CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 29 del 28 luglio 2009
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DL 32 Disposizioni urgenti settori economici e precariato. L’esame dell’articolo 1
Cagliari, 28 luglio 2009 – La seduta pomeridiana del Consiglio si è aperta sotto la presidenza dell’on. Claudia Lombardo. L’aula ha proceduto con l’esame dell’articolo 1 (disposizioni di carattere istituzionale e finanziario) e sugli emendamenti a questo articolo.
Il primo a intervenire è stato l’on. Chicco Porcu (Pd) che ha affermato che la replica dell’assessore La Spisa è stata carente. “Il giudizio negativo su questo Disegno di legge - ha detto - rimane soprattutto sul confronto con lo Stato. La nostra Regione è stata oggetto da parte dello Stato di una serie di “scippi” non più tollerabili. L’on. Uras (comunisti – la sinistra sarda- rosso mori) ha dato un parere negativo su questo DL che nasce con l’ambizione eccessiva di completare la manovra finanziaria. Luciano Uras ha affermato che senza risorse è impossibile affrontare la crisi. E ha messo in guardia sulla politica nazionale che vuole spostare le risorse verso il Nord.
L’on. Cuccureddu (gruppo misto) ha fatto un ultimo appello sul patto di stabilità. Questa legislazione – ha affermato - è caotica.
L’on. Massimo Zedda (comunisti – la sinistra sarda- rosso mori), prima di intervenire, ha chiesto la verifica del numero legale.
Constatato che in aula la maggioranza richiesta era presente, ha svolto il suo intervento sottolineando che sull’articolo 1 rimangono i dubbi e le perplessità. Il governo nazionale “amico” – ha detto - tanto amico non è. Ha sottratto il G8 alla Sardegna, ha messo in discussione le entrate, che sono soldi dovuti. Il governo nazionale è poco amico dei sardi e della Sardegna.
L’on. G. V. Sanna (Pd) ha affermato che la replica dell’assessore La Spisa di stamattina è stata lo specchio della situazione un po’ patetica in cui si trova la giunta regionale. Il contenuto di questo provvedimento – ha detto - serve per complicare ancora di più la situazione finanziaria. Per Sanna il DL in discussione non è un collegato. Questo DL – ha asserito - è una variazione al bilancio che ammonta a 1 miliardo e 100 milioni di euro. Non solo. In questo Disegno di Legge c’è una partita di 110 milioni aggiuntivi, quindi, è anche un assestamento. G.V. Sanna ha detto di non essere d’accordo sulla interpretazione del regolamento fatta dalla presidente Lombardo per quanto riguarda l’assegnazione alle commissioni. “C’è – ha detto - una illegittimità di fondo”.
La presidente Lombardo ha ricordato all’on. G.V. Sanna che, a norma del regolamento, l’assegnazione alle commissioni spetta al presidente del Consiglio regionale.
L’on. Giampaolo Diana (PD) ha detto che l’ appello all’unità fatto dall’assessore La Spisa può avere successo solo se ha un merito, come per la questione della chimica o della vertenza entrate. Per Diana la giunta ha sbagliato a non coprire il disavanzo con le entrate future. Questo dimostra una assenza di volontà nel voler conservare una straordinaria conquista. “Con questa manovra – ha concluso - state scegliendo sino a ora di rinunciare a una conquista. Non comprendiamo questa rinuncia.
L’on. Paolo Maninchedda (Psd’az) ha affermato che molti colleghi, prima di venire in aula a dare lezione, dovrebbero pensare ai sette miliardi di residui e ai 44 miliardi mandati in economia solo per le politiche sul lavoro. Bisogna avere il gusto di venire a dire cose fondate.
L’on. Mario Bruno (PD) ha detto che questo DL non è una grande legge, è necessario renderla almeno accettabile. Anche per l’on. Bruno non si può parlare di “collegato” in senso tecnico ma piuttosto è una variazione ed è un assestamento di bilancio.
Per la replica è intervenuto l’assessore La Spisa che, rivolto agli on.li G.V. Sanna e Mario Bruno, ha detto che nella scorsa legislatura, dai banchi dell’opposizione, aveva criticato l’allora maggioranza di centrosinistra per la mancanza di strategie. La Spisa ha sottolineato di non voler polemizzare perché le sterili polemiche non servono a nessuno. L’anticipazione delle entrate – ha affermato - non si poteva fare e noi non l’abbiamo fatta. Il disavanzo è quello che è e dobbiamo farvi fronte . La Spisa ha invitato alla prudenza: “Su queste materie – ha detto - non è opportuno agire frettolosamente. La questione del patto di stabilità deve essere affrontata in tutti i suoi aspetti”.
Sugli emendamenti all’articolo 1 sono intervenuti, per dichiarazione di voto, anche più volte, gli on. li: Porcu (Pd), Uras (comunisti – la sinistra sarda- rosso mori), G.V. Sanna (PD), Maninchedda (Psd’az), Mario Diana (Pdl), Pittalis (Pdl), Rassu (Pdl), Artizzu (Pdl), Salis (Italia dei valori), Lotto (Pd), Campus (Pdl), G.V. Sanna (Pdl), Mario Bruno (Pd).
Sono stati bocciati tutti gli emendamenti, presentati dalla opposizione.
Sull’emendamento 166 è mancato il numero legale e la presidente ha interrotto i lavori.
Il Consiglio è stato convocato per domani mattina alle ore 10. (R.R.)