CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

Ordine del giorno n. 53

approvato il 16 marzo 2011

ORDINE DEL GIORNO SALIS - BRUNO - STERI - URAS - CUCCUREDDU - CAPELLI - ARTIZZU - ZUNCHEDDU sulla necessità di accorpare i referendum nazionali e le prossime elezioni amministrative.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione del dibattito sulla proposta di legge n. 242/A;

PREMESSO che:
- domenica 15 e lunedì 16 maggio 2011 in molti comuni della Sardegna, come nel resto del Paese, si svolgeranno le elezioni amministrative con possibile secondo turno dopo due settimane, domenica 29 e lunedì 30 maggio;
- il Ministro dell'interno Maroni ha già indetto per il 12 giugno 2011 le votazioni per i referendum nazionali, tra i quali quello per la ripubblicizzazione dell'acqua e quello contro la realizzazione di centrali nucleari nel territorio nazionale;
- per il solo referendum sull'acqua sono state raccolte oltre un milione e quattrocentomila firme, dimostrando il grande interesse dei cittadini su questo tema;
- la Costituzione italiana prevede che vada garantita la massima partecipazione alle consultazioni elettorali e tutela il diritto-dovere di voto dei cittadini;
- la democrazia si basa sul diritto di voto ed un Governo democratico dovrebbe porre in essere tutti i provvedimenti che favoriscano l'espressione del voto da parte del maggior numero possibile di elettori, evitando le scelte che, anche potenzialmente, possano pregiudicare o comunque non favorire la massima partecipazione popolare;

CONSIDERATO che:
- il Presidente della Regione Sardegna ha già deciso di accorpare al 15 maggio le elezioni amministrative con il referendum regionale contro il nucleare;
- l'accorpamento delle elezioni amministrative con le consultazioni referendarie nazionali nella data del 15 o 29 maggio garantirebbe e favorirebbe la piena applicazione del principio di massima partecipazione alla consultazione elettorale, consentendo un enorme risparmio di risorse pubbliche;
- in caso di mancato accorpamento dei referendum con le elezioni amministrative, i cittadini sarebbero chiamati a recarsi alle urne fino a tre volte nell'arco di meno di trenta giorni, scelta che comporterebbe comprensibili disagi ai cittadini stessi e potrebbe influenzare in negativo l'afflusso alle urne, pregiudicando di fatto la libera espressione del voto;
- il mancato accorpamento delle elezioni amministrative con i referendum nazionali costerebbe all'erario oltre trecento milioni di euro, comportando un enorme ed ingiustificato sperpero di risorse pubbliche, difficilmente giustificabile soprattutto in questo periodo di gravissima crisi economica,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

a sollecitare il Governo ed il Ministero dell'interno perché, come giustamente già deciso dalla Regione Sardegna per il referendum regionale, procedano all'accorpamento in un'unica data dei referendum nazionali e delle prossime elezioni amministrative, agevolando così il manifestarsi della volontà popolare ed evitando lo sperpero immotivato del denaro pubblico.

Cagliari, 16 marzo 2011

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Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 16 marzo 2011.