CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

Mozione n. 249

MOZIONE MORICONI - DIANA Giampaolo - CUCCU - MELONI Valerio - SANNA Gian Valerio - SOLINAS Antonio - SANNA Giacomo sullo stato di attuazione dell'iter di adozione del Piano stralcio delle fasce fluviali del bacino regionale della Sardegna (PSFF).

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- con deliberazione del comitato istituzionale dell'Autorità di bacino regionale della Sardegna n. 1 del 3 settembre 2012 è stato deciso di adottare in via preliminare, ai sensi della legge regionale 6 dicembre 2006, n. 19, e dell'articolo 1, lettera f), della deliberazione del comitato istituzionale n. 1 del 23 giugno 2011, lo stralcio funzionale del piano di bacino distrettuale denominato: "Studi, indagini, elaborazioni attinenti all'ingegneria integrata, necessari alla redazione dello studio denominato progetto di Piano stralcio delle fasce fluviali (PSFF)", ad esclusione dei territori dei Comuni di Bosa, Terralba, Uta e Villasor;
- con deliberazione del comitato istituzionale dell'Autorità di bacino regionale della Sardegna n. 1 del 31 ottobre 2013 sono state esaminate le osservazioni presentate dai Comuni di Bosa e Villasor pervenute a seguito della convocazione delle conferenze istruttorie preliminari e si è adottato, in via preliminare, anche per questi territori, lo stralcio funzionale del Piano di bacino distrettuale denominato: "Studi, indagini, elaborazioni attinenti all'ingegneria integrata, necessari alla redazione dello studio denominato progetto di Piano stralcio delle fasce fluviali (PSFF)";
- il Comune di Uta ha presentato al comitato istituzionale dell'Autorità di bacino regionale della Sardegna proprie osservazioni in merito;
- in data 22 gennaio 2013 si è svolta a Cagliari la conferenza programmatica del PSFF, nel corso della quale l'Assessore regionale dei lavori pubblici ha precisato che "nell'interesse di valutare e tener conto delle diverse istanze giunte dal territorio, dal provvedimento di adozione preliminare sono esclusi due Comuni: Uta e Terralba, i quali hanno presentato ulteriori osservazioni articolate in complessi studi ora all'attenzione dell'ATI che ha elaborato il PSFF e della direzione scientifica"; l'Assessore ha precisato, inoltre, che "a proposito del caso del Comune di Uta, i tecnici incaricati dal Comune di Uta hanno formulato differenti valutazioni delle portate di piena. L'ADIS, su esplicita decisione del comitato istituzionale dell'autorità di bacino, ha posto un quesito all'Università di Cagliari volto a precisare l'attendibilità delle formule utilizzate"; si ricorda che l'Università di Cagliari è stata esclusa, unitamente al Genio civile, dal comitato scientifico che ha elaborato il PSFF;

CONSIDERATO che:
- ad oggi non risulta ancora nessun provvedimento di adozione del PSFF per il territorio di Uta;
- il PSFF ha perimetrato ad elevato rischio idrogeologico la chiesa parrocchiale, la caserma, le scuole, la casa di riposo, le strutture sportive, parte del centro storico e lo stesso comune (centro operativo della protezione civile), e questo potrebbe comportare notevoli problemi di ordine pubblico;
- le osservazioni al PSFF presentate dal Comune di Uta riguardano essenzialmente la determinazione delle portate di piena del Fluminimannu, e ciò potrebbe avere ripercussioni su tutto il territorio del Campidano e, in particolare, oltre Uta, Assemini, Villasor, Decimomannu, Villaspeciosa;

DATO ATTO che:
- il PSFF è un importante strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale si pianificano e si programmano le azioni e le norme d'uso dei territori della Sardegna interessati; è necessario che la sua approvazione sgomberi ogni dubbio sia sulla sua efficacia sia sulla sua validità scientifica, visto che dal territorio sono pervenuti studi di maggior dettaglio, tra l'altro, come nel caso del Comune di Uta, predisposti da quegli stessi ricercatori dell'Università degli studi di Cagliari, ai quali solo successivamente, il distretto idrografico si è rivolto per avere rassicurazioni in merito;
- infine, come ribadito dall'Assessore regionale dei lavori pubblici "anche nello studio commissionato dal Comune di Uta emerge un livello di pericolosità elevato: HI3 anziché HI4", ragion per cui è chiaro che a nessuno interessa sottostimare i rischi reali,

impegna la Giunta regionale

a voler urgentemente riferire al Consiglio regionale le proprie valutazioni circa le differenti metodologie utilizzate per calcolare le portate di riferimento, in ossequio sia al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 settembre 1998, sia alle linee guida per la redazione del progetto di Piano stralcio delle fasce fluviali della Regione, da cui conseguono differenti valutazioni e ricadute sui territori interessati, oltre che le osservazioni presentate dal Comune di Uta e da altri comuni.

Cagliari, 27 marzo 2013