CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

Mozione n. 265

MOZIONE DIANA Giampaolo - SANNA Gian Valerio - COCCO Daniele Secondo - AGUS - BEN AMARA - BRUNO - COCCO Pietro - CORDA - COZZOLINO - CUCCU - CUGUSI - ESPA - FLORIS Vincenzo - LOTTO - MANCA - MARIANI - MELONI Valerio - MORICONI - PORCU - SABATINI - SALIS - SECHI - SOLINAS Antonio - STOCCHINO - SORU - ZUNCHEDDU sulla mancata attuazione della zona franca, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- con il decreto legislativo 10 marzo 1998, n. 75 (Norme di attuazione dello Statuto speciale della Sardegna concernenti l'istituzione di zone franche), la Sardegna, dopo circa quaranta anni dallo Statuto di autonomia, dà attuazione all'articolo 12 della sua carta fondamentale istituendo le zone franche nei porti di Cagliari, Olbia, Oristano, Porto Torres, Portovesme ed Arbatax;
- il decreto legislativo costitutivo prevede che per definire la delimitazione territoriale e l'operatività delle zone franche si deve provvedere, su proposta della Regione, con un apposito decreto del Presidente del Consiglio dei ministri e, allo stato dei fatti, risulta esserne stato adottato uno, in data 7 giugno 2001, ma per la sola operatività della zona franca di Cagliari;

CONSIDERATO che, nonostante le stesse norme di attuazione dello Statuto riconoscano alla Sardegna una pluralità di siti dove insediare le zone franche, ad oggi le previsioni risultano largamente disattese in quanto si sta privando la comunità regionale dei benefici di carattere fiscale, certamente rilevanti anche in relazione alla profonda diseconomia dell'Isola, in particolar modo di questi ultimi anni;

EVIDENZIATO che:
- in Consiglio regionale giace una proposta di legge, la n. 482 dell'8 febbraio 2013, finalizzata a porre le condizioni perché, in un definito periodo di tempo, la Giunta regionale, attraverso un proprio atto deliberativo, richieda con urgenza alla Presidenza del Consiglio dei ministri l'adozione di un decreto di modifica ed integrazione di quello già adottato nel 2001, che preveda la trasformazione del soggetto preposto alla gestione (da Cagliari free zone in Sardegna free zone) per dare vita ad un soggetto societario idoneo a provvedere all'attuazione operativa di tutti i punti franchi istituiti nella Regione secondo le disposizioni del decreto istitutivo;
- la norma di cui sopra inoltre, prevede sia le quote di partecipazione sociale che dovranno caratterizzare il soggetto gestore, sia i poteri sostitutivi in caso di inerzia da parte della Giunta regionale,

impegna il Presidente della Regione

a riferire in Aula:
1) su quali azioni intenda intraprendere per attuare la zona franca integrale ed illustrare quali vantaggi si otterranno, nonché, qualora la si ottenesse, se verrà messo in discussione il nuovo regime di entrate rinegoziato nel 2007 e di cui oggi finalmente, si iniziano a raccogliere i primi risultati;
2) il perché, nelle more di un eventuale attuazione della zona franca integrale, non applichi quanto previsto nella citata proposta di legge n. 482 volta a rimuovere ogni inerzia, sia politica che procedimentale, che si frappone alla piena e responsabile attuazione di un'opportunità dell'autonomia regionale, rivolta a tutti i territori della nostra Regione e che viene vista sempre più come una delle poche possibilità per innescare positivi segnali di ripresa e di rilancio economico.

Cagliari, 19 giugno 2013