CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURAMozione n. 287
MOZIONE PLANETTA - FOIS - STOCCHINO - SALIS - SOLINAS Antonio - DEDONI sulla necessità di interventi strutturali urgenti da assumere a favore del settore ippico della Sardegna.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
- il diffuso malessere del settore ippico ed equestre è ampiamente testimoniato dalle sollecitazioni del territorio che hanno determinato, nel corso di tutta la legislatura corrente, la presentazione, da parte di consiglieri della maggioranza di governo della Regione, ma anche da parte della minoranza del Consiglio regionale, di ben 5 proposte di legge finalizzate alla reistituzione di un ente specifico di settore che, in chiave evolutiva e moderna, assuma definitivamente l'eredità dell'ex Istituto incremento ippico;
- la stessa Giunta regionale, di recente, ha ritenuto fondamentale intervenire con atti e finanziamenti specifici per scongiurare l'ulteriore aggravarsi della crisi del settore, anche mediante la propria deliberazione n. 38/10 del 18 settembre 2013 recante "Linee urgenti di attività per la filiera del cavallo in Sardegna ed indirizzi programmatici 2014-2016" nella quale i vari indirizzi indicati dal Presidente della Regione rispecchiano l'esigenza di una regia unica di coordinamento del settore particolarmente per quanto riguarda gli aspetti selettivi, di tutela e miglioramento genetico, di servizi per l'allevamento e di valorizzazione delle produzioni equine;
CONSIDERATO che:
- da sempre, in tutti i paesi con cultura ed economia ippica avanzata, il comparto equino ha una "governance" autonoma rispetto agli altri settori dell'agricoltura, in conformità all'espressione complessa e multifattoriale dell'indotto, sia essa diretta espressione della politica nazionale e regionale, sia essa delegata a specifiche associazioni di razza che operano mediante pubblica contribuzione;
- la Sardegna, anche grazie all'ex Istituto incremento ippico ha da sempre rappresentato il punto di riferimento nazionale per l'allevamento del cavallo sportivo;
- la mancanza di un autorevole riferimento pubblico del settore ha, con tutta evidenza, dimostrato di determinare grande nocumento ad esso stesso ed all'indotto generale, oltre una pericolosa disorganizzazione dei processi selettivi e degli obiettivi di miglioramento genetico delle produzioni ippiche della Sardegna, spesso a favore di allevamenti ed economie estranee alla nostra Regione;
RILEVATO che:
- la gravissima ed ingravescente crisi del settore ippico ed equestre della Sardegna che, dall'anno 2005 dell'avvenuta soppressione dell'Istituto incremento ippico, ha determinato devastanti conseguenze sui processi selettivi, commerciali ed economici diretti ed indiretti, conducendo a serio rischio di estinzione, a causa dell'impressionante contrazione di circa il 65 per cento delle nascite, la razza anglo arabo sarda da sempre allevata in Sardegna e frutto di oltre un secolo di selezione;
RIMARCATA:
- la specificità del comparto ippico che, a differenza degli altri comparti dell'agricoltura, è riconducibile a processi economici e sociali complessi e multifattoriali;
- l'inefficacia ed incoerenza dei provvedimenti normativi che sono conseguiti alta soppressione dell'Istituto incremento ippico e che hanno soltanto determinato la mancanza di un chiaro riferimento istituzionale per il settore ed il massimo disorientamento possibile per gli operatori ed i portatori d'interesse economico e sociale;
- l'incompatibilità del comparto ippico con le finalità e gli obiettivi delle agenzie agricole istituite dalla legge regionale n. 13 del 2006;
VISTI:
- gli articoli 30 e 31 della legge regionale n. 7 del 2005 mediante i quali è stato soppresso l'Istituto incremento ippico della Sardegna le cui funzioni sono state attribuite all'Ente di ricerca in agricoltura (ERA Sardegna);
- gli articoli 6, 7, 13, 14 e 15 della legge regionale n. 13 del 2006 mediante la quale è stato soppresso l'ERA Sardegna e sono state istituite le agenzie LAORE, ARGEA ed AGRIS;
- l'articolo 21, commi 9 e 10 della legge regionale n. 2 del 2007 mediante i quali le funzioni dell'ERA Sardegna venivano attribuite all'agenzia AGRIS Sardegna, con la sola eccezione di quelle derivanti dall'ex Istituto incremento ippico della Sardegna che, mediante l'istituzione del Dipartimento per l'incremento ippico, venivano attribuite all'agenzia LAORE che, contestualmente assumeva le funzioni dell'ex ERSAT Sardegna anch'esso soppresso per gli effetti della legge regionale n. 13 del 2006;
- l'articolo 7, comma 9, della legge regionale n. 3 del 2008 mediante il quale, con l'ennesimo atto di trasformazione della sua destinazione organizzativa, le funzioni dell'ex Istituto incremento ippico venivano attribuite all'agenzia AGRIS Sardegna mediante l'istituzione del Dipartimento di ricerca per l'incremento ippico;
- la proposta di legge n. 4 del 31 marzo 2009 presentata dal Consigliere Nicolò Rassu finalizzata all'istituzione dell'Istituto sardo per il cavallo;
- la proposta di legge n. 47 del 22 luglio 2009 presentata dal Consigliere Attilio Dedoni ed altri finalizzata all'istituzione dell'Istituto sardo per l'incremento ippico;
- la proposta di legge n. 117 del 19 febbraio 2010 presentata dal Consigliere Sergio Milia ed altri finalizzata all'istituzione dell'Istituto regionale sardo per il cavallo;
- la proposta di legge n. 295 del 14 luglio 2011 presentata dal Consigliere Daniele Secondo Cocco ed altri per l'istituzione dell'Istituto sardo per il cavallo;
- la proposta di legge n. 469 del 10 gennaio 2013 presentata dal Consigliere Efisio Planetta ed altri per l'istituzione dell'Istituto per l'incremento ippico della Sardegna con sede ad Ozieri;
CONSTATATO, infine, che ad oggi da parte della Regione non risulta esservi stata ancora alcuna manifestazione, intenzione, comportamento o decisione che attesti la volontà e l'indirizzo di questa Amministrazione al fine di dotarsi di un'apposita struttura istituzionale autonoma riferita al settore ippico della Sardegna, rispetto al sistema delle agenzie agricole,impegna la Giunta regionale
ad attivarsi e ad attivare tutti gli strumenti messi a disposizione dalla legge vigente, ed a porre in essere tutte le necessarie iniziative per garantire la "governance" del settore ippico dotandosi urgentemente di un'apposita struttura istituzionale autonoma rispetto al sistema delle agenzie agricole ed in grado di interfacciarsi rapidamente ed efficacemente con gli organismi regionali e nazionali del comparto, al fine di realizzare prontamente gli obiettivi politici, mediante le più opportune e coordinate strategie tecniche ed operative.
Cagliari, 15 novembre 2013