CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

Mozione n. 245

MOZIONE SANNA Giacomo - PLANETTA sulla società E.ON Produzione Spa.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, in data 26 aprile 2010, ha emanato l'Autorizzazione integrata ambientale (AIA) per l'esercizio della centrale termoelettrica di Fiume Santo della società E.ON Produzione Spa;
- l'AIA è un'unica autorizzazione che riguarda sia i gruppi 1 e 2 da 160 MW ciascuno alimentati ad olio combustibile, che quelli 3 e 4 da 320 MW ciascuno, alimentati a carbone, oltre a due gruppi turbo-gas definiti di emergenza, alimentati a gasolio, da 40 MW ciascuno;
- i gruppi 1 e 2, attualmente fuori norma, agiscono in deroga fino al 31 dicembre 2013;
- la deroga al superamento dei parametri di legge sulle emissioni nei gruppi 1 e 2, è stata concessa ad E.ON, per l'utilizzo degli stessi impianti, per un massimo di 20.000 ore e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2013;
- la deroga all'esercizio dei gruppi 1 e 2 è stata concessa in quanto E.ON, nella richiesta della stessa, si impegnava formalmente a realizzare un nuovo gruppo a carbone di 410 MW con tecnologia ipersupercritica, al fine di abbatter le emissioni inquinanti in atmosfera e migliorare la qualità ambientale del territorio;
- non avrebbe avuto senso concedere deroghe all'utilizzo di impianti fortemente inquinanti e fuori norma se non ci fosse stata la certezza e l'impegno che in un quinquennio si adottassero provvedimenti ed investimenti finalizzati a far rientrare nei parametri di legge gli impianti di produzione di energia a Fiume Santo;

CONSIDERATO che:
- la tempistica sulla realizzazione del V° gruppo è menzionata anche nella premessa della relazione dell'ISPRA, atto allegato e parte integrante del decreto di emanazione dell'AIA;
- l'ordinanza del Prefetto di Sassari del 19 settembre 2012 che concede ulteriori 700 ore di proroga per il 2012 (periodo in cui i gruppi 1 e 2 erano dichiarati da Terna come "essenziali" ed i MW prodotti venivano pagati in maniera esorbitante), non va ad accrescere il monte ore derogate ma, evidentemente, erode le ore residue disponibili all'esercizio dei gruppi 1 e 2 per il 2013 (vedi specchietto riepilogativo ripartizione ore derogate per anno descritto all'articolo 10.1 del Parere istruttorio conclusivo);

TENUTO CONTO che:
- nelle ultime dichiarazioni i vertici E.ON affermano che allo stato attuale non vi sono le condizioni per la realizzazione del V° gruppo a carbone da 410 MW;
- la mancata volontà di dar corso agli impegni contenuti nella richiesta del rilascio della autorizzazione integrata ambientale per l'esercizio della centrale di Fiume Santo nella sua interezza, fatta da Endesa prima e da E.ON poi, comprensiva anche della richiesta di deroga all'esercizio dei gruppi 1 e 2, di fatto disattende il contenuto del decreto di emanazione dell'AIA su tutto ciò che riguarda "l'Assetto futuro" previsto nell'articolo 6 del Parere istruttorio conclusivo (documento vincolante e parte integrante del decreto);
- l'autorizzazione integrata ambientale contiene tutti i presupposti e le prescrizioni che disciplinano l'esercizio di tutti i 4 gruppi della centrale, oltre ai 2 turbo-gas, e la stessa è stata dimensionata in virtù degli impegni sottoscritti da E.ON, contenuti, tra l'altro in tutte le richieste di rilascio della suddetta autorizzazione;
- il mancato rispetto degli impegni da parte di E.ON di fatto rende inapplicabile il pilastro portante e fondamentale del Parere istruttorio conclusivo sul rilascio dell'AIA, per quanto riguarda la parte definita "assetto futuro" della centrale;

ATTESO che:
- l'atteggiamento irresponsabile dei vertici della multinazionale tedesca sta determinando gravissime ripercussioni sotto il profilo occupazionale e sociale;
- nonostante gli ingenti utili prodotti dall'impianto di Fiume Santo, E.ON si ostina a procedere ad un forte ridimensionamento delle maestranze dirette ed indirette e a risparmiare sui lavori di manutenzione degli impianti;
- è risaputo che esistono serie proposte di acquisto della centrale di Fiume Santo da parte di investitori nazionali e internazionali disposti a portare a termine gli investimenti previsti dagli accordi di programma, investimenti che garantirebbero significative ricadute occupazionali e ambientali;
- le istituzioni locali, Regione in testa, nell'assolvere ai propri impegni assunti, si sono sempre adoperate per garantire il rispetto degli accordi di programma sottoscritti;
- il lavoro svolto dagli enti locali nel rilascio di autorizzazioni e concessioni previste negli accordi di programma ha consentito ad E.ON di fare ingenti profitti economici derivanti dalla realizzazione degli impianti fotovoltaici più grandi d'Italia e tra i più grandi d'Europa;
- quando gli impegni non vengono rispettati decadono tutti gli effetti derivanti dalla sottoscrizione degli impegni stessi;
- gli impegni sottoscritti da E.ON hanno portato al rilascio della autorizzazione integrata ambientale e il disattendere degli stessi presuppone la non applicabilità della stessa,

impegna la Giunta regionale

a verificare se sussistono i presupposti per chiedere al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare la convocazione di una conferenza di servizio che esamini la possibilità di revoca della autorizzazione integrata ambientale rilasciata in data 26 aprile 2010 per l'esercizio della centrale di Fiume Santo e, qualora ciò fosse accertato, la conseguente emissione di ordinanze che impongano l'applicazione degli effetti di tale decisione, compresa la cessata produzione dei gruppi 3 e 4.

Cagliari, 6 marzo 2013