CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

Mozione n. 267

MOZIONE MULA - MELONI Francesco - COSSA - FOIS - DEDONI - PISANO - CUCCUREDDU - MULAS - SANNA Paolo Terzo - SANNA Matteo - ARTIZZU - PITTALIS - AMADU - RANDAZZO - PIRAS - TOCCO - FLORIS Rosanna - GALLUS - LOCCI - SANJUST - PETRINI in materia di attivazione di punti e zone franche nel territorio della Regione, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che lo Statuto speciale della Regione ha previsto la possibilità di istituire punti franchi nelle zone portuali di Cagliari, Olbia, Oristano, Porto Torres, Portovesme e Arbatax;

ATTESO che:
- con decreto legislativo 10 marzo 1998, n. 75, si è provveduto a formalizzare le previsioni dell'articolo 12 dello Statuto speciale, prevedendo le zone franche nei porti succitati e nelle zone industriali ad essi funzionalmente collegate;
- il Consiglio regionale, e per esso la Prima Commissione permanente, con risoluzione adottata in data 12 ottobre 2011 ha impegnato la Giunta regionale a formulare al Governo una proposta di delimitazione delle zone franche della Sardegna, suggerendo l'opportunità di ricomprendervi anche le zone industriali fino ad una distanza di 120 chilometri dai porti stessi;
- la stessa risoluzione, in attuazione dell'articolo 119 della Costituzione e del titolo III dello Statuto speciale per la Sardegna, ha previsto che venga accordata alla Regione la potestà di stabilire aliquote ed esenzioni sui tributi erariali generati in Sardegna e il cui importo sia di sua spettanza;
- nella risoluzione 31 ottobre 2012 della Prima Commissione si è suggerito di richiedere allo Stato misure di compensazione degli svantaggi legati all'insularità volti a consentire nel tempo un superamento di tali oggettivi svantaggi, misure da notificare e possibilmente concordare con la Commissione europea;

CONSIDERATO che:
- la materia è stata fatta oggetto di numerose proposte di legge, anche nazionali, e di altrettanto numerose interrogazioni da parte di consiglieri appartenenti a diversi partiti;
- pertanto può ritenersi ampiamente condiviso il "presupposto di rimuovere ogni inerzia sia politica che procedimentale che si contrappone alla piena e responsabile attuazione di un'opportunità dell'autonomia regionale";

ATTESO che con proposta di legge il Gruppo consiliare del Partito sardo d'azione ha inteso proporre un modello di zona franca articolato che di fatto pone il Consiglio davanti alla necessità di affrontare la questione;

VISTE le numerose note che il Presidente della Regione ha inoltrato sull'argomento di cui trattasi alle più alte autorità nazionali ed europee, sottolineando ogni volta in modo stringente la necessità e l'opportunità di un'azione rapida ed efficace nel settore, considerate anche le gravissime difficoltà economiche e sociali nella quali si dibatte attualmente la Regione;

ATTESO che circa 250 comuni della Sardegna hanno deciso pressoché all'unanimità di presentare formale richiesta, di grande valore politico, a favore dell'istituzione di una forma estensiva di zona franca, intesa come "zona franca integrale" per tutto il territorio dell'Isola;

CONSTATATO, da tutto quanto su esposto, che vi è nell'Isola, da parte di tutte le forze politiche, delle istituzioni locali, dell'istituzione regionale e, sostanzialmente, da parte della popolazione tutta la fermissima volontà che si pervenga con misure straordinarie ad una sorta di autonomizzazione del sistema della riscossione dei tributi con una profonda conseguente modifica del regime fiscale vigente, il tutto teso a raggiungere la zona franca fiscale,

impegna il Presidente della Regione

a procedere a quanto nei poteri della Regione per giungere nei tempi più brevi possibili a dare pratica attuazione a quanto previsto dal decreto legislativo n. 75 del 1998, e dall'articolo 12 dello Statuto speciale della Regione autonoma della Sardegna.

Cagliari, 20 giugno 2013