CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 34 del 4 agosto 2009

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DL 32 Disposizioni urgenti settori economici e precariato. All’esame dell’aula l’art. 8

Cagliari, 4 agosto 2009 – La seduta si è aperta sotto la presidenza dell’on. Claudia Lombardo. All’esame dell’aula l’articolo 8 (Disposizioni per l’organizzazione amministrativa).
Il primo a intervenire nella discussione generale è stato l’on. Antioco Porcu (Pd) che ha affermato che questo Disegno di legge si avvia alla conclusione confermando la sua criticità e l’illegittimità.
Questo provvedimento – ha proseguito - è disorganico, favorisce amici e passerà alla storia soltanto per aver dimezzato la tassa della legge sulla caccia.
Per Porcu è frettolosa l’istituzione dell’ufficio stampa e per quanto riguarda la sanità, ancora una volta, la giunta vuole far approvare delle riforme spogliando il Consiglio regionale delle sue prerogative. La presentazione dell’emendamento 388 è anche scorretto dal punto di vista istituzionale perché sulle Asl si vuole saltare il dibattito. Mi auguro – ha concluso Porcu - che questo emendamento sulla sanità venga ritirato.
L’on. Giuseppe Cuccu (PD) ha detto che in questo articolo 8 c’è “un colpo di teatro”. Con l’emendamento 388 si apre un problema politico. Colleghi della maggioranza – ha affermato Cucca - questo non è un buon inizio di legislatura. L’emendamento 388 è un’imboscata con cui si prende gioco del Consiglio e delle più elementari regole democratiche. Se voi ritenete che sia necessario riformare la sanità venite in commissione, venite in Consiglio ma fatelo con i percorsi democratici non con un emendamento all’emendamento. E’ un atto gravissimo che state facendo, fermatevi torniamo in aula il 1 settembre e confrontiamoci.
Per l’on. Gian Valerio Sanna (Pd) con questo provvedimento si inaugura “la continuità territoriale sulla qualità della politica sarda con quella nazionale”. Per l’esponente del Pd questo articolo 8 è emblematico e rappresenta il nucleo della crisi e dell’emergenza democratica.
Gian Valerio Sanna è stato molto critico sul comma che riguarda l’ufficio stampa. Si parla di addetti stampa – ha detto - ma non si affronta il problema dell’emergenza dell’informazione. Quando i cittadini sono espropriati della conoscenza le conseguenze le pagheranno tutti.
Per Sanna la norma sulla sanità è indecente. Noi non vogliamo – ha aggiunto - costringervi a mantenere dei manager che provengono da una stagione diversa. Non è questo il problema: il problema è che non avete idea di cosa sia la sanità. Con l’emendamento 388 si accelera il processo di reazione da parte del centrosinistra perché è necessario confrontarsi sugli interessi della società non predisporre riforme per agevolare singole persone.
L’on. Pittalis (Pdl) ha detto che finalmente dopo tanti anni di torpore il centrosinistra si accorge che c’è il confronto democratico. In questi ultimi 5 anni nessuno se ne era mai accorto. Gli interventi precedenti erano una difesa per quello che non ha fatto il centrosinistra nella scorsa legislatura. Per Pittalis l’opposizione è legittima ma fatta di chiacchiere. L’attuale maggioranza, invece, ha la seria intenzione di cambiare, è compatta e andrà avanti con l’opposizione o senza.
L’on. Soru (Pd) ha consegnato agli uffici un documento da allegare al suo intervento. L’ex presidente della regione è stato durissimo contro la giunta che in piena stagione estiva ha cambiato il comandante del corpo forestale, ha smontato il sistema regionale di coordinamento del sistema antincendi, ha sostituito l’assessore regionale all’ambiente. “A scherzare con il fuoco – ha detto Renato Soru - ci si brucia”. Ora basta scherzare con il fuoco – ha continuato polemicamente - scherziamo con la sanità. Sembra urgente sostituire dirigenti e occupare ogni ganglo della sanità pubblica. Per mascherare questo intento si inventano storielle sui disavanzi della sanità pubblica. La verità – ha detto Soru - la leggiamo nei documenti del ministero della salute. Il debito della sanità della destra era pari (dal 2001) a oltre 700 milioni , poi noi abbiamo fatto un piano di risanamento. Non veritiere, secondo Soru, le dichiarazioni fatte dalla maggioranza su un disavanzo di 180 milioni per il 2007.
Per l’on. Capelli (Udc) l’emendamento 388 non è un colpo di mano, è stato presentato giovedì scorso e poteva essere esaminato con calma per la discussione di oggi. Certo, ha detto Capelli, per raggiungere degli obiettivi politici non si possono utilizzare degli emendamenti. Quindi il 388 deve essere oggetto di profonde riflessioni. Siamo disponibili al confronto e al dialogo.
I lavori proseguono
SEGUE (R.R.)

Conclusa la discussione generale sull’articolo 8 e gli emendamenti, si prosegue con le votazioni su commi ed emendamenti

Cagliari, 4 agosto 2009 – Concluso il dibattito generale sull’emendamento, la discussione dell’art. 8 del DL 32 prosegue con le votazioni sulle singole parti del provvedimento e degli emendamenti. Nel corso della seconda parte della discussione generale, che ha fatto registrare numerosi interventi, dura opposizione dei gruppi di centro sinistra sull’emendamento all’emendamento riguardante il sistema sanitario.
Pier Luigi Caria (Pd), ha in primo luogo invitato la presidenza a verificare la legittimità dell’emendamento 388 (servizio sanitario) ed in alternativa ha invitato i presentatori a ritirarlo. Perdite nelle aziende sanitarie per 170 milioni? Si è chiesto. Un dato assolutamente incerto, ha detto. Ma in ogni caso ci si dimentica della riserva di 85 milioni disponibile a eventuale copertura. Senza parlare delle altre risorse che sono state previste al riguardo. La proposta di riorganizzazione del servizio sanitario è assurda, ha aggiunto, significa smantellare un sistema costruito nel tempo con grande fatica. Le Asl funzionerebbero meglio semplificando le procedure non mutandone l’assetto organizzativo. Le azienda sanitarie hanno per altro ottenuto risultarti obiettivamente validi. Inserire un meccanismo legislativo di tal fatta è inaccettabile.
Per Marco Espa (PD), stanno accadendo strane cose in questo Consiglio, soprattutto in questi ultimi giorni. Si è scoperto solamente dai giornali che il ministro Gelmini aveva prima tagliato i posti di lavoro della scuola e poi restituiti, ma al di fuori del tutto da qualsiasi intervento della Giunta regionale . Che cosa conta la Regione sul governo? Vengono dati 18 milioni alla Sardegna per le opere infrastrutturali, ed alla Sicilia 4 miliardi. Viene abolito il fondo nazionale per l’assistenza e niente si muove in Sardegna. Quanto all’emendamento 388 è sintomatico che sia privo della firma del Presidente della Commissione Sanità, on Felicetto Contu. La commissione è stata completamente “bypassata”. Ha invitato i presentatori a ritirare l’emendamento perchè, ha aggiunto, c’è bisogno di approfondirlo. Invece si vuole intervenire con un colpo di mano. E poi non sono fondate le cifre sul disavanzo, che anzi nella scorsa legislatura è radicalmente diminuito.
Luciano Uras (Sinistra sarda-Comunisti-Rossomori) ha ricordato che il Consiglio funziona con le regole e che lo Statuto attribuisce ad esso certi poteri e competenze, che la Giunta con questo emendamento esautora, impedendo un dibattito approfondito nelle giuste sedi come le commissioni. E’ un modo per cancellare il ruolo del Consiglio. Quanto alla sostanza l’emendamento 388 smantella in modo disordinato senza una adeguata istruttoria il sistema sanitario. Si creerà sicuramente un contenzioso giuridico per una diecina di milioni con i direttori generali che verranno mandati via. Quanto alle macroaree è una scelta inadeguata anche perchè vi sarà una lievitazione forte dei costi finanziari. Un provvedimento, ha concluso, fatto per questioni di potere e che solo per questo verrà ricordato.
Molto critico anche Gianpaolo Diana (PD): che interesse avete a prestarvi alla più becera e arrogante delle operazioni clientelari? Ha chiesto. Si segue la logica della prepotenza, e viene fatto con grande disprezzo per ogni forma di democrazia. Ma qual’è la vostra idea di sanità? è vero che la Giunta non si è presentata con una idea complessiva riconoscibile perchè voleva il contributo di tutti. Ma perchè non mettete a disposizione del Consiglio la vostra idea di sanità? Ha ribadito. Dite che l’attuale modello sanitario è inadeguato ma non si danno alternative. Ci sono materie che riguardano i servizi di fondo per la cittadinanza che non possono essere riformate con un emendamento in Aula. Il Piano sanitario è del 2007 e prima non esisteva, ricorda. Si rifiuta il confronto perchè si è consapevoli della debolezza della proposta. In questo modo si esautora la dialettica politica.
Per Paolo Maninchedda (Psd’Az) la sanità si deve valutare sulla base della situazione reale e non solamente dei numeri. E allora occorre chiedersi perchè ci sia tanto “privato” nella sanità (“e non mi riferisco alle strutture convenzionate”) con la conseguenza delle interminabili liste di attesa dei malati nei reparti ospedalieri? Perchè tanti sardi preferiscono andare fuori a farsi curare per le malattie solo un poco fuori dal comune? Perchè tanti pazienti in coma vengono lasciati in corsia, e così via? La situazione della sanità va giudicata sulla pelle delle persone, non delle tabelle. E allora qul’è realmente lo stato della sanità in Sardegna? E’ poi aberrante, ha detto Maninchedda in riferimento a precedenti interventi, pensare che la colpa degli incendi sia della politica, queste affermazioni non vanno commentate per semplice “pietas”. Si parla di violazione delle regole democratiche , ma che cos’erano le decisioni imposte sulle tasse sul lusso, sulla Statutaria imposta, della precedente legislatura? La Sardegna è stata infeudata proprio nella passata legislatura a gruppi privati che hanno infeudato interi settori dei diritti civili.
Claudia Zuncheddu (Sinistra sarda-Comunisti-Rossomori) ha invitato al ritiro del provvedimento giudicato una prepotenza. Occorre discutere il problema con calma a settembre, ha detto. Questa maggioranza ha sgretolato la scuola pubblica ora compie una vergognosa operazione di potere. Un provvedimento che andava discusso nelle opportune sedi istituzionali. Occorre prestare attenzione nella sostituzione dei manager, il piano sanitario è giunto dopo decenni di vuoto, ora si fa una retromarcia inopportuna.
Per Mario Diana (Pdl) non si deve neppure rievocare il piano sanitario che è stato bocciato dal Tar per l’80 per cento. Era tanta la “prevaricazione del presidente della Regione che vi ha imposto di votarlo”, ha detto rivolto alle opposizioni. Quanto alla politica sanitaria del precedente assessore Dirindin, è stata criticata aspramente proprio dalle attuali opposizioni. Si cerca adesso di affermare che la gestione sanitaria precedente sia stata positiva, ma il disavanzo aumenta anno per anno invece di diminuire: che cosa significa? I manager vanno sostituiti. Nell’emendamento al nostro emendamento, d’altra parte, non chiedete la bocciatura integrale, ma solo di una parte. Abbiamo chiesto ai cittadini, con le elezioni, di cambiare la sanità ed abbiamo avuto questo mandato.
Molto critico il capogruppo PD Mario Bruno: “non c’è credibilità in una maggioranza che presenta questa norma”, ha detto Bruno che dopo aver ricordato gli esordi della legislatura, della Finanziaria snella, delle promesse, della mancanza di un’idea forte della Giunta, perchè si volevano ascoltare le proposte del Consiglio e della società, ora si davvero scopre che cosa volete con questa legge: mandare via i direttori delle Asl. Dopo le tante belle parole “volete decidere senza ascoltare nessuno” “Chiedete idee solo con le parole e non con i fatti”, senza neppure valutare quanto di positivo è stato fatto nella sanità. Giusto dire che la centralità va data alla persona umana, ed in questa direzione si è andati con piano sanitario creando regole che non c’erano prima. “Questi problemi vanno affrontati con leggi organiche”, ha detto Bruno che ha chiesto che fine abbiano fatto i tanti programmi annunciati dall’assessore.
Con la replica dell’Assessore alla Sanità Antonello Liori, si è conclusa la discussione generale. Liori ha sottolineato l’incertezza ancora presente sulla spesa sanitaria perchè le Asl hanno completato solo nelle ultime settimane l’invio dei dati. Vi era stata una previsione di 108 milioni di disavanzo, in realtà a tutt’oggi pare che il disavanzo abbia già raggiunto i 179 milioni, ma alcune valutazioni devono essere ancora fatte e si potrebbe arrivare a 190 milioni. Ci sono giustamente varie ipotesi sulla organizzazione del sistema sanitario, ha detto Liori. “Io sono favorevole ad una separazione dei grandi ospedali. I privati fanno utili, perchè non possono farli gli ospedali pubblici? Ha comunque assicurato che non vi sarà alcuno spostamento di risorse dai 5 ospedali programmati, mentre giudica incompatibili le case-salute con la politica di questa Giunta. Ha concluso sottolineando che comunque tutte le scelte sono del Consiglio regionale, e che la Giunta condivide questo emendamento-
Sono quindi cominciate le votazioni sulle singole parti.
(lp)

DL 32 Disposizioni urgenti settori economici e precariato. All’esame dell’aula l’art. 8. Soppresso il comma 4.

Cagliari, 4 agosto 2009 – Finito il dibattito generale si è passati all’esame degli emendamenti presentati all’articolo 8.
Sugli emendamenti 66 e 278, entrambi soppressivi del comma 1 dell’articolo 8, sono intervenuti gli on.li Uras (comunisti – la sinistra sarda – rossomori) che ha detto che è necessario che istituzioni importanti come la Regine abbiano una informazione compiuta e obiettiva perché il cittadino deve sapere quale è l’azione di governo; l’on. Porcu (Pd) che ha detto che anche il comma 1 comma è inadeguato perchè lascia delega in bianco alla giunta. Noi voteremo a favore degli emendamenti.
L’on. Bruno (Pd) ha chiesto il voto elettronico palese. Gli emendamenti sono stati bocciati (Presenti 63, votanti 62, si 21, no 41, astenuto 1).
Sugli emendamenti 69 e 277, entrambi soppressivi del comma 2, sono intervenuti gli on. li: Porcu (Pd) che ha annunciato il voto a favore degli emendamenti, Espa (Pd) secondo il quale è importante che la direzione generale per l’innovazione tecnologica non sia soppressa, Uras (comunisti – la sinistra sarda – rossomori) che ha affermato che non c’è ragione di sopprimere la direzione generale per l’innovazione tecnologica che è sempre stata della presidenza della Regione. Per Uras si vuole abrogare solo perché è stata pensata e voluta dal precedente presidente.
L’on. Bruno (Pd) ha chiesto voto elettronico palese. Gli emendamenti sono stati bocciati. (presenti 62, votanti 60, sì 20, no 41, 1 astenuto).
Sull’emendamento 276, che vuole sopprimere il comma 3 dell’articolo 8, sono intervenuti: l’on. Caria (Pd) ha detto di non capire la ragione del comma 3 dell’articolo 8, quindi voterà a favore dell’emendamento, l’on. Espa (Pd) che ha affermato che la materia deve essere discussa in commissione sanità.
L’emendamento è stato bocciato (presenti 63, votanti 61, sì 20, no 42, 1 astenuto).
Sull’emendamento 240, che vuole sopprimere il comma 4 dell’articolo 8 a firma Capelli e Steri, è intervenuto l’on. Cucca (PD) che ha annunciato il voto contrario all’emendamento. L’emendamento è stato approvato (presenti 63, votanti 62, sì 47, no 16, 1 astenuto).
I lavori della mattina sono terminati riprenderanno alle ore 16. (R.R.)