CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

Mozione n. 257

MOZIONE MORICONI - DIANA Giampaolo sullo stato di attuazione dell'iter di adozione del Piano stralcio delle fasce fluviali del bacino regionale della Sardegna (PSFF).

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- con deliberazione del comitato istituzionale dell'Autorità di bacino regionale della Sardegna n. 1 del 3 settembre 2012 è stato adottato, in via preliminare, ai sensi della legge regionale 6 dicembre 2006, n. 19, e dell'articolo 1, lettera f), della deliberazione del comitato istituzionale n. 1 del 23 giugno 2011, lo stralcio funzionale del piano di bacino distrettuale denominato: "Studi, indagini, elaborazioni attinenti all'ingegneria integrata, necessari alla redazione dello studio denominato progetto di Piano stralcio delle fasce fluviali (PSFF)", ad esclusione dei territori dei Comuni di Bosa, Terralba, Uta e Villasor;
- con deliberazione del comitato istituzionale dell'Autorità di bacino regionale della Sardegna n. 1 del 31 ottobre 2013 sono state esaminate le osservazioni presentate dai Comuni di Bosa e Villasor pervenute a seguito della convocazione delle conferenze istruttorie preliminari e si è adottato, in via preliminare, anche per questi territori, lo stralcio funzionale del Piano di bacino distrettuale denominato: "Studi, indagini, elaborazioni attinenti all'ingegneria necessari alla redazione dello studio denominato progetto di Piano stralcio delle fasce fluviali (PSFF)";
- in data 22 gennaio 2013 si è svolta a Cagliari la conferenza programmatica del PSFF, nel corso della quale l'ing. Ivo Fresia per l'ATI di progetto, rispondendo a specifiche osservazioni sollevate dal Comitato "Assemini futura", riguardanti le sezioni del PSFF, ha precisato: "che nella stesura della prima versione è stata utilizzata la cartografia regionale disponibile a quella data. Successivamente è stato acquisito il LIDAR con DTM a un metro e le fasce sono state tracciate su quello, ma le sezioni risentono ancora della vecchia stesura, ma verranno corrette prima di procedere alla adozione definitiva del PSFF. Si supereranno tutte le incoerenze cartografiche e le sezioni verranno rese coerenti con la cartografia. Tuttavia le perimetrazioni sono corrette. Se poi rilevate incoerenze puntuali fatecele presenti e le analizzeremo. Esamineremo tutto e supereremo eventuali incoerenze";
- il Comitato cittadino "Assemini futura", in data 22 febbraio 2013, quindi, purtroppo, consapevolmente fuori dai termini che il procedimento prevedeva, ma perfettamente dentro le ragioni di responsabilità alle quali non può sottrarsi l'onere della politica su temi di tale portata, onde scongiurare il rischio di scelte sbagliate, ha presentato al comitato istituzionale dell'Autorità di bacino regionale della Sardegna proprie osservazioni in merito da cui risulta:
- che le sezioni, dalla 07FM013 alla 07FM001, dell'allegato 3 della relazione monografica del PSFF sono differenti rispetto alle sezioni che si ottengono utilizzando il DTM passo un metro; queste ultime sezioni inserite nel modello di calcolo HEC-RAS hanno evidenziato differenze di quota; in particolare nel profilo con argini tracimabili, si sono rilevati mediamente circa 50 centimetri in meno rispetto alle sezioni del PSFF elaborate dall'ATI per i tempi di ritorno di 50 anni. Tali differenze portano ad una riduzione della perimetrazione delle aree assoggettate a vincoli idrogeologici. Conseguentemente la pericolosità molto elevata (HI4) lambirebbe appena le aree residenziali del Comune di Assemini, diversamente da quanto si verificherebbe con l'adozione definitiva della proposta PSFF già adottata che coinvolge, come è noto, circa il 25 per cento del territorio edificato;
- inoltre sono state riscontate differenze sul dimensionamento e le altezze degli impalcati del ponte di via Coglie che, nella realtà, risultano maggiori di circa il 16 per cento rispetto a quelle indicate nell'allegato 3 della relazione monografica del PSFF;

CONSIDERATO che:
- nei nuovi profili le perimetrazioni delle fasce non sono corrette;
- il PSFF ha perimetrato ad elevato rischio idrogeologico alcune importanti strutture comunali, quali: le scuole elementari e tecniche di via Asproni e via Baccaredda, le strutture sportive, il centro operativo della Compagnia barracellare e della Misericordia, e che, quindi, sono giustificati tutti gli ulteriori approfondimenti necessari e utili al fine di superare ogni dubbio sulla valutazione dei rischi reali;
- le osservazioni al PSFF presentate dal Comitato "Assemini futura", riguardano essenzialmente la differente perimetrazione delle aree a pericolosità idraulica all'interno del bacino del Fluminimannu rispetto a quelle individuate nel PSFF e dovuta all'utilizzo della base cartografica LIDAR con DTM a un metro;

DATO ATTO che:
- il Comune di Uta, presentando proprie osservazioni, ha stimato che le portate di piena del Fluminimannu individuate nel PSFF sono sovradimensionate, e che ciò, se risultasse scientificamente attendibile, sommato all'utilizzo di una base cartografica più recente e precisa, come quella proposta nello studio del Comitato "Assemini futura", produrrebbe come effetto l'individuazione di aree a pericolosità idraulica maggiormente differente rispetto a quella individuata nel PSFF;
- il PSFF è un importante strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale si pianificano e si programmano le azioni e le norme d'uso dei territori della Sardegna interessati; è necessario che la sua approvazione non lasci dubbi sia sulla sua efficacia sia sulla sua validità scientifica, visto che dal territorio sono pervenuti studi di maggior dettaglio, come nel caso del Comune di Uta;
- tale incertezza suggerisce che ci si soffermi ulteriormente sulle valutazioni conclusive, anche sulla scorta delle informazioni e dei contributi tecnici prodotti dal comitato di Assemini al fine di giungere a una definizione corretta dei livelli di rischio idraulico; non possono sfuggire, al riguardo, quali potrebbero essere le conseguenze di stime non coerenti con la realtà sui futuri interventi di mitigazione che potrebbero assumere dimensioni e impatto, anche di tipo economico, tali da renderli non realizzabili,

impegna la Giunta regionale

1) a voler urgentemente riferire al Consiglio regionale le proprie valutazioni circa le osservazioni presente dal Comitato Assemini futura, in ossequio sia al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 settembre 1998, sia alle linee guida per la redazione del progetto di Piano stralcio delle fasce fluviali della Regione, da cui conseguono differenti valutazioni e ricadute sui territori interessati, oltre che le osservazioni presentate dal Comune di Uta e da altri comuni;
2) a individuare le risorse necessarie per garantire un celere avvio dei lavori eventualmente necessari per la mitigazione del rischio idraulico risultante dai suggeriti e auspicati studi di approfondimento.

Cagliari, 23 maggio 2013