Intervento della presidente Lombardo al settimo Congresso regionale del SAP
Data: 27/04/2009 - CagliariIntervento della presidente Lombardo al settimo Congresso regionale del SAP
Cagliari, 27 aprile 2009 – Un ringraziamento del Consiglio regionale alle forze di polizia per la insostituibile opera svolta sia a presidio e tutela delle istituzioni democratiche sia per assicurare la pacifica convivenza della nostra terra è stato portato dalla presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo al congresso regionale del sindacato autonomo di polizia. Il popolo sardo – ha detto la presidente – si sente particolarmente vicino alla Polizia di Stato. Molte generazioni di nostri giovani hanno trovato in questa amministrazione una seconda famiglia, un lavoro appagante. I sardi, fieri della loro appartenenza, hanno sempre avuto un motivo di orgoglio nel rappresentare i valori più alti del nostro popolo onorando la propria divisa. A volte pagando un prezzo altissimo, con il sacrificio di molte giovani vite dolorosamente spezzate. Come quella di Emanuela Loi, poliziotta sarda uccisa a Palermo insieme al giudice Paolo Borsellino, e ad altri colleghi della scorta, nella strage di Via D’Amelio. Anche recentemente, nei tragici momenti, successivi al dramma del terremoto che ha colpito l’Abruzzo, le forze dell’ordine, e i vigili del fuoco, hanno offerto un supporto e un contributo prezioso nella messa a punto delle complesse operazioni di Protezione civile, prestando i primi soccorsi ai cittadini. Il Congresso di oggi – ha detto Claudia Lombardo - tratta di un argomento molto sentito dalla popolazione con una lente innovativa: trasformando il concetto di sicurezza da un costo per lo Stato in un investimento con ricadute di carattere positivo. Per la presidente è questo un modo di affrontare il problema interpretando, al meglio, le mutate esigenze di una società che nel tempo è andata evolvendosi e modernizzandosi. L’emergere di nuovi reati, unito all’evoluzione di nuove e più agguerrite forme di organizzazioni criminali, volte a trarre profitto dalle loro illecite attività, ha sempre trovato le donne e gli uomini della Polizia di Stato pronti nell’azione di prevenzione e per assicurare alla Giustizia i colpevoli dei reati. Ma l’efficienza e l’alta professionalità dimostrata dalla polizia anche nell’affrontare le nuove emergenze, come l’immigrazione clandestina, non ha fatto mai mancare l’umana solidarietà. Perchè l’operatore di polizia – ha concluso la presidente del Consiglio - non è più il burbero tutore della legge, un’icona che ha contrassegnato un passato ormai superato nell’immaginario collettivo. Oggi è visto come un amico che è sempre presente nel momento del bisogno. E’ questo grazie ad una sensibilità, che si è sviluppata consolidandosi nel tempo, molto sentita fra le forze di Polizia. (R.R.)