CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

Ordine del giorno n. 32

approvato il 13 settembre 2010

ORDINE DEL GIORNO BRUNO - URAS - SALIS - LOTTO - COCCO Pietro - COCCO Daniele Secondo - SOLINAS Antonio - ZUNCHEDDU - AGUS - BARRACCIU - CARIA - CUCCA - CUCCU - DIANA Giampaolo - ESPA - MANCA - MELONI Marco - MELONI Valerio - MORICONI - PORCU - SABATINI - SANNA Gian Valerio - SORU - BEN AMARA - SECHI - ZEDDA Massimo - MARIANI sulla crisi del comparto agro-pastorale e sulle misure più urgenti per il rilancio del settore.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione delle dichiarazioni dell'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale sulla profonda crisi che colpisce l'agricoltura e la pastorizia in Sardegna b;

PREMESSO che:
- all'indomani di un lungo periodo caratterizzato da importanti ed impegnativi investimenti nelle aziende ovicaprine, sia nelle strutture sia nella miglioramento genetico e nella salute animale, ed a seguito di un lungo periodo di stagnazione della contrattazione tra le parti per la determinazione del prezzo del latte, il comparto agro-pastorale sardo versa oggi in una crisi gravissima, con la gran parte delle aziende agro-pastorali che producono praticamente in perdita;
- da lungo tempo il punto debole della filiera è rappresentato dalla gestione del mercato e dalla programmazione delle produzioni certificando così il sostanziale fallimento dell'operato dei soggetti che, operando a valle delle aziende pastorali, sovraintendono alla trasformazione del latte, alla commercializzazione dei formaggi ed alla programmazione delle produzioni;
- negli ultimi 10 anni il sistema delle imprese di trasformazione è stato destinatario di un consistente piano di investimenti finalizzati soprattutto alla modernizzazione degli impianti e alla diversificazione produttiva, senza che si riuscisse a riammodernare anche l'intero sistema di mercato e con ciò si facesse registrare alcuna ricaduta positiva, diretta o indiretta, sul sistema delle imprese agro-pastorali che, anzi, hanno assistito ad un costante calo del prezzo del latte;
- in questi ultimi anni le aziende hanno potuto sopravvivere solo grazie agli aiuti comunitari, mentre il miglioramento del prezzo si è registrato nel momento della nascita e strutturazione delle organizzazioni dei produttori, secondo quanto previsto dalla normativa comunitaria e gli orientamenti al mercato, e l'abbandono della strategia di valorizzazione del ruolo delle organizzazioni dei produttori (OP), perseguito negli ultimi tempi, ha coinciso con il riacutizzarsi della crisi del settore;
- il sistema cooperativo della trasformazione lattiero-casearia necessita di una significativa azione di rilancio e di ammodernamento, specie nelle sue strutture tecniche di gestione e commerciali;
- assistiamo all'assenza di qualsiasi banca dati affidabile e certificata relativa alle produzioni di latte ed alle trasformazioni nelle diverse tipologie di formaggio da parte degli stabilimenti operanti nell'Isola;
- per uscire da una situazione di costante penalizzazione degli interessi dei pastori è necessario, altresì, spingere tutti gli attori in campo a contribuire affinché il prezzo del latte venga determinato sulla base dei prezzi di mercato delle quattro maggiori categorie merceologiche dei formaggi pecorini (pecorino romano quotazione USA, pecorino romano quotazione Italia, pecorino sardo e altre specialità tipiche semistagionate, formaggi a pasta molle) e da un sistema di calcolo che tenga conto dei costi di produzione, delle rese e dei cali di peso delle diverse tipologie;
- l'assenza nell'Isola di una adeguata politica del credito in agricoltura ha portato alla attuale situazione di debolezza finanziaria delle aziende pastorali che sono pertanto esposte al ricatto di chi può erogare caparre di campagna e rafforza il ruolo dei mediatori e accaparratori di latte con nessun beneficio dei pastori e con danno evidente del sistema;
- le proposte di intervento regionale nel settore devono mirare a produrre effetti diretti e immediati nel sistema pastorale comportando una ricaduta positiva sulla formazione del prezzo del latte e degli altri prodotti aziendali (carne e lana); ogni altro intervento che non consegua questo obiettivo può essere proposto in via del tutto emergenziale nella consapevolezza che servono rimedi di prospettiva e ad effetto duraturo sui bilanci delle imprese agro-pastorali;
- gli interventi che prevedono integrazione di reddito (produzione di energia ed altre attività in ottica di multifunzionalità) vanno incentivati in misura diffusa tra tutte le aziende affinché migliorino i risultati di bilancio delle aziende, ma non sono da considerare parte sostitutiva del prezzo del latte, che non può essere pagato sottocosto,

indica alla Giunta regionale le misure più urgenti da adottare per permettere al comparto agro-pastorale sardo di superare l'emergenza attuale e creare le premesse per un suo rilancio su nuove basi

1) la dichiarazione dello stato di crisi dal comparto agro-pastorale, nonché la predisposizione, con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati di un accordo di comparto che preveda quanto segue;
2) la predisposizione di una misura di finanziamento alle aziende del comparto che aderiscono alle OP operanti nell'Isola e ad altre che si costituiranno; finanziamento da erogare in regime di "de minimis" secondo quanto previsto dal regolamento CE n. 1535/2007, tenendo conto che gli attuali limiti per la Regione impongono l'esigenza di aprire una interlocuzione con il Governo nazionale per poter ampliare tale plafond e venire incontro alle aziende agro-pastorali con provvedimenti significativi e vicini agli attuali limiti delle erogazione previste per singola azienda di euro 15.000 per l'anno 2010;
3) un intervento sullo stock delle giacenze attraverso azioni di solidarietà sociale in Italia e all'estero;
4) un intervento di rilancio e finanziamento dei piani di azione delle OP, sia per l'offerta del latte tal quale sia per la trasformazione, unica forma capace di aggregare produzioni e di conseguenza di organizzare il mercato dei prodotti lattiero-caseari, ma anche la contrattazione comune per i mezzi tecnici e finanziari di produzione; uno speciale finanziamento va previsto per favorire l'accesso ai consorzi fidi degli operatori della filiera agro-alimentare;
5) la costituzione di un tavolo che, ad inizio campagna, coinvolgendo le OP del latte tal quale e le OP dei trasformatori (caseifici sociali) e gli industriali, porti alla determinazione del prezzo del latte tenendo conto dei prezzi di vendita di tutte le tipologie di formaggio, dei costi di trasformazione, delle rese e dei cali di peso;
6) l'erogazione immediata di quanto dovuto e scaduto per le indennità compensative e azione per il benessere animale ecc., e l'erogazione immediata di quanto dovuto per il 2010 concordando con AGEA l'anticipazione di qualche mese;
7) la richiesta del rifinanziamento dell'azione per il benessere animale per almeno altri cinque anni con potenziamento sia finanziario sia tecnico;
8) la richiesta di sospensione del pagamento dei contributi previdenziali e assicurativi e la rateizzazione al minimo;
9) il sostegno della SFIRS alla ristrutturazione finanziaria dei caseifici sociali e la rimodulazione dei debiti aziendali.

Cagliari, 13 settembre 2010

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Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 13 settembre 2010.