CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURAMozione n. 284
MOZIONE ZUNCHEDDU - COCCO Daniele Secondo - SECHI - CUGUSI sulla necessità dell'installazione di centraline di monitoraggio dell'aria in prossimità del quartiere Sant'Elia a Cagliari, esposto all'inquinamento atmosferico dei poli industriali del distretto di Cagliari ovest (Macchiareddu e SARAS).
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
- da decenni continuano ad essere pressoché ignorati dalle istituzioni a tutti i livelli (dai vari Ministeri del Governo italiano alla Regione) i risultati allarmanti circa il notevole aumento dell'incidenza di patologie quali tumori, leucemie e linfomi non Hodgkin nel distretto sanitario di Cagliari ovest e delle aree in prossimità della raffineria SARAS (si vedano le varie fonti autorevoli quali, per esempio, lo studio commissionato all'Istituto superiore di sanità dai sindaci dei Comuni di di Sarroch e Villa San Pietro negli anni novanta, il "Rapporto sullo stato di salute delle popolazioni residenti in aree interessate da poli industriali, minerari e militari della Regione Sardegna", il rapporto SENTIERI (Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinanti) del 2012, nonché gli studi condotti dal prof. Pierluigi Cocco (del Dipartimento di sanità pubblica della sezione di Medicina del lavoro presso l'Università di Cagliari) pubblicati sulla rivista "Epidemiologia & Prevenzione";
- in particolare, dallo studio di cui sopra è emerso che rispetto ai linfomi non Hodgkin, nell'arco temporale compreso fra il 1974 e il 1993:
- la popolazione maschile, ma non quella femminile, residente nel distretto sanitario di Cagliari ovest, escludendo la città di Cagliari, presentava un rischio elevato di emolinfopatie maligne, e in particolare di leucemie (tutte le leucemie: osservati 59, attesi 35,27; OR = 1,7; IC 95 per cento 1,30 - 2,15);
- i rischi più elevati di leucemie si manifestavano nel Comune di Pula (osservati 8, attesi 2,32; OR = 3,4; IC 95 per cento 1,80 - 6,60), Sarroch (osservati 5, attesi 1,92; OR = 2,6; IC 95 per cento 1,12 - 6,05) e Assemini (osservati 17, attesi 6,72;OR = 2,5; IC 95 per cento 1,60 - 4,00);
- se, infatti, è vero che gli studi sopra citati hanno permesso di registrare la quantità e la qualità degli agenti inquinanti nelle aree prossime ai poli industriali di Sarroch e Macchiareddu e valutare l'incidenza di varie patologie (tumori, linfomi, leucemie, patologie cardiovascolari degenerative e respiratorie), è altrettanto vero che altre aree nel sud della Sardegna, comunque esposte all'inquinamento di tali industrie, in particolare nel cagliaritano, non sono state oggetto di ulteriori approfondimenti o studi mirati: da diversi decenni, infatti, l'azione dei venti espone queste aree ai forti miasmi e agli agenti inquinanti provenienti dalla raffineria della SARAS, poco distante in linea d'aria dallo stesso quartiere di Sant'Elia;CONSTATATO che si tratta, infatti, di emissione diffusa e non più localizzabile geograficamente rispetto a specifiche aree circoscritte: l'esposizione alle emissioni inquinanti in atmosfera provenienti da Sarroch si è infatti notevolmente allargata negli anni, coinvolgendo aree sempre più vaste e distanti dalla raffineria; negli anni, medici di base e specialisti hanno potuto riscontrare la crescente incidenza delle suddette patologie nella popolazione residente nel quartiere cagliaritano e nelle aree ad esso limitrofe; ulteriore dimostrazione di tale incremento, è il notevole aumento delle esenzioni per patologia che sono state riconosciute nel tempo ai cittadini residenti in tale area;
PRESO ATTO che, dalle ciminiere della SARAS, vengono rilasciati in atmosfera inquinanti come cromo e suoi composti, particolato PM 10, PM 2,5, arsenico, cadmio, cianuro, nickel, benzene: agenti fortemente inquinanti per il suolo e le acque costiere, che potrebbero esserne alterate irreparabilmente, insieme alla flora e alla fauna marine e alle attività antropiche, come il turismo e la pesca, particolarmente attiva nel golfo su cui si riversa la raffineria della SARAS,
impegna il Presidente della Regione, l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente, l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale e tutti gli Assessori, ognuno per propria competenza
affinché:
1) intervengano a tutela dell'ambiente e dei cittadini residenti, ricorrendo a tutte le misure e iniziative necessarie, in sinergia con l'ARPAS e le istituzioni competenti a vari livelli, comprese ASL e università, per installare una o più centraline per il monitoraggio della qualità dell'aria nel quartiere Sant'Elia di Cagliari e delle aree ad esso limitrofe;
2) prevedano, in attesa di centraline fisse definitive, l'installazione di soluzioni mobili, al fine di individuare preventivamente i siti strategicamente più funzionali al monitoraggio dell'aria, il numero di centraline necessario per il più efficace monitoraggio, il tipo di monitoraggio scelto, le tipologie di inquinanti oggetto di indagine, anche tenendo conto della particolarità delle patologie ad oggi riscontrate.Cagliari, 29 ottobre 2013