CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
PETIZIONE n. 6/XIV
presentata da
Mariella Cappai
il 18 luglio 2012
Attribuzione alla Regione della potestà legislativa in materia di ordine pubblico, di sicurezza, di ordinamento civile e penale e di giustizia, nonché norme in favore del personale della medesima Regione
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In attuazione di quanto disposto all'articolo 50 della Costituzione della Repubblica italiana e all'articolo 1 dello Statuto speciale per la Sardegna in materia di petizioni, ed in applicazione degli articoli 103 e 104 del Regolamento interno del Consiglio regionale,
la sottoscritta
visti gli articoli 103 e 104 del Regolamento interno del Consiglio regionale della Sardegna in materia di petizioni;
visto l'articolo 51 della legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3 (Statuto speciale per la Sardegna), pubblicata nella Gazzetta ufficiale del 9 marzo 1948, n. 58, in forza del quale il "Consiglio regionale può presentare alle Camere proposte di legge su materie che interessano la Regione";
visti gli articoli 100, 101 e 102 del Regolamento interno del Consiglio regionale della Sardegna in materia di procedure d'urgenza,
chiede
che il Consiglio regionale della Sardegna presenti alle Camere del Parlamento della Repubblica italiana una proposta di legge costituzionale urgente che recepisca e sostenga la petizione, annunciata ai Parlamentari della Camera dei deputati, n. 1533, assegnata il 5 giugno 2012 alla Commissione prima (Affari costituzionali), avente come prima firmataria la Sig.ra Mariella Cappai da Villasalto (Cagliari), nella quale si chiede l'attribuzione alla Regione della potestà legislativa esclusiva in materia di ordine pubblico, di sicurezza, di ordinamento civile e penale e di giustizia, nonché norme in favore del personale della medesima Regione.
La motivazione è fondata sul fatto che nel disegno di legge presentato il 29 febbraio 2012 dal Ministro della giustizia alla Camera dei deputati nell'attuale legislatura, avente n. 5019, recante la "delega al Governo in materia di depenalizzazione, sospensione del procedimento con messa alla prova, pene detentive non carcerarie, nonché sospensione del procedimento nei confronti degli irreperibili" si dichiara che "il sistema giudiziario" (italiano), "nel suo complesso, non è in grado di accertare e di reprimere tutti i reati". Quest'affermazione gravissima attesta la comune necessità che il sistema giudiziario venga opportunamente regionalizzato in quelle regioni che presentano caratteristiche morfologiche non omogenee rispetto alle altre regioni d'Italia. Dunque, almeno per la Sardegna, in quanto circondata completamente dal mare, il sistema giudiziario andrebbe adattato alle specifiche esigenze della popolazione sarda. Quest'azione potrebbe favorire la creazione di nuovi posti di lavoro, il consolidamento di quelli già esistenti, il rientro di molti sardi che prestano servizio per lo Stato nella loro terra d'origine, un eccellente decoro urbano e rurale, nonché il raggiungimento della felicità dei sardi e la vera correzione rieducativa dei passivi di pena. Per far ciò è indispensabile che il Consiglio regionale della Sardegna eserciti la potestà legislativa esclusiva nelle materie sopra menzionate.
Si richiede audizione della scrivente nel più breve tempo possibile.
f.to Mariella Cappai