CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURAMozione n. 237
MOZIONE DIANA Giampaolo - AGUS - BARRACCIU - BRUNO - COCCO Pietro - CORDA - CUCCA - CUCCU - ESPA - LOTTO - MANCA - MELONI Marco - MELONI Valerio - MORICONI - PORCU - SABATINI - SOLINAS Antonio - SANNA Gian Valerio - SORU sulla nuova proposta di copertura del servizio postale e la definizione di una nuova rete logistica di Poste Italiane, con ricadute negative sull'occupazione degli addetti al CMP della Sardegna.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
- il decreto legislativo 31 marzo 2011, n. 58, recante: "Attuazione della direttiva 2008/6/CE che modifica la direttiva 97/67/CE", in vigore dal 30 aprile 2011, affida direttamente a Poste Italiane il servizio universale per 15 anni (sia pure con verifica quinquennale, operata dall'Autorità di regolamentazione sulla base di criteri da essa predisposti, di miglioramenti di efficienza, a pena di revoca dell'affidamento);
- in data 4 dicembre 2012 la commissione tecnica servizi postali nazionale si è riunita presso la sede di Poste Italiane per concludere la propria attività volta a esaminare gli aspetti tecnico/organizzativi del progetto di riorganizzazione dei processi postali, prospettato ipoteticamente sulla base, anche, di esigenze di razionalizzazione;
- il piano di interventi 2012 (razionalizzazione/chiusura uffici postali) in ambito divisione Mercato Privati prevede la chiusura di uffici postali su tutto il territorio nazionale;
CONSIDERATO che la direttiva comunitaria impone agli stati membri di:
1) garantire la fornitura del servizio universale che dovrà comprendere almeno la raccolta, lo smistamento, il trasporto e la distribuzione degli invii postali fino a 2 kg e dei pacchi postali fino a 10 kg (innalzabile fino a 20 kg), nonché i servizi relativi agli invii raccomandati e agli invii con valore dichiarato;
2) garantire che le tariffe di ciascuno dei servizi che fanno parte del servizio universale siano ragionevoli e, come richiesto dal Parlamento, permettano di fornire servizi accessibili all'insieme degli utenti, a prescindere dalla situazione geografica e tenendo conto delle condizioni nazionali specifiche;
EVIDENZIATO che:
- il servizio universale dovrà essere garantito come minimo per cinque giorni lavorativi a settimana, fatte salve, tuttavia, le circostanze o le condizioni geografiche eccezionali;
- in relazione al servizio universale, gli stati membri saranno tenuti a garantire la fissazione e la pubblicazione di obiettivi in materia di qualità, in particolare per quanto riguarda i tempi di instradamento, la regolarità e l'affidabilità dei servizi;
- per i servizi transfrontalieri intracomunitari, la direttiva conferma gli attuali obiettivi che prevedono la consegna dell'85 per cento degli invii entro tre giorni lavorativi dalla data di deposito ed entro cinque giorni per il 97 per cento degli invii;
RILEVATO che:
- il Ministero dello sviluppo economico, attraverso un accordo con Poste Italiane Spa disciplina attività e servizi che queste devono svolgere e garantire, con la presenza di almeno una sede per comune;
- nella riunione della commissione tecnica servizi postali nazionale presso la sede di Poste Italiane, sul punto trattato riguardo la copertura del servizio postale, l'azienda ha manifestato l'esigenza di:
1) diminuire la percentuale di scorta del personale ampliando le ipotesi di ricorso alla flessibilità operativa (con l'aumento limite individuale mensile e utilizzo della stessa per qualsiasi causale di assenza);
2) prevedere la sostituzione delle lunghe assenze con flessibilità operativa solo per il tempo necessario alla fase di reclutamento e inserimento del personale flessibile o in clausola elastica;
3) utilizzare l'istituto della flessibilità operativa anche nelle situazioni di n-2 nell'area territoriale;
4) spostare i portalettere all'interno della squadra nelle aree territoriali limitrofe per un massimo di 5 giorni al mese;
PRESO ATTO che:
- sulla riorganizzazione dell'assetto logistico complessivo della rete degli stabilimenti, l'azienda ha presentato un progetto che prevede il nuovo assetto delle allocazioni produttive sulla base della collocazione geografica dei centri, dei volumi di riferimento e dei relativi SLA di servizio, della capacità di smistamento installata e delle caratteristiche immobiliari delle sedi dei Centri meccanizzati postali (CMP);
- il progetto di cui sopra determina l'assetto della futura rete logistica che sarà articolata in 16 CMP (di cui 10 Centri meccanizzati multiprodotto e 6 Centri meccanizzati specializzati) e 4 Centri Prioritari, con il trasferimento delle lavorazioni, per quanto riguarda la Sardegna, in altre sedi fuori Regione;
RICORDATO che il Centro di meccanizzazione postale in Sardegna è unico e conta, attualmente ben 240 addetti ai servizi;
SOTTOLINEATO che:
- la razionalizzazione degli uffici postali, così come delle scuole, porta inevitabilmente alla scomparsa della rappresentanza dello Stato soprattutto nei paesi dell'interno;
- le proposte dell'azienda sulla copertura del servizio postale e sul progetto per la definizione di una nuova rete logistica metterebbero a rischio i posti di lavoro degli addetti del CMP sardo e lo stesso servizio postale perderebbe in efficienza e qualità,impegna il Presidente della Regione
1) ad intervenire con urgenza presso la direzione regionale di Poste Italiane affinché l'applicazione della direttiva comunitaria recepita dall'Italia, in vigore dall'aprile 2011, che affida a Poste Italiane il servizio universale per 15 anni, venga garantita insieme alla salvaguardia dell'efficienza e qualità del servizio postale stesso e quindi, dei posti di lavoro dei 240 addetti che operano nel Centro di meccanizzazione postale sardo;
2) ad intervenire, sempre presso la direzione regionale di Poste Italiane, perché il servizio postale universale venga garantito in tutti i comuni della Sardegna ed impedire che Poste Italiane determini la chiusura degli uffici postali, con conseguente diminuzione del servizio, così come in alcuni territori dell'Isola si sta verificando.Cagliari, 7 febbraio 2013