CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 26 del 22 luglio 2009
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Con le relazioni di maggioranza e opposizione cominciata la discussione del DL 32 “Disposizioni urgenti in materia economico e sociosanitario e per il superamento del precariato e in materia di organizzazione regionale” = I lavori proseguiranno domani alle ore 10
Cagliari, 22 luglio 2009 – Preceduta dalla commemorazione del consigliere scomparso qualche tempo Antonio Arru da parte della Presidente Claudia Lombardo e dalla conseguente sospensione della seduta in segno di lutto per alcuni minuti, è cominciato nel pomeriggio l’esame del Disegno di legge N° 32 “Disposizioni urgenti in materia economico e sociosanitario e per il superamento del precariato e in materia di organizzazione regionale”.
Il presidente della Terza commissione, on. Paolo Maninchedda ha aperto gli interventi con la relazione di maggioranza. Una relazione che più che analizzare il progetto di legge ha voluto inquadrare il provvedimento nel suo contesto generale e ha consentito di sottolinearne alcuni aspetti salienti. Il contesto, ha spiegato Maninchedda riguarda le condizioni generale in cui versa il Paese nel pieno di una crisi economica che mette a rischio a detta di molti osservatori italiani e stranieri la tenuta e la stabilità a causa del forte sbilanciamento del debito rispetto al Pil. “Un crinale pericolosissimo –secondo Maninchedda- con un’Italia a rischio Argentina”. La Giunta, ha detto Maninchedda, ha ben chiaro il quadro in cui si è trovata ad agire e però intende difendere con forza il miliardo e mezzo di entrate conseguenti al confronto con il Governo. Al centro di questo provvedimento vi è comunque la difesa del lavoro, nella consapevolezza tuttavia che si tratta di un provvedimento dichiaratamente “parziale”. Sono tuttavia importanti le norme approvate riguardanti il precariato ed il lavoro come testimonia l’assenso unanime registrato su queste parti in commissione. Ecco perché Maninchedda ha parlato di “clima positivo fra maggioranza e opposizione” auspicando che questo possa essere anche in futuro produttivo di importanti provvedimenti di riforma. Sarà importante se questa intesa su alcuni commi ed articoli proseguirà anche in altri settori di intervento. Elencando una serie di possibili risvolti su varie materie, ad esempio i provvedimenti sul settore produttivo con particolare riguardo alla piccole e micro impresa, il relatore ha detto che non si tratta “di piccole cose né di cattive idee”.
La relazione di minoranza è stata pronunciata da Luciano Uras (Sinistra-Comunisti-Rosso mori) che ha osservato come il provvedimento sia parziale e senz’anima, e avrebbe dovuto contenere ben altri provvedimenti sul lavoro e sulla crisi occupazionale, invece appare privo di respiro. “La proposta è inadeguata e si sarebbe potuta sviluppare un’opposizione forte”, ma “abbiamo deciso di scegliere un’opposizione di governo e responsabilità nell’interesse dei sardi”. Questo non significa che i gruppi di opposizione non si batteranno per ottenere quelle modifiche migliorative che si ritengono giuste. Il provvedimento, comunque, nel suo passaggio in commissione è già cambiato rispetto alla proposta originaria della Giunta, ha detto Uras. Rispetto a quella proposta è altra cosa. Dopo essersi soffermato in particolare sulle modifiche introdotte in materia di precariato nella pubbliche amministrazioni, sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, sul mantenimento dei livelli occupativi affrontati in commissione e non contenuti nel testo originario, Uras ha anche affrontato il tema dell’informazione e dell’Ufficio stampa in seno alla Regione su cui occorrerà intervenire. Lo sforzo del Consiglio dovrà essere quello di dare le risposte più urgenti alla società sarda, e su questo l’opposizione sta mostrando un alto senso di responsabilità.
I lavori sono stati quindi interrotti e riprenderanno domani alle ore 10.
(lp)