CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

Ordine del giorno n. 82

approvato il 12 giugno 2012

ORDINE DEL GIORNO DEDONI - PITTALIS - STERI - ARTIZZU - CUCCUREDDU sulle modalità di effettuazione delle nomine negli enti e società regionali.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione sulle mozioni n. 184 e n. 186 in materia di nomina degli amministratori degli enti strumentali, delle agenzie e delle società in house, partecipate e controllate dalla Regione,

PREMESSO che:
- domenica 6 maggio 2012 sono stati sottoposti ai sardi dieci quesiti referendari, attinenti argomenti centrali nella vita politica e istituzionale della nostra Regione;
- il nono tra i dieci quesiti referendari recitava testualmente "Siete voi favorevoli all'abolizione dei consigli di amministrazione di tutti gli enti strumentali e agenzie della Regione autonoma della Sardegna?";
- tale quesito referendario consultivo ha ottenuto una percentuale di SI pari al 97,06 per cento;

RILEVATO che:
- l'attività legislativa spetta al Consiglio regionale, organo deputato a tradurre in norme e leggi la volontà chiaramente espressa dal corpo elettorale sardo;
- lo spirito autentico del referendum relativo alla cancellazione dei consigli di amministrazione degli enti testimonia la scelta popolare di razionalizzare il sistema, aumentandone l'efficienza e riducendone i costi;
- è altresì indubitabile come, nelle more dell'adozione di una legislazione coerente con il dettato referendario, che cancelli ogni interferenza politica sulla gestione tecnica, l'indicazione sostanziale che scaturisce dalla volontà popolare raccomandi a tutte le sedi istituzionali di effettuare scelte tecniche e di alto livello in tutte le nomine politiche, in netta discontinuità con il sistema di nomine posto in essere sin dall'origine dell'istituto autonomistico;

CONSIDERATO che:
- è montata in questi giorni una polemica politica relativa ad una nomina deliberata dalla Presidenza della Regione all'interno della Carbosulcis;
- tale polemica appare in larga misura strumentale, in quanto sostenuta da forze politiche che hanno, in passato, largamente utilizzato il sistema gestionale che oggi contestano, mostrandosi scandalizzate e che magari ancora perpetuano all'interno di amministrazioni diverse da quella regionale, in cui detengono responsabilità di governo;
- la credibilità della denuncia delle forze di opposizione avrebbe diverso spessore etico se fosse accompagnata dalla volontà di dare immediato corso consiliare all'esito referendario e, soprattutto, dalla pubblica dichiarazione a modificare in senso coerente alla volontà popolare tutta l'attività di "governo complessivo" all'interno delle istituzioni sarde nelle quali tali forze politiche esprimono maggioranze di governo;
- entrando nel merito della polemica, la Presidenza della Regione ha pubblicamente rilevato di essersi sostanzialmente attenuta allo spirito referendario, eliminando il Consiglio di amministrazione della Carbosulcis e sostituendolo con un amministratore unico, come da interpretazione letterale dell'esito referendario;
- l'indicazione referendaria consente di affermare con certezza che il messaggio inviato dal corpo elettorale vada sicuramente inteso nel senso del pieno recupero dell'efficienza organizzativa dell'attività degli enti strumentali e delle agenzie, con l'obiettivo dell'eliminazione di costi impropri di gestione derivanti da inutili sovrastrutture politiche,

ritiene

del tutto indispensabile che il Consiglio regionale affronti immediatamente e in modo organico la materia, superando ogni tentazione di strumentalizzazione a fini di polemica politica e estendendo la propria azione di programmazione e di indirizzo all'intero sistema degli enti strumentali a controllo parziale o totale da parte delle pubbliche istituzioni regionali,

invita

tutti i gruppi politici del Consiglio regionale della Sardegna e la stessa Giunta regionale a presentare, entro un mese dall'approvazione del presente ordine del giorno, eventuali proposte e disegni di legge che abbiano come obiettivo la piena attuazione della volontà referendaria in merito alla riorganizzazione dell'attuale sistema degli enti strumentali della Regione con la soppressione dei consigli di amministrazione,

impegna

a tal fine il Consiglio regionale a inserire quale priorità della Prima Commissione l'approvazione dei testi di legge in materia, per consentire l'approvazione, entro il 30 settembre 2012, di un provvedimento legislativo organico che cancelli definitivamente gli organi di "ulteriore controllo politico", che appesantiscono economicamente e funzionalmente l'attività tecnica e l'operatività degli stessi enti e agenzie strumentali,

ribadisce

piena fiducia all'azione del Presidente della Regione e della Giunta regionale, a cui chiede attenzione prioritaria al rispetto dello spirito referendario, con conseguente riconsiderazione di tutte le nomine effettuate fin dall'inizio della legislatura,

impegna

il Presidente della Regione e la Giunta regionale, nelle more dell'adozione del testo di legge che decreta la definitiva cancellazione dei consigli di amministrazione, in caso d'urgenza, ad attenersi ad un codice deontologico in materia di nomine, che sia adottato dalla Giunta regionale nel pieno rispetto della implicita indicazione referendaria per l'alta qualità e professionalità dei nominati,

impegna altresì

la Giunta regionale ad impartire disposizioni affinché il trattamento economico da riconoscere in favore dei nominati non superi quello spettante al Direttore generale della Presidenza della Regione e ad evitare il cumulo di incarichi di amministratore in favore dei medesimi soggetti, ivi compreso quello di direttore generale; a questo scopo la Giunta regionale dovrà provveder a porre in essere le procedure necessarie a rimuovere le situazioni di cumulo.

Cagliari, 12 giugno 2012

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Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 12 giugno 2012.