CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

RISOLUZIONE N. 1

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RISOLUZIONE della Seconda Commissione permanente (Politiche comunitarie, Adeguamento dell'Ordinamento regionale agli atti normativi comunitari, Rapporti con la C.E., Cooperazione internazionale, Diritti civili, Emigrazione ed immigrazione, Etnie, Informazione) sulle problematiche del settore penitenziario in Sardegna

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La Seconda Commissione permanente del Consiglio regionale,

PREMESSO che si è registrata una situazione di forte criticità negli istituti penitenziari della Sardegna con riferimento alle carenze di organico, alla inadeguatezza delle strutture penitenziarie e alla ridotta disponibilità di mezzi tali da rendere difficile la normale operatività delle strutture penitenziarie sarde;

PREMESSO, inoltre, che tale situazione ha indotto la Seconda Commissione ad affrontare le suddette problematiche anche attraverso le audizioni dei rappresentati sindacali della Polizia penitenziaria, i Direttori degli Istituti penitenziari e del Carcere minorile ed il Provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria;

RILEVATO che la dotazione organica degli Istituti manifesta delle forti carenze con riferimento, sia al personale della polizia penitenziaria che al personale amministrativo, ridotto di circa il 50% compresi i dirigenti, gli educatori, gli psicologi e i criminologi, con delle gravi ripercussioni nell’organizzazione del lavoro;

CONSIDERATO che tale situazione comporta, da un lato, grande disagio e stress operativo per i lavoratori che vedono limitarsi ferie e permessi e dall’altro una forte limitazione dei servizi offerti ai detenuti di entrambi i sessi, che in questo modo vedono limitati i loro spazi di libertà e socializzazione;

RILEVATA la situazione di vetustà e fatiscenza in cui versano alcuni edifici che ospitano gli istituti penitenziari sardi tali da risultare inadeguati rispetto alla loro funzione, aggravata dal problema del sovraffollamento che rende improcrastinabile la conclusione, con tempi certi, dei lavori relativi alle quattro nuove strutture penitenziarie delle Sardegna;

RILEVATO lo stato di progressivo abbandono delle tre colonie penali all’aperto di Mamone, Isili e Is Arenas, per assenza di mezzi e risorse, che comporta la limitazione delle opportunità di recupero dei detenuti e delle possibilità di reddito per la colonia stessa e per il territorio di riferimento;

RILEVATO lo stato di abbandono della scuola di formazione del personale penitenziario di Monastir a causa della mancanza di personale e mezzi adeguati;

CONSTATATO che il principio della territorializzazione della pena sulla base del quale, per quanto possibile, si destina e/o si favorisce il rientro in istituti della Sardegna dei detenuti di origine, residenza o interessi nel territorio sardo, subisce ripetute violazioni con gravi ripercussioni per i detenuti e per i loro familiari;

CONSIDERATO, inoltre, che, a seguito della discussione, la Commissione ha ritenuto di intervenire in merito

INVITA LA GIUNTA REGIONALE

ad attivare tutte le iniziative necessarie al fine di portare all’attenzione del Governo nazionale la grave situazione degli Istituti penitenziari in Sardegna

a promuovere opportuni incontri tra le organizzazioni dei lavoratori del settore penitenziario e il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria nei quali attivare i necessari confronti per portare a soluzione i problemi;

a verificare lo stato di attuazione del protocollo d’Intesa siglato in data 7 febbraio 2006 tra il Ministero della Giustizia e la Regione Autonoma della Sardegna con particolare riferimento all’applicazione del principio generale di territorializzazione della pena.

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La risoluzione è stata approvata all’unanimità nella seduta antimeridiana del 16 aprile 2009