CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
Ordine del giorno n. 81
approvato il 17 maggio 2012
ORDINE DEL GIORNO DIANA Mario - DIANA Giampaolo - STERI - URAS - DEDONI - SANNA Giacomo - SALIS sulla realizzazione del quinto gruppo a carbone in sostituzione delle due unità ad olio combustibile nella centrale termoelettrica di Fiume Santo.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
a conclusione della discussione della mozione n. 181 sulla realizzazione del quinto gruppo a carbone in sostituzione delle due unità ad olio combustibile nella centrale termoelettrica di Fiume Santo;
PREMESSO che la Sardegna risente, oggi più che mai, di condizioni di svantaggio dovute all'insularità e alla carenza di infrastrutture, in particolare nei settori dell'energia e dei trasporti;
CONSIDERATO che tale gap infrastrutturale, nell'attuale contesto di crisi internazionale, penalizza in misura maggiore le attività imprenditoriali dell'Isola e ne rende più difficile la ripresa economica;
SOTTOLINEATO che il Ministero dello sviluppo economico ha confermato l'impegno del Governo ad intervenire con misure appropriate che consentano, nel quadro della legislazione nazionale e comunitaria vigente, l'utilizzo competitivo dell'energia elettrica in quanto fattore strategico per le aziende produttive energivore della Sardegna;
VALUTATA la necessità di realizzare, oltre alla centrale a carbone ad emissioni zero del progetto Css Sulcis e il rafforzamento del Polo energetico di Ottana, il nuovo gruppo a carbone da 410 MW nella centrale E.On di Fiume Santo, la cui costruzione è ritenuta improrogabile e strategica e che è stato oggetto di più intese tra l'Amministrazione regionale e l'azienda titolare del sito produttivo e per il quale la società tedesca ha ottenuto tutte le necessarie autorizzazioni alla costruzione;
RAMMENTATO che, entro il 2013, si dovrà obbligatoriamente procedere alla demolizione dei due gruppi a olio combustibile della centrale di Fiume Santo, in quanto altamente inquinanti e dichiarati fuori norma,
impegna la Giunta regionale
affinché:
1) investa i massimi livelli istituzionali perché intervengano presso i vertici aziendali di E.On per scongiurare il disimpegno dall'investimento già autorizzato per il sito di Fiume Santo o, in alternativa, perché siano prese in considerazione le eventuali offerte di soggetti interessati a realizzare l'impianto al posto dell'azienda tedesca;
2) solleciti al Governo italiano una presa di posizione nei confronti del Governo federale tedesco, che non perde occasione di richiamare al rispetto delle regole e degli accordi siglati, volta ad assicurare che E.On rispetti le intese liberamente sottoscritte con la Regione, traendone in difetto le conseguenze in relazione agli accordi sottoscritti inadempiuti, in vista della sospensione o del ritiro delle autorizzazioni rilasciate;
3) accerti, anche con il coinvolgimento dei parlamentari sardi, se risponda al vero che il Ministero dello sviluppo economico, come riferito alle organizzazioni sindacali dalla stessa E.On, avrebbe condiviso l'intenzione dell'azienda di non costruire il nuovo gruppo a carbone, avallando di fatto il mantenimento in attività dei vecchi gruppi a olio combustibile anziché stigmatizzare il comportamento di un'azienda che non investe in un'opera così importante per l'occupazione e lo sviluppo del nostro Paese e che non avrebbe consentito di farlo ad uno dei soggetti che il Governo, con la sua missione in Asia, ha cercato di interessare;
4) accerti l'adeguatezza della decisione assunta da Terna Spa di inserire la centrale di Fiume Santo tra i cosiddetti impianti essenziali per il sistema energetico nazionale, corrispondendo così un compenso ad E.On indipendentemente dall'effettivo funzionamento della centrale e disincentivando di fatto gli investimenti previsti per l'ammodernamento del sito produttivo e la sua sostenibilità ambientale; valuti comunque la legittimità di tale decisione ai fini della sua impugnazione in sede giudiziaria;
5) adotti ogni atto necessario al fine di contrastare il comportamento dilatorio di E.On riguardo all'esecuzione delle bonifiche ambientali nel sito della centrale.Cagliari, 17 maggio 2012
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Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 17 maggio 2012.