Intervento in aula della Presidente Lombardo per la commemorazione delle vittime dell'attentato di Kabul

Data: 18/09/2009 - Cagliari, Aula Consiliare via Roma

COMMEMORAZIONE  VITTIME ATTENTATO DI KABUL

 

             Consiglio regionale 18 settembre 2009

 

Oggi è un’altra giornata di lutto per noi sardi e per l’Italia intera.

Con la morte del caporalmaggiore della Folgore, Matteo Mureddu e di altri cinque giovani militari caduti a Kabul, si allunga  l’elenco delle vittime degli attentati alle forze armate impegnate in missioni di pace all’estero.

Proviamo un dolore immenso difficile da sopportare. E’ un lutto enorme aggravato dal fatto che ci sentiamo  impotenti davanti a un atto folle e cieco che colpisce senza distinzione militari e civili, uomini e donne, bambini e anziani.

Ancora una volta la Sardegna paga un tributo altissimo in termini di vite umane. Troppe croci!

Dal 2003 a oggi ben tre volte la Sardegna ha dovuto piangere i suoi ragazzi che sono morti in attentati in missioni in altri Paesi.

E la morte di Matteo Mureddu è l’ennesima tragedia.

Il Consiglio regionale e il popolo della Sardegna  si stringono intorno alla sua famiglia. Alla mamma Greca, al padre Augusto, ai fratelli, alle sorelle.

Matteo Mureddu, 26 anni di Solarussa, è l’esempio dell’abnegazione, di un giovane che ha creduto fino in fondo al valore della Patria, al concetto di libertà e di democrazia.

La sua vita è stata stroncata nel più vile dei modi, in un attentato terroristico. L’esplosione ha portato via numerose vite umane, tra cui sei nostri soldati, e ferito decine di persone tra militari e civili. Ma non solo.

Questo gesto ha tentato di minare quel concetto di fratellanza che deve essere alla base  della convivenza civile tra i popoli.

Matteo Mureddu sarà ricordato come un ragazzo allegro, ligio al dovere, attaccato alla famiglia e alla sua terra.  Ma sarà anche rammentato come esempio per la sua alta professionalità e per il suo spirito di sacrificio.

Il Consiglio regionale e, sono sicura, tutti i sardi ricorderanno per sempre questo nostro concittadino che ha sacrificato la sua vita per la pace nel mondo.

Ma in un momento di lutto così stretto e di dolore così profondo esprimiamo la più dura condanna verso ogni forma di violenza e l’Assemblea sarda ribadisce che il terrorismo è un atto vile che deve essere punito con grande severità.

Sono certa che la Sardegna intera non dimenticherà mai questo figlio della nostra terra strappato troppo presto ai suoi affetti.