CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURAPROPOSTA DI LEGGE N. 15/STAT
presentata dai Consiglieri regionali
DIANA Giampaolo - AGUS - BRUNO - COCCO Pietro - CORDA - COZZOLINO - CUCCU - ESPA - FLORIS Vincenzo - LOTTO - MANCA - MELONI Valerio - MORICONI - PORCU - SABATINI - SANNA Gian Valerio - SOLINAS Antonio - SORU - ARBAUil 26 giugno 2013
Misure finalizzate a garantire la parità di genere per l'accesso alle cariche elettive nelle elezioni regionali della Sardegna
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RELAZIONE DEL PROPONENTE
Al fine di riequilibrare la presenza femminile nell'Assemblea elettiva a livello regionale, visto il successo ottenuto con le misure che sono state previste, in tal senso, nelle ultime elezioni amministrative, con la presente proposta di legge si vuole altresì garantire la parità di genere per l'accesso alle cariche elettive nelle elezioni regionali della Sardegna.
Nonostante oggi le donne nei paesi europei siano spesso più istruite e più qualificate degli uomini, non sempre vengono riconosciute ai livelli decisionali nel campo della politica, così come nei campi del sociale ed economico. Non si può infatti negare che anche l'approccio culturale nell'accogliere pienamente l'idea della parità dei sessi, è ancora per molti distante.
Si ritiene pertanto basilare valorizzare la differenza di genere come risorsa indispensabile nella prospettiva di una più equa, inclusiva, aperta società. A tal proposito, e con le finalità di principio della suddetta norma, un intervento con misure anche di carattere legislativo che consenta di aiutare le donne a poter agire attivamente e con ruolo decisionale nella politica, in sinergia ai loro tempi di vita e di lavoro, non può che essere necessario e determinante.
Il tema sulla scarsa rappresentanza delle donne in politica deve diventare elemento essenziale per il presente e il futuro del nostro paese. Non poco imbarazzanti sono infatti i numeri della presenza femminile che, apprendiamo, hanno caratterizzato la storia del Consiglio regionale della Sardegna. Appena 37 elette dal 1949 fino ad oggi. Non se ne contano più del 6,6 per cento, in rapporto ai 557 consiglieri regionali dell'era autonomistica.
Con la presente proposta si intende, dunque, dar risalto al problema della rappresentanza di genere seguendo inoltre l'esempio della Campania, dove la doppia preferenza di genere prevista nella legge elettorale si è dimostrata un successo nelle elezioni regionali del 2010. Auspichiamo pertanto di poter dare alla nostra Regione un'altrettanto significativa rappresentanza femminile in Consiglio regionale, senza alcun indugio.
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TESTO DEL PROPONENTE
Art. 1
Finalità1. La Regione autonoma della Sardegna, nei principi della Costituzione italiana, intende garantire la rappresentanza di genere nell'Assemblea elettiva del Consiglio regionale della Sardegna.
Art. 2
Parità di genere per l'accesso alle cariche elettive1. Ciascuna lista circoscrizionale, a pena di esclusione, deve essere costituita alternando i due generi.
2. Ciascun elettore può esprimere uno o due voti di preferenza; nel caso di espressione di due preferenze, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l'annullamento della seconda preferenza.
Art. 3
Modifiche1. Nella delibera del Consiglio regionale del 25 giugno 2013 concernente "Legge statutaria elettorale ai sensi dell'articolo 15 dello Statuto speciale per la Sardegna", sono affrontate le modifiche conseguenti.