CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

------------------------------------

Nota stampa
della seduta n. 40 del 24 settembre 2009

------------------------------------

Prosecuzione della discussione generale sul Testo Unificato 53 – 67 “Disposizioni straordinarie e per il sostegno dell’economia mediante il rilancio del settore edilizio”.

Cagliari, 24 settembre 2009 – Alla ripresa pomeridiana dei lavori consiliari sotto la presidenza del vice presidente Giuseppe Luigi Cucca, indi Claudia Lombardo, è proseguito il dibattito sul “Piano Casa” primo iscritto a parlare Luigi Lotto (PD). Un intervento critico, da parte dell’oratore, che ha definito un errore il programma del Governo nazionale e, quindi, della Regione. Certo la legge desta attesa: è comprensibile, ma il danno che ne deriva non può essere giustificato certo da qualche beneficio immediato. Lotto si è poi soffermato su alcune parti specifiche del provvedimento, sottolineando che il carattere di straordinarietà deve essere sancito con fermezza. Ha definito inaccettabili varie parti del provvedimento con particolare riguardo al Capo 1°- Si sta facendo un grave errore nel portare avanti questa legge.
Silvestro Ladu (PDL) intervenuto successivamente ha sottolineato l’importanza del provvedimento per gli effetti positivi per l’economia. L’urbanistica, ha detto, è un settore determinante. Il binomio occupazione ambiente è particolarmente importante, ha affermato; ed ha aggiunto che occorre riscrivere le norme urbanistiche e insieme il piano urbanistico regionale. Si tratta poi di un provvedimento di carattere straordinario per cominciare a dare qualche risposta alla domanda dei sardi.
Ha quindi preso la parola Franco Sabatini (PD), che ha svolto un intervento articolato con alcune riflessioni critiche molto ferme. Questo provvedimento non rappresenta un vero piano casa perché non tiene conto delle esigenze di coloro che la casa non la hanno, e non tiene conto delle esigenze vere dei territori, Ha inoltre ricordato che saranno numerosi i ricorsi e le impugnazioni contro questo provvedimento.
Per il successivo oratore Claudia Zuncheddu (Com. – S.S. Rossomori) ci si trova al cospetto “di una farsa”, di una “truffa mediatica” ai danni di chi sperava di poter avere una casa, ma questa legge “non la garantisce”- Il concetto secondo cui lo sviluppo può essere garantito dal rilancio dell’edilizia non è corretto. Approfondendo il tema dell’identità anche paesaggistica della Sardegna, ha messo in guardia contro il processo di distruzione del paesaggio in nome di un falso bisogno di case. Abbiamo anche a Cagliari centinaia di case sfitte, non c’è bisogno di costruirne altre.

Prosecuzione della discussione generale sul Testo Unificato 53 – 67 “Disposizioni straordinarie e per il sostegno dell’economia mediante il rilancio del settore edilizio”.

Cagliari, 24 settembre 2009 – Alla ripresa dei lavori è intervenuto l’on. Angelo Stocchino (Pdl), che ha contestato le politiche in materia urbanistica ed edilizia della Giunta Soru e si è detto “d’accordo con quanto ha previsto la Giunta Cappellacci sulla necessità di aggiornare il Piano paesistico regionale. Siamo disponibili al confronto ma con la consapevolezza che voi avete perso le elezioni perché non siete stati capaci di capire cosa volessero i sardi. E’ l’uomo l’attore principale della pianificazione del paesaggio, l’uomo non può essere estrapolato. Sono convinto che questa legge sarà una leva economica per i sardi e porterà risultati concreti, non l’aria fritta che avete somministrato in questi anni ai sardi”.
Per l’on. Tarcisio Agus (Pd), “molto di quanto proponete resterà sulla carta perché solo chi dispone di risorse potrà utilizzare le nuove possibilità della legge ma la stragrande maggioranza dei sardi sarà esclusa da questi benefici anche perché a tantissimi sardi è precluso l’accesso al credito. Per questo noi sollecitiamo il rinnovo del patrimonio edilizio in altra forma, rifinanziando le leggi esistenti. Quanto alla riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico, apprezzo l’obiettivo che vi siete proposti ma i Comuni non hanno risorse e dunque spetta a noi fornirle”. Per l’oratore, poi, “lo spezzettamento delle norme vigente porta all’incoerenza normativa e contraddice la buona pratica delle procedure di semplificazione. Non sono chiare nemmeno le divisioni tra ruoli, tra il Consiglio regionale e la Giunta. Un tema che pure è stato toccato e denunciato nella scorsa legislatura”.
Per mancanza del numero legale la presidente Lombardo ha sospeso i lavori, che riprenderanno alle 19.30.

Prosegue la discussione generale sul piano casa

Cagliari, 24 settembre 2009 – Alla ripresa dei lavori è intervenuto l’on. Massimo Zedda (Com. – S.S. – Rossomori), che ha citato una serie di dati riguardanti l’edilizia, secondo i quali gli investimenti nei centri storici delle città e dei paesi non sono affatto crollati come si vorrebbe far credere. Il DL in discussione propone, piuttosto, meno regole per rilanciare l’economia, il che significa maggiore danno ambientale. Come quello che già esiste in grande misura appena si esce dai centri storici e si osservano le zone di espansione edilizia , ha detto Zedda. Bisogna correggere i troppi errori contenuti nella legge.
Pietro Pittalis (PDL) ha sottolineato come il Piano Casa intende valorizzare un bene primario come l’abitazione. Coerentemente con questa impostazione ha fato bene la Giunta ha presentare il Disegno di legge. Ha ricordato le audizioni svolte tutte caratterizzate da giudizi favorevoli non delle elite edilizie ma dei comuni e dei cittadini, Stigmatizzando la politica urbanistica del Governo Soru, ha ribadito la necessità di un mutamento preciso. Ripudiamo la cultura di stampo dirigistico, ha detto Pittalis, per questo la materia in oggetto viene restituita alla società. Ha definito contraddittoria la posizione del centrosinistra che vuole costruire case ma non vuole aumenti di cubature. Questo piano non consente alcun “sacco edilizio” ha concluso.
La presidente, constata su richiesta dell’opposizione la mancanza del numero legale, ha tolto la seduta. Il Consiglio riprenderà i suoi lavori domani mattina alle ore 10.00. (l.p.)