CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 8 del 1° aprile 2009

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La replica del Presidente della Regione, on. Ugo Cappellacci

Cagliari, 1 Aprile 2009 – Con la replica del Presidente della Regione si è concluso il dibattito sulle dichiarazioni programmatiche della legislatura.
Un intervento ricco di spunti e di riferimenti agli interventi dei consiglieri che in tutti questi giorni si sono avvicendati nel dibattito
“Ho riscontrato apprezzamenti, ma anche forti critiche che però, nel complesso, non hanno mai oltrepassato il confine del rispetto”, ha esordito Cappellacci, anche se in alcuni pochi casi si sono riscontrate provocazioni su cui occorre precisare che “chi pensa ancora che la politica sia rissa e provocazione è ovviamente libero di crederlo. Non spetta a me giudicare o valutare. Lo hanno già fatto i sardi. Lo hanno fatto in modo netto, senza lasciare dubbi. Forse sarebbe più utile per la Sardegna che qualcuno ne prendesse atto”.
Entrando nel merito del dibattito, ha ricordato come sia stato da più parti dell’opposizione rimarcato come il programma sia un insieme di buone enunciazioni con pochi fatti concreti: “le basi del programma di legislatura altro non possono essere se non le linee guida, le opzioni metodologiche, la Giunta Regionale entro sei mesi dal suo insediamento provvederà a predisporre il nuovo Programma Regionale di Sviluppo (PRS) che definirà in maniera univoca le strategie, gli obiettivi, i progetti ed i risultati attesi dell’azione di governo per tutta le legislatura”.
“I problemi che abbiamo di fronte sono complessi e le stesse soluzioni non possono essere improvvisate. Ma su alcune emergenze che stanno colpendo la nostra Isola, le prime risposte sono state date e le soluzioni, anche grazie alla proficua collaborazione con il Governo nazionale sono state correttamente impostate. Per la crisi del comparto metallurgico del Sulcis è stata siglata una delicata intesa che riguarda il presente ed il futuro di Eurallumina. Sono state inoltre poste le basi per affrontare in modo costruttivo la difesa dei livelli produttivi ed il rilancio di Alcoa e Portovesme.
Nel contempo, data la grave crisi di molti comparti produttivi sono state avviate tutte le procedure per l’attivazione degli ammortizzatori sociali ordinari ed in deroga. E’ stata inoltre scongiurata la chiusura dello stabilimento Queen di Macomer con un programma di graduale reinserimento lavorativo di oltre 150 dipendenti.
“Siamo convinti –ha detto Cappellacci- che la Chimica sia ancora fondamentale per lo sviluppo economico della Sardegna e che rappresenti un settore strategico per l’intero sistema industriale del nostro Paese. Nei giorni scorsi è stato firmato l’accordo fra il nuovo soggetto industriale, la SAFI del Gruppo Sartor che subentra alla multinazionale INEOS”. “Per questo abbiamo già chiesto al Governo nazionale che attivi al più presto il tavolo nazionale sulla chimica dove sia possibile affrontare in modo integrato e funzionale tutte le partire aperte. Intendiamo in particolare vigilare sul ruolo dell’ENI in questa delicata materia. Dal nostro punto di vista la posizione di ENI di disimpegnarsi dall’industria chimica non è più attuale né accettabile
“Abbiamo ribadito in modo chiaro e inequivocabile che alcune fondamentali infrastrutture per la nostra Isola non sono in discussione. Mi riferisco in particolare alla Sassari – Olbia sulla quale non può esistere alcun dubbio sulla sua realizzazione”. In agricoltura sono stati sbloccati dalla Giunta gli aiuti alle aziende agricole e gli indennizzi alle imprese ittiche della Sardegna.
Quanto alle critiche sui fondi FAS chi critica dovrebbe sapere - ha aggiunto il Presidente- che vi è una distinzione sostanziale fra fondi FAS regionali - che assorbono la gran parte di quei 4 miliardi richiamati e che non sono mai stati messi in discussione da nessuno e fondi FAS nazionali..
La manovra finanziaria per il 2009 ha previsto la costituzione di un ufficio speciale di natura inter-assessoriale, una sorta di unità di crisi, presso la Presidenza della Giunta. Si tratta di una manovra che introduce un pacchetto di interventi per contrastare le emergenze e la povertà con azioni di difesa dei redditi delle famiglie, del lavoro, e del tessuto produttivo.
“Voglio anticipare la mia intenzione di promuovere a breve un incontro con tutti i parlamentari della Sardegna, di maggioranza e di opposizione, per affrontare in modo condiviso priorità e azioni sulle partite prioritarie da portare alla contrattazione con lo stesso Governo”.
Per quanto riguarda il metodo, ha proseguito, molti Consiglieri hanno riconosciuto l’importanza che il programma di governo assegna all’ascolto ed all’ampia partecipazione alle scelte ed alle conseguenti azioni di attuazione delle forme di democrazia partecipata. Per chi ha realmente colto i principi della democrazia partecipata, non può che essere questa la vera grande idea: creare le condizioni per agevolare e facilitare la produzione di idee attraverso nuove forme di governo allargato e d’interazione tra i soggetti istituzionali e quelli del mondo economico, sociale, culturale e associativo.
“Una classe dirigente matura e consapevole, -ha detto Cappellacci- non può esprime alcuna preoccupazione per le logiche della democrazia partecipata ormai largamente affermate. Mi riferisco ai processi della pianificazione strategica. Si tratta dello strumento oggi più avanzato a disposizione delle politiche dello sviluppo territoriale e locale che, come molti sanno, esalta proprio il momento della partecipazione e della condivisione nella costruzione delle strategie di sviluppo”
A differenza dei piani gerarchici di struttura degli anni ’60-’70 (calati dall’alto), nei piani strategici di terza generazione, affermatisi a partire dai primi anni novanta, ha spiegato il Presidente, la visione del piano si configura come l’esito di un processo pluralistico e partecipato. E’ proprio questa la nostra sfida per i prossimi anni”.
Non quindi un’enunciazione di buoni propositi, ma la consapevolezza su metodologie precise e strumenti attuativi rigorosi. E’ questo il metodo operativo che si intende utilizzare per la costruzione del nuovo Piano regionale di sviluppo (PRS). Non un piano calato dall’alto, quindi, ma un piano che sarà il frutto di un ampio processo partecipativo dei territori. Con la formale istituzione della Conferenza permanente delle principali rappresentanze delle autonomie locali, l’organizzazione di otto conferenze strategiche (una per provincia) per l’approfondimento e la condivisione dei possibili scenari dello sviluppo, l’organizzazione di una conferenza strategica regionale con il compito di fare sintesi. La sintesi finale è tuttavia della politica e restano in capo alla maggioranza le responsabilità del governo della Regione. Entro questo quadro si inserisce l’importanza del Consiglio regionale della Sardegna, la sua indiscutibile centralità per quanto riguarda le prerogative legislative, gli indirizzi di governo ed il controllo sull’operato della Giunta Il Consiglio regionale resta interlocutore principale del Presidente e delle Giunta”.
La Presidente del Consiglio ha quindi chiuso la seduta e riconvocato l’Aula alle 18 per il giuramento della Giunta.
(lp)