CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURARISOLUZIONE N. 34
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RISOLUZIONE della Seconda Commissione permanente (Politiche comunitarie, adeguamento dell’ordinamento regionale agli atti normativi comunitari, apporti con la C.E., cooperazione internazionale, Diritti civili, emigrazione e immigrazione, etnie, informazione) sul sequestro di Rossella Urru, la cooperante sarda rapita il 22 ottobre 2011 in Algeria.
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La Seconda Commissione permanente del Consiglio regionale,
PREMESSO che tra il 22 e il 23 Ottobre 2011, nei campi dei rifugiati Saharawi, in Algeria, è stata rapita Rossella Urru assieme ai due cooperanti spagnoli Ainhoa Fernandez de Rincon ed Enric Gonyalons;
CONSIDERATO che Rossella Urru da anni ha svolto un’attività sul campo a favore della cooperazione internazionale e della sensibilizzazione sul tema e dei diritti umani in quanto coordinatrice nei campi dei Rifugiati Saharawi, dei progetti della ONG CISP (Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli);
RICHIAMATO l’ordine del giorno n.76 del 26 gennaio 2012 con il quale il Consiglio regionale aveva chiesto al Presidente della Regione una azione decisa nei confronti del Governo per proseguire nell’impegno diplomatico, nonché un intervento in prima persona presso i governi degli stati africani interessati;
PREOCCUPATA per le ripercussioni che i recenti drammatici sviluppi di situazioni relative ad altri nostri connazionali sequestrati in terra straniera potrebbero avere in relazione alle azioni da porre in essere a tutti i livelli per una sollecita liberazione della ragazza;
RITENUTO di doversi fare parte attiva di tutte le iniziative utili a tenere alta l’attenzione degli organi di comunicazione e dell’opinione pubblica al fine di sollecitare le istituzioni competenti a profondere il massimo impegno e ad attivare tutti i canali diplomatici per un positivo esito della vicenda;
RITENUTO altresì di dover esprimere la vicinanza a Rossella Urru e ai due cooperanti spagnoli e la solidarietà alle rispettive famiglie,
INVITA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE
- a tenere costantemente aperto il canale di comunicazione con il Governo nazionale al fine di disporre di dati e informazioni certi e aggiornati sulla vicenda della cooperante sarda;
- a proseguire nel portare avanti a tutti i livelli istituzionali e diplomatici, italiani e stranieri, ogni azione utile per un sollecito e positivo esito della vicenda.
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La presente risoluzione è stata approvata all’unanimità nella seduta pomeridiana del 29 marzo 2012.