CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 17 del 5 maggio 2009
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Manovra Finanziaria, cominciata la discussione sugli articoli e sugli emendamenti
Cagliari, 5 maggio 2009 – E’ cominciata stamane, sotto la presidenza dell’On. Claudia Lombardo, la discussione sugli articoli e sugli emendamenti del Disegno di legge che reca disposizioni per il Bilancio annuale e pluriennale (Legge Finanziaria). Dopo una serie di interruzioni di carattere procedurale. La Presidente ha annunciato la presentazione di due risoluzioni, una della maggioranza a firma Diana e più, e una dell’opposizione, a firma Porcu e più, tendenti ad introdurre alcune modifiche al Documento di programmazione economico e finanziario. La Giunta (è intervenuto l’assessore Giorgio La Spisa) ha annunciato di voler accogliere la risoluzione della maggioranza. Questo documento, nel richiamare la riforma del titolo Terzo dello Statuto che comporta maggiori entrate per 1 miliardo e 600 milioni di euro, ricorda tuttavia come l’utilizzo delle maggiori risorse è limitato dal Patto di stabilità Stato-Regioni. Tuttavia, la Regione avvierà da subito un confronto col Governo per rinegoziare in via definitiva il Patto di stabilità per la Sardegna in modo da tener conto del nuovo livello delle entrate e poter impegnare le maggiori risorse per recuperare i divari economici e infrastrutturali rispetto alle altre regioni italiane. Per dichiarazione di voto è intervenuto Chicco Porcu (Pd) che ha contestato il fatto che la Regione intenda cambiare rotta dopo la vittoriosa battaglia per il riconoscimento dei trasferimenti statali e delle nuove entrate avvenuta nella scorsa legislatura , ed ha auspicato che realmente la Regione avvii un confronto serrato con lo Stato per la revisione del Patto di stabilità.
Posta in votazione, la Risoluzione Diana e più è stata approvata con 35 voti a favore e 22 contrari.
E’ quindi cominciata la discussione sugli articoli e sugli emendamenti della Finanziaria. Il primo intervento è stato quello di Chicco Porcu (Pd), che ha innanzitutto criticato la mancata presenza della Giunta alla manifestazione avvenuta ieri a La Maddalena, sul trasferimento del “G8” da quella località in Abruzzo, sottolineando negativamente il fatto che il Presidente della Regione, Cappellacci, non abbia ancora voluto riferire in Consiglio circa le motivazioni dettagliate di tale trasloco. Ha quindi fortemente criticato come nella Finanziaria si palesi una vera retromarcia sul fronte della politica delle entrate, con l’accensione di nuovi mutui al posto della contabilizzazione dei nuovi trasferimenti dovuti dallo Stato con la modifica del Titolo terzo. Occorre maggiore coraggio e non attendere la ricontrattazione del Patto di stabilità.
Quindi è stata la volta di Giuseppe Cuccu (Pd) che ha affermato come “la Finanziaria sia un grande contenitore dove c’è tanto, un calderone. Mentre meglio sarebbe stato articolare questo primo articolo in diversi articoli a seconda delle materie interessate”. Nel suo intervento Giuseppe Cuccu ha richiamato in particolare il problema delle riclassificazione delle strutture del personale del Corpo forestale e la conseguente necessità di ulteriori risorse, ed il problema dell’istruzione universitaria e la asserita disparità che si sarebbe creata fra facoltà scientifiche e non a causa del sistema degli assegni di studio.
Il dibattito prosegue.
(lp)Politiche del lavoro, precariato e Fondo unico per gli enti locali i temi messi in evidenza dal dibattito sull’articolo 1 della Finanziaria. Critico il centrosnistra.
Cagliari, 5 maggio 2009 – E’ proseguito sino alla sospensione dei lavori il dibattito sull’articolo 1 (Disposizioni di carattere istituzionale e finanziario) della legge finanziaria. Nel pomeriggio la replica della giunta. Politiche del lavoro, precariato e Fondo unico per gli enti locali sono stati i temi principali dei numerosi interventi.
L’on. Luciano Uras (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori) ha detto che non è possibile accantonare, neppure in una finanziaria presentata sotto la spinta dell’emergenza, questi problemi. La Sardegna è arrivata per ultima nell’approvare una legge sui servizi per il lavoro, le politiche del lavoro e l’occupazione; ora deve intervenire facilitando la spesa. Se “qualche assessore pro tempore o qualche funzionario s’inventano problemi per non attivare le leggi andrebbero esonerati dall’incarico. Mandare a residui i finanziamenti in questo settore suona infatti come una provocazione.
Per l’on. Oscar Cherchi (PdL) l’urgenza di approvare la manovra è reale (“basterebbe guardare fuori dal palazzo per convincersene”. Oggi manifestavano i lavoratori della Rockwool). La scelta di dire no “ai bilanci taroccati” dalle anticipazioni dal futuro consente di guardare in faccia la realtà. Due gli aspetti significativi: il cambio di tendenza nella politica dei trasporti 823 milioni per il rinnovo del parco macchine) e il segnale dato agli enti locali incrementando il Fondo unico.
Sul precariato bisogna trovare un’intesa, ha detto l’on. Franco Sabatini (Pd), e, se sarà il caso, sospendere la seduta “e metterci a ragionare”.Il problema non può stare fuori dalla Finanziaria. Tra gli argomenti citati: il problema dei capoluoghi di Provincia che sevono assumere un segretario di fascia A, il cui costo incide sul bilancio, ma si tratta anche di professionalità non reperibili in Sardegna e la necessità di garantire continuità al persona Gal, il cui lavoro si è dimostrato utile per il territorio.
Polemico l’intervento dell’on. Gian Valerio Sanna (Pd). Altro che lotta ai residui: questa Finanziaria, ha detto, rischia di incrementarli, anzi sembra una vera e propria “fabbrica di residui”, ad esempio con la proroga sine die dei finanziamenti del piano del lavoro ai Comuni che non spendono. Altrettanto avviene per i lavori pubblici. Quanto al Fondo unico, alcune disposizioni limitato l’autonomia dei Comuni e delle Province vincolando una parte delle risorse.
Né c’è alcuna semplificazione delle procedure – ha sostenuto l’on. Caria (Pd) – al contrario alcune vengono modificate e aggiungono burocrazia a burocrazia. Ha sottolineato che è indispensabile intervenire a favore del territorio maddalenino, che ha subito un grave danno economico dallo spostamento del G8 a L’Aquila. Gli albergatori avevano il tutto esaurito per il vertice mondiale, ora devono affidarsi in ritardo ai tour operator per salvare, in extremis, la stagione.
La scelta di ricorrere ai mutui per ripianare il bilancio è un ritorno al passato – ha detto l’on. Cucca (Pd) – che al centrosinistra non piace. Il ricorso a anticipazioni future era una scelta diversa, di prospettiva, che il centrosinistra ha ritenuto virtuosa. Quanto al Fondo unico, esso è inadeguato a coprire le nuove spese che gli enti locali hanno in seguito al trasferimento di funzioni da parte della Regione. Quanto alla continuità territoriale con l’Asinara (problema sollevato dall’on. Gian Valerio Sanna, rispondendo all’on. Cherchi), sembra che il governo abbia deciso di trasformarlo di nuovo in un carcere di massima scurezza. Bisogna stare in guardia ed evitare che una risorsa così importante per il turismo venga sottratta all’isola. Ha, infine, sollecitato l’approvazione di un emendamento per rifondere ai Comuni le spese derivanti da sentenze della magistratura (in particolare per l’esproprio dei terreni), che spesso risultano insostenibili.
Anche per Giampaolo Diana (Pd) la sistemazione del precariato è argomento da Finanziaria e non può essere rinviato oltre. L’emergenza è sotto gli occhi di tutti, i rimedi necessari. Se quelli prospettati dal centrosinistra non vanno bene, il centrodestra ha il dovere di fare le proposte alternative. Il problema non può essere eluso. C’è davvero il pericolo che le nuove povertà debbano crescere a causa dell’espulsione di decine di migliaia di lavoratori titolari di contratti deboli che vivono nel segno dell’incertezza.
Gli ha replicato l’on. Maninchedda, presidente della Terza commissione: il problema dei precari è ben presente, ha detto, ed è per questo motivo che vogliamo discuterlo con una legge che sarà presentata nel collegato. La scorciatoia della Finanziaria, non consente soluzioni di ampio respiro. Quanto al ricorso al mutuo per il pareggio di bilancio, criticato dalla sinistra, Manichedda ha detto che non ci può essere raffronto, perché il ricorso ad anticipazioni dal futuro sono illegittime, come ha stabilito la Corte Costituzionale. Da ciò derivano una serie di equivoci sul bilancio, che non consentono di “parlarci con la necessaria franchezza”.
Ci sarà collaborazione, per adesso sui tempi, e, in futuro, anche sul merito della Finanziaria se la Giunta apporrà una serie di correttivi alla manovra: lo ha detto l’on. Bruno, capogruppo del Pd, chiudendo la serie degli interventi. Per il momento il giudizio del centrosinistra è negativo: insufficienti le risorse a favore delle politiche del lavoro e della lotta al precariato. Anche il Fondo unico, “una conquista storica” non tiene conto delle esigenze degli enti locali, mentre comincia a preoccupare il rapporto istituzionale con lo Stato, che non osserva il principio di pari dignità, e decide all’insaputa della Regione. L’esperienza del G8 e del dirottamento dei finanziamenti per la Sassari-Olbia o per altri interventi collegati al vertice sono un campanello d’allarme.
Si riprende alle ore 16, in prosecuzione di seduta. (adel)
Con la replica dell’assessore La Spisa si conclude la discussione generale sull’articolo 1 e cominciano le votazioni degli emendamenti
Cagliari, 5 maggio 2009 – Prosegue con la replica dell’assessore al Bilancio Giorgio la Spisa nel corso della discussione dell’articolo 1 la discussione della Manovra Finanziaria. Nel suo intervento La Spisa ha replicato alle critiche relative alla mancata iscrizione delle anticipazioni sulle entrate future a seguito delle modifiche al titolo terzo, ricordando le precise statuizioni della Corte dei conti e della Corte costituzionale che le hanno giudicato illegittime. Ha ricordato che con anticipazioni incerte quali quelle in esame, si rischia un futuro pesante indebitamento. Ha tuttavia osservato che con la modifica del titolo terzo è possibile prevedere un incremento di risorse in entrata per cui ha annunciato l’avvio tempestivo di una trattativa col Governo per la ridefinizione del Patto di stabilità. In riferimento alla questione dei precari, infine ha ricordato che il problema non è stato affatto risolto (come da taluni affermato) nella passata legislatura ma solamente cominciato ad affrontare.
Ha preso quindi avvio la lunga teoria delle votazioni sugli emendamenti al primo articolo che è composto di 46 commi riguardanti una molteplicità di materie.
I primi emendamenti soppressivi della opposizione, tendenti ad evitare l’autorizzazione all’accensione di mutui per far fronte alla mancata iscrizione in bilancio delle cosiddette future entrate sono stati respinti dalla maggioranza.
Su questo argomento sono intervenuti anche più volte con differenti prese di posizione Chicco Porcu (Pd), Giuseppe Cuccu (Pd), Paolo Maninchedda (Psd’Az), Luciano Uras (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori).
Approvato l’emendamento 114, sostitutivo parziale del comma 46 che disciplina il riordino delle funzioni in materia di aree industriali ed in modo particolare le procedure e l’identificazione dei commissari liquidatori.
Il testo dell’articolo 1, con le modifiche approvate è stato quindi approvato e si è passati alla votazione degli emendamenti aggiuntivi. In questa sede è stata approfondita in particolare la questione degli incentivi di merito a favore degli studenti delle Facoltà scientifiche. Da una parte coloro che ritenevano che la permanenza di tale incentivazione sperequasse gli studenti delle altre Facoltà universitarie, per contro i favorevoli indicavano la necessità di potenziare la formazione nelle materie tecnico scientifiche. Nella discussione sono intervenuti con diversi accenti i consiglieri Giuseppe Cuccu (Pd), Massimo Zedda (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori), Roberto Capelli (Udc), Giuseppe Luigi Cucca (Pd), Christian Solinas (Psd’Az), Luciano Uras (Comunisti-Sinistra sarda-Rossomori), Paolo Maninchedda (Psd’Az), Chicco Porcu (Pd), Pietro Pittalis (Pdl), Attilio Dedoni (Riformatori), presentatore di un emendamento che proponeva l’abolizione dell’incentivo, Gianvittorio Campus (Pdl), Nicolò Rassu (Pdl). L’emendamento Dedoni è stato quindi ritirato e l’argomento rinviato ad un apposito provvedimento.
Approvato all’unanimità l’emendamento che favorisce l’acceso dei consiglieri al Sistema informatico regionale di contabilità.
Concorde il Consiglio anche sull’emendamento che prevede nuovi indirizzi sul patto di stabilità per gli enti locali .
La discussione prosegue.
(lp)
Approvato l’articolo 1 della Finanziaria. Sarà presentata prima dell’estate una leggina per la lotta al precariato. Un provvedimento anche per sostenere l’onere derivante ai Comuni per sentenze della magistratura sugli espropri per pubblica utilità.
Cagliari, 5 maggio 2009 – Approvato l’articolo 1 della finanziaria. Domani il Consiglio farà gli straordinari per concludere in giornata. Questa la previsione.
Tra gli emendamenti aggiuntivi alcuni suscitano un dibattito abbastanza intenso e variegato. Il numero 63 (Bruno, Barracciu e più) prevede un finanziamento di 430 mila euro (inizialmente erano 640, ma la ricognizione degli uffici ha ridotto la spesa) per i costi di esercizio del personale dei Gal (i Gruppi di azione locale, ex programma Leader 2000-2006, che accedono a misure comunitarie) impegnati in operazioni di chiusura e rendicontazione. Sui Gal il giudizio dell’Aula è stato critico; non hanno fornito all’agricoltura i contributi previsti. Si chiude un capitolo e un nuovo bando ne aprirà un altro. La raccomandazione è stata che ci sia un taglio netto con l’esperienza che va ad esaurimento. L’emendamento è approvato.
Bocciato l’emendamento che stanziava 400 mila euro per la stabilizzazione del personale dirigente dell’Istituto zoo profilattico; approvato invece quello che finanzia (ma solo con un milioni, perché, ha detto l’assessore, sul capitolo ci sono molti residui) il programma “Sardegna speak English”.
Una lunga discussione ha riguardato l’emendamento che proponeva uno stanziamento di 20 milioni per il pagamento di oneri derivanti ai Comuni da sentenze della magistratura per espropri di aree per pubblica utilità. Il problema è grave. Nella Finanziaria del 2000 fu attivato un finanziamento di 100 milioni di euro (“che stiamo ancora pagando”, ha detto La Spisa), ma la Finanziaria in corso non è il luogo per rispondere alle esigenze degli enti locali. Opportuna una ricognizione preventiva, per dimensionare la spesa, e una leggina, da presentare nei prossimi mesi.
Si è discusso anche dei segretari comunali dei Comuni capoluoghi delle nuove Province. La legge assegna loro un segretario di fascia A, che competerebbe a città con oltre 250 mila abitanti anche quando – è il caso di Lanusei – gli abitanti sono qualche migliaio. È una condizione molto onerosa e quasi insopportabile per i Comuni interessati (tra l’altro i segretari di fascia A sono merce irreperibile in Sardegna) e l’emendamento proponeva il riconoscimento della fascia di appartenenza in base alla popolazione. La discussione si è dilatata tra coloro che non vogliono le Province, soprattutto quelle piccole, “che si autodefiniscono di serie B” (on. Campus, PdL) e coloro che sostengono il diritto all’autodeterminazione (on. Cuccu, Pd) con l’inserimento di giudizi di “emendamento di buon senso” (on. Cuccureddu, Misto). Anche in questo caso, a giudizio della Giunta, non c’è urgenza e se ne riparlerà in seguito.
Laborioso e complesso l’emendamento 102 (Uras e più) che prevedeva la stabilizzazione dei precari e la “internizzazione” di lavoratori di società esterne a quelle regionale (il caso di Abbanoa, per la gestione e la depurazione delle acque) e, in generale, del problema del precariato pubblico, che risulta assai diffuso. L’assessore ha assicurato che se ne parlerà, con disegno di legge della giunta forse prima delle ferie estive. L’emendamento è stati ritirato.
Approvato anche l’emendamento che stabilizza presso la Regione i dipendenti dei gruppi consiliari. Dopo un a lunga vicenda ritornano tutti alla casa madre e ritorneranno ai gruppi su esplicita chiamata degli stessi.
I lavori riprendono domani mattina alle 10. (adel)