo con l’edilizia. Per l’esponente del Pd il “mattone” non può certo aiutare la Sardegna a uscire dalla crisi.
Anche l’on. Espa (Pd) vota a favore emendamenti. L’articolo 1 va soppresso anche perché non si prevedono provvedimenti a favore dei più deboli e per la prima casa.
L’on. Carlo Sechi (comunisti - la sinistra sarda – rossomori) vota a favore dell’ emendamento 1.
L’on. Mario Bruno (Pd) ha annunciato il voto a favore degli emendamenti 1 e 162. L’articolo 1 è da sopprimere – ha detto – anche perché tra le finalità non ci sono le esigenze abitative delle famiglie, non c’è un beneficiario, il ruolo dei comuni è marginale.
L’on. Massimo Zedda (comunisti - la sinistra sarda – rossomori) ha annunciato il voto a favore degli emendamenti 1 e 162. “Bisogna stare attenti – ha detto Zedda – perché con gli emendamenti della giunta si sta ulteriormente peggiorando questo DL”.
L’on. Giampaolo Diana (PD) ha annunciato il voto a favore degli emendamenti 1 e 162. La maggioranza – ha detto Diana - rifiuta un confronto sul merito e farà di tutto per far approvare con arroganza questa legge.
L’on. Ben Hamara Radhouan (comunisti - la sinistra sarda – rossomori) ha detto che alla giunta manca un approccio comparatistico.
L’on. Luigi Lotto (Pd) vota a favore dell’emendamenti 1 e 162 perché l’articolo 1 deve essere soppresso.
Anche per l’on. Gavino Manca (Pd) l’articolo 1 è da sopprimere. Manca ha annunciato un puntuale e approfondito esame di ogni emendamento.
(SEGUE R.R.)
L’esame degli articoli e degli emendamenti sul T.U. “Disposizioni straordinarie per il sostegno dell’economia mediante il rilancio del settore edilizio e per la promozione di interventi e programmi di valenza strategica per lo sviluppo”.
Cagliari, 1 ottobre 2009 – Sugli emendamenti dell’opposizione 1 e 162 è intervenuto l’on. Antonio Solinas (Pd) che ha annunciato il voto a favore dell’emendamento e ha contestato il disegno di legge secondo cui “non è questa la strada per venire incontro ai bisogni abitativi dei sardi più deboli. Non solo: con questa legge state privando gli enti locali del loro ruolo, gli state imponendo un provvedimento di questo tipo che sarà poi i sindaci e i consigli comunali a doverlo far rispettare e ad approvarlo”.
Sulla stessa linea Cesare Moriconi (Pd), che votando a favore dell’emendamento ha detto: “Gli enti locali sono esclusi da questo processo e per questo non vedo le condizioni perché possa avere successo. Dobbiamo allontanare i rischi di inapplicabilità di queste norme e il rischio che siano deluse le attese dei cittadini”.
L’on. Claudia Zuncheddu (Rossomori) si espressa a favore dell’emendamento mentre l’on. Antonello Peru (Pdl) si è detto contrario.
La presidente Lombardo ha messo in votazione gli emendamenti dell’opposizione 1 e 162, che l’Aula ha respinto.
Sull’emendamento 163 presentato dall’opposizione ha preso poi la parola l’on. Chicco Porcu (Pd), che raccogliendo l’invito al dialogo lanciato da alcuni esponenti della maggioranza (in particolare Vargiu e Cappelli) ha detto: “Se anche non vogliamo l’impianto della legge, almeno è opportuno ascoltare alcune questioni specifiche come i centri storici, la fascia di tutela, il sistema degli enti locali”.
Anche l’on. Gianvalerio Sanna (Pd) si è espresso a favore dell’emendamento ricostruendo il sistema normativo sardo dell’urbanistica. Così anche l’on. Luciano Uras (Sl), secondo cui l’emendamento tende a disciplinare in modo corretto il nuovo patrimonio edilizio, con l’utilizzo di materiali ad alta sostenibilità ambientale”. Favorevole anche l’on. Franco Sabatini (Pd): “Sarebbe importante avere a disposizione uno strumento di valutazione di massima sull’impatto economico”. Per l’on. Giuseppe Cuccu “anche il centrodestra dovrebbe votare questo emendamento e ringraziarci per averlo presentato perché riporta la legge alle giuste finalità” mentre il capogruppo Pd, Mario Bruno, ha giudicato la legge “come un provvedimento demagogico al quale abbiamo cercato di introdurre correttivi concreti. Ma se vogliamo mantenere un clima di dialogo, occorre un’apertura maggiore da parte del centrodestra e per questo l’emendamento 163 può essere accolto”.
Per l’on. Tarcisio Agus (Pd) “noi ci preoccupiamo di evitare un ulteriore consumo del territorio”. L’on. Carlo Sechi (Sl) ha detto che “il voto a questo emendamento sarà un banco di prova per verificare se gli appelli giunti ieri dai banchi del centrodestra erano sinceri”. Per l’on. Gavino Manca (Pd) “è fondamentale la collaborazione con gli enti locali che voi avete auspicato nei cinque anni passati sino all’esasperazione”. Ha preso anche la parola l’on. Giampaolo Diana (Pd) che ha detto: “Non capisco il vostro atteggiamento di chiusura, lo capisco su altre questioni ma non su questo”. Pensiero condiviso anche dall’on. Cesare Moriconi (Pd): “Sarebbe stato opportuno considerare l’utilità di uno studio preventivo sugli effetti e gli impatti di questa legge nel nostro territorio”. Per l’on. Massimo Zedda (Sd) “il centro storico di Cagliari è pieno di immobili privati e pubblici in stato di degrado mentre le scuole pubbliche non sono a norma. In questa direzione va il nostro emendamento e sono chi non lo vuole vedere non va in quella direzione”.
E’ intervenuto anche l’on. Adriano Salis (Idv) che ha denunciato la poca presenza della maggioranza in Aula e ha sollecitato “un lavoro unitario del Consiglio regionale, anche per la valenza culturale oltre che economica dei temi trattati”.
Per l’on. Oscar Cherchi (Pdl) “questo emendamento è da respingere e tutti i sardi sono in grado di capire chi sta facendo ostruzionismo e chi sta lavorando per dare una legge alla Sardegna”. Secondo l’on. Valerio Meloni (Pd) “nella maggioranza non c’è volontà di dialogo con l’opposizione. Questa legge mi ricorda le chiudende e la corsa a prendere i terreni che agevolò soltanto i latifondisti e non certamente chi lavorava nei campi”. L’on. Claudia Zuncheddu (Rossomori) ha annunciato il voto favorevole “perché questo emendamento rimette l’urbanistica al servizio dell’uomo” mentre per l’on. Giuseppe Cucca (Pd) “non è giusto toccare il tema della serietà dell’opposizione perché le cose non stanno così. Se questa legge sarà approvata con questo testo sarà una legge per pochi”.
L’emendamento 163 è stato respinto dall’Aula mentre sull’emendamento 114 e sul regolamento è intervenuto l’on. Gianvalerio Sanna che ha detto: “Da settimane gli atti della Giunta sono inaccessibili”. La presidente Lombardo ha risposto che chiederà alla Giunta di ottemperare al regolamento ma ha aggiunto: “Non le consento di fare illazioni perché il presidente del Consiglio rappresenta tutto il Consiglio e non la maggioranza soltanto”.
Sul punto è intervenuto anche l’on. Chicco Porcu che si è detto “soddisfatto per la risposta della presidente perché si affermi il diritto alla trasparenza amministrativa e i consiglieri regionali siano messi nelle condizioni, così come nella scorsa legislatura, di informarsi tempestivamente”.
La presidente Lombardo ha aggiunto: “L’on. Sanna è andato oltre, proponendo delle illazioni del tutto gratuite”.
L’on. Adriano Salis ha chiesto alla presidenza di far conoscere a tutti i consiglieri quali siano le modalità per accedere al sito della Regione. “Non più tardi di qualche giorno fa l’assessore Prato ha usato il sito della Regione per rispondere a me. Vorremmo avere le stesse prerogative che ha utilizzato l’assessore Prato”.
L’esame degli articoli e degli emendamenti sul T.U. “Disposizioni straordinarie per il sostegno dell’economia mediante il rilancio del settore edilizio e per la promozione di interventi e programmi di valenza strategica per lo sviluppo”.
Cagliari, 1 ottobre 2009 – La discussione sull’articolo 1 e sugli emendamenti è proseguita con le dichiarazioni di voto sull’emendamento n° 114 (Ben Amara e più) tendente a una più efficace riqualificazione del patrimonio edilizio.
A favore hanno parlato: Carlo Sechi (Comunisti – Sinistra Sarda – Rossomori): “Spero che venga preso in considerazione”; Gian Valerio Sanna (PD) che ha ancora replicato sulle questioni regolamentari circa la trasparenza degli atti della Giunta; Gavino Manca (PD): “l’opposizione svolge con coerenza il proprio ruolo”; Mario Bruno (PD) per il quale la maggioranza sembra “avere la verità in tasca e non intende dialogare”. Ed ancora si è detto favorevole Luciano Uras (Comunisti – Sinistra Sarda – Rossomori) secondo cui la serietà significa rispetto rigoroso delle regole. Delle opinioni e della democrazia.
L’emendamento 114, posto in votazione, è stato però respinto.
Il dibattito si è poi spostato sull’emendamento sostitutivo dell’opposizione n°395 (Sechi e più). Con questa proposta si mira a porre fra le finalità della legge la riduzione del disagio abitativo garantendo l’accesso alla prima casa. A favore hanno parlato Carlo Sechi (Comunisti – Sinistra Sarda – Rossomori); Gian Valerio Sanna (PD) che ha citato una serie di episodi a dimostrazione del gran numero di abitazioni non utilizzate; Massimo Zedda (Comunisti – Sinistra Sarda – Rossomori); Chicco Porcu (PD); Claudia Zuncheddu (Comunisti – Sinistra Sarda – Rossomori), Mario Bruno (PD) (“È un piano di cementificazione”); Luciano Uras (Comunisti – Sinistra Sarda – Rossomori), per il quale c’è ancora bisogno di democrazia; Francesca Barracciu (PD): “Facciamo opposizione su una questione reale”.
Contrari si sono espressi Mario Diana (PDL), che ha ricordato di aver in passato rivolto interrogazioni, nella veste di opposizione, per mancata informazione su delibere della Giunta Soru.
L’emendamento è stato poi posto in votazione e respinto.
È stato posto in votazione e approvato anche l’articolo 1-
Con votazione segreta è stato, invece, bocciato l’emendamento n° 164 (Manca e più).
Sul successivo emendamento della Giunta regionale ha annunciato il voto contrario Chicco Porcu (PD). L’emendamento prevede che “le disposizioni della legge si applicano anche agli edifici soggetti a specifiche forme di tutela”.
Decisamente contrario anche Gian Valerio Sanna (PD) per il quale con esso è evidente la “volontà cementificatoria” della maggioranza.
Per Carlo Sechi (Comunisti – Sinistra Sarda – Rossomori), contrario: “non ci sono limiti alle esagerazioni”.
E’ intervenuto a difesa della proposta l’Assessore Asunis, il quale tuttavia ha specificato che la volontà non era quella contestata dall’opposizione, ed ha pertanto ritirato l’emendamento.
È stato, quindi, posto in discussione l’emendamento aggiuntivo 400 (Zedda e più) che tenta di limitare incrementi di volumetrie.
Chicco Porcu (PD), intervenendo, ha preso atto favorevolmente della disponibilità manifestata poco prima dalla Giunta a prendere in considerazione le proposte dell’opposizione; ha annunciato il suo sì all’emendamento 400.
A favore dell’emendamento n° 400 anche Luciano Uras (Comunisti – Sinistra Sarda – Rossomori),Adriano Salis (IDV); Massimo Zedda (Comunisti – Sinistra Sarda – Rossomori); Carlo Sechi (Comunisti – Sinistra Sarda – Rossomori). L’emendamento è stato, quindi, posto in votazione e respinto con 39 no e 20 favorevoli.
(lp)
I lavori del Consiglio riprenderanno alle ore16.00