CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 30 del 29 luglio 2009

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Prosegue il dibattito sul DL 32 “Disposizioni urgenti nei settori economico e socio sanitario, per il superamento del precariato e in materia di organizzazione di lavoro”: approvato il primo articolo

Cagliari, 29 luglio 2009 – Con l’approvazione dell’articolo 1 è ripreso oggi in aula l’esame del disegno di legge riguardante misure urgenti a favore dei settori economico, socio sanitario e sul precariato. Numerosi gli emendamenti affrontati nel corso della discussione, tutti presentati dai gruppi di opposizione, e tutti respinti. Numerosi i consiglieri intervenuti anche più volte: Gianvalerio Sanna (Pd), Adriano Salir (Idv), Chicco Porcu (Pd), l’assessore alla Programmazione, Giorgio La Spisa, Pierpaolo Vargiu (Rif), Pietro Pittalis (Pdl), Antonio Solinas (Pd), Mario Diana (Pdl), Roberto Capelli (Udc), Franco Cuccureddu (Misto), Giuseppe Cuccu (Pd), Daniele Cocco (Sinistra sarda-Comunisti-Rosso Mori), Paolo Maninchedda (Psd’Az), Alessandra Zedda (Pdl).
Ampia discussione si è sviluppata nella discussione dell’ultimo emendamento all’articolo 1, l’emendamento 136 presentato dai gruppi del centro sinistra, con il quale si proponeva l’inserimento in legge di una richiamo forte all’esigenza di dare vita entro 90 giorni dall’approvazione della legge, di un Piano straordinario per le politiche industriali, della durata di 5 anni, con una dotazione di 500 milioni a valere sulle nuove entrate di cui all’articolo 8 dello Statuto di autonomia, per dare un impulso forte allo sviluppo del tessuto produttivo. Un “emendamento-manifesto” come è stato definito dai proponenti nel corso della discussione per dare un segnale forte a questa impellente urgenza della Sardegna. Un problema sicuramente importante, è stato replicato dai banchi della maggioranza, ma che non può essere ridotto a una trattazione esaustiva con un emendamento.
Nel corso della discussione sono intervenuti molti dei firmatari dell’emendamento e numerosi esponenti del centrodestra. Hanno parlato i consiglieri: Franco Sabatini (Pd), Chicco Porcu (Pd), Mario Bruno (Pd), Gian Valerio Sanna )Pd), Giampaolo Diana (Pd), Nicola Rassu (Pdl), presidente della Commissione industria, Adriano Salis (Idv), Gianvittorio Campus (Pdl).
Al termine del dibattito l’emendamento è stato posto in votazione a scrutinio elettronico palese ed è stato respinto con 35 voti contrari e 16 favorevoli.
Il dibattito prosegue sull’articolo 2 e sui relativi emendamenti.
(lp)

DL 32 Disposizioni urgenti settori economici e precariato. L’esame dell’articolo 2 . Per mancanza del numero legale lavori aggiornati alle ore 16

Cagliari, 29 luglio 2009 – Il Consiglio ha proseguito i suoi lavori, sotto la presidenza dell’on. Michele Cossa, con l’esame dell’articolo 2 (Disposizioni nei settori produttivi e occupazionali).
Il primo a intervenire è stato l’on. Porcu (Pd) che ha detto che l’art 2 è la testimonianza di come l’intero consiglio regionale abbia voluto dare un segnale verso i problemi occupazionali. Il testo dell’articolo 2 arrivato in commissione era deludente – ha affermato - la minoranza ha cercato di correggerlo e ha fatto aggiungere gli articoli 2 bis e 2 ter. Noi abbiamo ritenuto che nel contesto della grande crisi ci fosse il bisogno di dare assistenza e supporto al sistema economico industriale per affrontare questo momento. Ci saremmo aspettati che la giunta facesse interventi cospicui ma così non è stato. In questo articolo ci sono contraddizioni, c’è un tentativo di dare solo risposte apparenti.
L’on. Uras (comunisti – la sinistra sarda – rossomori) ha detto che questa parte dell’articolato, se trattata dal Consiglio con la dovuta decisione, consentirà di licenziare il provvedimento in tempi brevi. Noi sentiamo l’obbligo – ha affermato - di dare risposte e di prepararci agli appuntamenti dell’autunno con un confronto vero per affrontare la situazione difficilissima che abbiamo di fronte. La crisi – ha proseguito - non potrà essere risolta con questo DL. La crisi di questa Regione potrà essere risolta solo se noi ci attiveremo nei confronti dello Stato per riaffermare, non la nostra specialità fine a se stessa, ma una specialità intesa come conquista di migliori possibilità e di strumenti più efficaci.
L’on. Sabatini (Pd) ha chiarito che l’opposizione da subito ha portato avanti una linea chiara: modificare questo provvedimento e concentrarlo su una serie di interventi forti per creare azioni concrete per dare risposte alle fasce deboli. In Sardegna – ha ricordato - abbiamo perso 10.000 posti di lavoro e molti senza ammortizzatori sociali. Lo Stato deve fare la sua parte, noi come Regione dobbiamo chiamare lo Stato alle sue responsabilità.
Per l’on. Mariano Contu (Pdl) non si può fare dell’emergenza la quotidianità. Positivo il suo giudizio sull’articolo 2 e sull’intero disegno di legge perché si affrontano le emergenze e si danno risposte ai settori in crisi. Mariano Contu si è soffermato soprattutto sulla parte che riguarda le aziende agricole e sul comma 17 sulle imprese artigiane.
E’ chiaro – ha concluso - che con appena 130 milioni di euro a disposizione si possono affrontare solo alcuni temi. Comunque con questo Dl diamo un segnale concreto, affrontiamo i temi e fronteggiamo le emergenze.
L’on. Rassu (Pdl) ha richiamato l’attenzione dell’aula sul comma 9 dell’articolo 2.
Questo collegato – ha aggiunto - non può essere determinante per risolvere la crisi ma può essere utile per individuare quale dei settori, in questo momento, è sull’orlo del collasso e per dare risposte concrete. Rassu ha affermato che è necessario intervenire con leggi strutturali per dare competitività ai nostri settori produttivi.
Il presidente della commissione Industria ha ricordato alla giunta che neanche in questo collegato sono presenti incentivi per il mondo artigianale e del commercio.
L’on. Salis (Idv) ha chiesto la verifica del numero legale.
Il presidente Cossa, constatato che in aula mancava il numero legale, ha aggiornato i lavori alle ore 16. (R.R.)