CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

Mozione n. 275

MOZIONE DIANA Giampaolo - AGUS - BRUNO - COCCO Pietro - COZZOLINO - CUCCU - ESPA - FLORIS Vincenzo - LOTTO - MANCA - MELONI Valerio - MORICONI - PORCU - SABATINI - SANNA Gian Valerio - SOLINAS Antonio - SORU sulla gravità dei danni provocati dagli incendi in Sardegna, sulla gestione della campagna antincendi 2013, sull'insufficienza dei mezzi aerei canadair ed elitanker, sui ritardi del loro intervento e sulle sovvenzioni per la copertura degli ingenti danni subiti dagli abitanti e dagli operatori economici presenti nei territori colpiti dagli incendi.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:

-       già dal mese di marzo diversi organi di stampa annunciavano il dimezzamento della flotta aerea antincendi della Protezione civile dando spazio, con grandi titoli, alla richiesta allo Stato e al capo della Protezione civile, dott. Franco Gabrielli, d'intervento per il dislocamento in Sardegna di tre canadair e di un elitanker essenziali per gestire gli interventi nell'imminente campagna antincendi;

-       l'intervento della Giunta regionale, nei confronti del Governo nazionale, si è evidenziato per la mancanza di proposte alternative e per la totale arrendevolezza nell'accettare supinamente promesse telefoniche mai suggellate da atti concreti, intese che nulla hanno sortito per sopperire al già previsto drastico ridimensionato di mezzi aerei da dislocare nella nostra Isola durante il periodo estivo;

CONSTATATO che, in tre giornate, i roghi che hanno colpito la Sardegna hanno distrutto oltre novemila ettari di boschi, interessando aree di notevole valore naturalistico, com'è accaduto il 24 giugno 2013 a Capo Figari, nel Comune di Golfo Aranci e il 7-8 agosto nei Comuni di Barisardo, Boroneddu, Ghilarza, Isili, Laconi, Nurallao, Paulilatino, Samugheo, Serrenti e Sinnai (Sette Fratelli), dove i vasti incendi hanno provocato morte e distruzione; in cenere sono finite le aree protette, i pascoli, i seminativi e gli orti, sono rimasti uccisi dal fumo e dal fuoco, bovini, ovini, equini e suini, tutte fonti di sostentamento per i residenti nelle zone distrutte dagli incendi, un allevatore di Ghilarza, Ubaldo Miscali di 52 anni, intervenuto per spegnere l'incendio e per proteggere i propri beni, è stato avvolto dalle fiamme ed è ancora ricoverato con gravi ustioni;

CONSIDERATO che:

-       nelle due giornate del 24 giugno e del 7 agosto 2013, le particolari condizioni meteo imponevano l'utilizzo immediato dei mezzi ad ala fissa e/o dell'elitanker e questi, in entrambi i casi, arrivarono in ritardo a causa di avarie, o dovettero in alcuni casi interrompere le missioni per sopraggiunto limite di ore di volo poiché l'equipaggio di un canadair non può volare per più di 6 ore, quindi il velivolo doveva prima rientrare ad Olbia, atterrare, cambiare il personale, restare in attesa per il decollo e poi partire nuovamente ma con un notevole spreco di tempo, tutte queste fatali concause hanno reso altissimo il bilancio dei danni;

-       si potrebbe anche ipotizzare un progetto criminoso alimentato dalla cosiddetta "industria del fuoco" che prospera sulla riproduzione del fenomeno e, intervenendo contemporaneamente in modo criminoso e scientifico in diverse località, punta a dimostrare la vulnerabilità della struttura schierata, auspicando la necessità di utilizzare in futuro altri prodotti, metodi o servizi già in essere;

-       il 7 agosto, secondo le previsioni dei metereologi, era da considerarsi come l'ultima giornata di gran caldo dell'estate 2013, il contemporaneo propagarsi di incendi nei territori di Isili, di Ghilarza e di Sinnai, conferma il sospetto che possa esistere una lucida strategia criminale che rafforzi le pretese speculative degli industriali del fuoco;

PRESO ATTO che è urgente e strategico il potenziamento dell'apparato dei mezzi aerei dello Stato per coprire le attuali carenze strutturali e organizzative con strategie e potenziamenti che, dopo le passate esperienze negative di gestione privata della flotta aerea statale, impongono il ritorno del governo e della conduzione degli aerei a strutture dello Stato più affidabili per rigore ed esperienza di volo;

VERIFICATO che:

-       nonostante l'ingente quantità di risorse finanziarie impegnate dalla Regione nell'apparato antincendi, si sta determinando un ulteriore impoverimento del territorio e del patrimonio naturale sardo che rappresenta una vera e propria catastrofe ambientale capace di compromettere in modo irreversibile l'economia dei territori, la qualità dell'ambiente in cui viviamo e l'assetto idrogeologico della nostra Isola;

-       negli anni sessanta e fino al 1994 il Piano antincendi della Regione faceva affidamento sull'apporto di mezzi e uomini dell'Esercito italiano (Aviazione leggera AV.ES e Marina militare), a pag. 59 del Piano antincendi del 1994 si affermava: "Al pari delle passate campagne antincendi, anche per quella in corso si rende necessario l'intervento di uomini ed aeromobili dell'Esercito italiano. Tale apporto è sempre stato di notevole entità sia in termini quantitativi che qualitativi, infatti la struttura ha sempre dimostrato grande professionalità ed efficienza. Nelle decorse campagne antincendio l'Esercito ha contribuito in Sardegna con: Componente aerea (...) Componente terrestre (...)" in particolare il documento conferma che venivano schierati, oltre a 5 plotoni con 27 militari di truppa, cinque elicotteri, dislocati ad Elmas, Farcana (Nuoro), Alghero e Vallicciola (Tempio Pausania), due ricognitori SM-1019, uno ad Alghero e l'altro ad Elmas e infine i mezzi ad ala fissa dislocati a Pisa un C-130 e cinque G-222, in quel periodo, i primi canadair del Dipartimento della Protezione civile in Sardegna venivano dislocati (1994) un CL-215 ad Alghero insieme ad un grande elicottero CH-47 e uno a Elmas che a seconda delle emergenze stazionava ad Olbia;

RICORDATO che:

-       l'operatività dell'Esercito in Sardegna negli anni passati è costata anche in termini di sacrifici estremi con la perdita della vita per 8 militari, il ferimento, con grandi invalidità, per altri 4 piloti, la distruzione di due elicotteri, un aereo G-222 e un aereo leggero SM-1019, in particolare il 5 settembre 1981, in località Vallicciola sul monte Limbara a Tempio Pausania (SS), precipitò l'elicottero dell'esercito in servizio antincendio, dove morirono i tre componenti dell'equipaggio: Stefano Narducci, Lorenzo Cozzolino e Agostino Sanna; il 5 settembre 1984, nei pressi di Mamone (SS) in una ricognizione antincendio precipitò il Ricognitore SM-1019 dell'Esercito dove morì il pilota Carlo Degli Alessandri e l'osservatore Sergente Salvatore Canino rimase gravemente ferito; il 29 agosto 1985 in località "Is Forrus" agro di Laconi (NU) cadde l'aereo G-222 dell'Aeronautica militare dove morirono il Maggiore Fabrizio Tarasconi, il Tenente Paolo Capodacqua, il Maresciallo Lino Luzzi e il Maresciallo Rosario Ferrante; il 17 agosto 1994 nelle campagne di Armungia (CA), mentre operava per spegnere un incendio, cadde l'elicottero dell'Esercito ORSA-339, i componenti dell'equipaggio, Fulvio Divirgilio, Luigi Sorchiotti e Tiziano Salvagnin, pur riportando gravissime ferite, sopravvissero al tragico incidente;

RILEVATO che:

-       l'aver conferito, sulla base dell'emergenza nazionale, l'incarico a ditte private di concorrere negli interventi per la difesa del territorio ha generato per lo Stato costi aggiuntivi, notevoli disservizi e lavoro per le procure;

-       una delle spese che incide nei costi che la Regione deve sostenere per la lotta al fuoco e la difesa del proprio territorio deriva anche dal noleggio di elicotteri privati, costo pari a euro 9.699.030 IVA esclusa, per tre anni, spese che aumentano negli anni, nel 2008 un ora di volo costava 2.214 euro, oggi ne paghiamo 2.617 euro al contrario della Regione Puglia che per ogni ora di volo spende solo 1.760 euro, altre regioni come la Sicilia spendono di più, ma la Procura di Perugia sta indagando sul motivo del sovrapprezzo,

impegna la Giunta regionale

1)        a riferire in Consiglio regionale sul bilancio dell'attuale campagna antincendio;

2)        ad inoltrare al Governo, al Ministero della difesa, al Ministero dell'interno e al Dipartimento della Protezione civile una nota urgente per sollecitare il dislocamento immediato delle forze aeree dell'Esercito italiano per permettere all'apparato regionale di fronteggiare con più efficacia ed efficienza l'emergenza degli incendi boschivi;

3)        a risolvere la grave carenza di organico dei vigili del fuoco facendo rientrare, dalle altre regioni d'Italia, i vigili del fuoco nati in Sardegna, potenziando i presidi già esistenti e provvedendo alla predisposizione di nuovi in rapporto alla criticità ambientale provocata dagli incendi estivi;

4)        a promuovere tutte le opportune direttive ed iniziative per una migliore utilizzazione delle risorse finanziarie, tecniche e professionali finalizzate alla lotta agli incendi, avviando le opportune fasi ispettive interne, per verificare la corrispondenza dei costi e delle procedure seguite per l'acquisizione di beni e servizi necessari per l'attività antincendio della Regione;

5)        ad adottare tutti gli interventi di prevenzione necessari per tutelare il patrimonio ambientale e naturale che è un elemento di attrazione per il turismo e rilevante risorsa economica della nostra Isola;

6)        ad avviare in seno alla competente Commissione del Consiglio regionale, un programma organico d'incontri tra istituzioni, volontari ed enti coinvolti nelle attività antincendio, preliminare alla prossima stesura definitiva del Piano antincendi 2014, con la discussione delle proposte di legge di riforma dell'Ente foreste e del Corpo forestale e di vigilanza ambientale (CFVA), potenziandolo nelle strutture investigative e operative, anche con l'istituzione dei gruppi analisi uso del fuoco (GAUF) in tutti i servizi provinciali del CFVA;

7)        a valutare le misure necessarie per la destinazione di risorse in favore dei territori colpiti dagli incendi da destinare, in particolar modo, al finanziamento delle opere infrastrutturali necessarie alla messa in sicurezza delle aree colpite e a meccanismi di sovvenzioni per la copertura degli ingenti danni subiti dagli abitanti e dagli operatori economici presenti nel territorio.

Cagliari, 22 agosto 2013