CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURARISOLUZIONE N. 3
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RISOLUZIONE della Seconda Commissione permanente (Politiche comunitarie, Adeguamento dell'Ordinamento regionale agli atti normativi comunitari, Rapporti con la C.E., Cooperazione internazionale, Diritti civili, Emigrazione ed immigrazione, Etnie, Informazione) sulle problematiche conseguenti all’introduzione del digitale terrestre in Sardegna.
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La Seconda Commissione permanente del Consiglio regionale,
PREMESSO che i sardi hanno sperimentato per primi, sia rispetto ai connazionali che agli altri cittadini dell’Unione Europea, la tecnologia del digitale terrestre;
PREMESSO che a far data dal 31 ottobre 2008, in Sardegna, circa 640 mila famiglie sono entrate definitivamente nell’ambito del sistema di trasmissione televisiva digitale terrestre;
TENUTO CONTO che dalle segnalazioni ricevute dai Comuni sardi emerge un quadro preoccupante in quanto, in alcune aree della Sardegna, anche in considerazione della specifica conformazione orografica del territorio, si registra una completa assenza del segnale di trasmissione con conseguente oscuramento della televisione e, in un certo numero di Comuni, vengono denunciate disfunzioni occasionali nella ricezione dei vari canali televisivi;
CONSTATATO che a sette mesi dal passaggio al sistema di trasmissione digitale permangono in Sardegna seri problemi di ricezione del segnale e che la sintonizzazione dei canali televisivi risulta spesso difficoltosa e instabile rendendo necessari frequenti interventi sulle antenne per il loro riposizionamento ovvero la loro sostituzione;
CONSIDERATO che le iniziative programmate per assistere l’utenza nelle operazioni di transizione al digitale terrestre non si sono rivelate sufficienti;
CONSTATATO che una parte della popolazione sarda, in particolare, gli anziani e le fasce più deboli, incontra serie difficoltà nell’utilizzazione dei decoder e nella sintonizzazione dei vari canali e che tali problemi non hanno trovato valide soluzioni se non con il ricorso a costosi interventi da parte di tecnici specializzati;
RILEVATO che non sono state previste delle iniziative specifiche per questa parte della popolazione sarda più disagiata, in specie un’adeguata assistenza domiciliare, anche in collaborazione con gli Enti Locali e le Associazioni di volontariato, previa opportuna formazione tecnica degli operatori;
CONSTATATO che è mancata una comunicazione efficace in merito alle caratteristiche tecniche dei decoder e che questa circostanza ha indotto i cittadini sardi all’acquisto di apparecchiature poi rivelatisi inadeguate alla ricezione del segnale digitale;
CONSTATATO che da parte degli esperti del settore la tecnologia utilizzata per il digitale terrestre viene considerata obsoleta, costosa e limitata in quanto necessita di un grande numero di potenti ripetitori che richiedono per il loro funzionamento un imponente quantitativo di energia e che presenta serie difficoltà a supportare tutta una serie di innovazioni tecnologiche quali ad esempio l’alta definizione;
VALUTATA la necessità di prevedere un adeguato piano di incentivi per l’installazione di impianti (apparecchi televisivi, antenne) anche in fattispecie diverse da quelle della unità abitativa di prima abitazione, quali le seconde case, gli alberghi, gli ospedali, le scuole, le aziende e altri luoghi di aggregazione sociale;
CONSIDERATO che l’accesso all’informazione anche per il tramite del poter ricevere le trasmissioni televisive, può essere considerato un vero e proprio diritto della cittadinanza, e che questo non può risultare in nessun modo compromesso dalle soluzioni tecniche adottate, qualora queste siano inefficaci e comunque inadeguate;
SOTTOLINEATO che la circostanza, che questo diritto possa essere usufruito solo da una parte della popolazione sarda, anche se maggioritaria, e non da tutta, concretizza un vulnus al principio di parità fra cittadini;
CONSIDERATO, inoltre, che, a seguito della discussione, la Commissione ha ritenuto di intervenire nel merito;
INVITA LA GIUNTA REGIONALE
ad intervenire presso il Governo per denunciare i problemi che sta incontrando la Regione sarda nel passaggio al digitale terrestre;
a promuovere delle verifiche circa la copertura del territorio regionale attraverso il digitale terrestre;
a valutare la fattibilità dell’introduzione, nelle aree territoriali della Sardegna dove si registra un’assenza completa del segnale di trasmissione digitale, di altre soluzioni tecnologiche in grado di garantire la completa ricezione di tutti i canali televisivi.------------------------------------
La risoluzione è stata approvata all’unanimità nella seduta pomeridiana del 20 maggio 2009.