CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURAMozione n. 228
MOZIONE LUNESU - PITTALIS - AMADU - BARDANZELLU - CONTU Mariano Ignazio - FLORIS Rosanna - GALLUS - GRECO - LAI - LOCCI - MURGIONI - PERU - PETRINI - PIRAS - RANDAZZO - RODIN - SANJUST - SANNA Paolo Terzo - STOCHINO - TOCCO sulla necessità che venga reso effettivo il principio di territorializzazione della pena con il trasferimento in Sardegna dei detenuti che stanno scontando la pena fuori dall'Isola e venga assicurato il diritto alla mobilità degli agenti penitenziari che da anni lavorano fuori dal territorio regionale, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
- la legge n. 354 del 1975 prevede che nel disporre il trasferimento dei detenuti deve essere favorito il criterio di destinare gli stessi in istituiti prossimi alla residenza delle famiglie;
- circa 160 detenuti sardi stanno scontando la pena in istituiti penitenziari situati fuori dalla Sardegna e ciò costituisce una grave violazione dei loro diritti e del principio di territorializzazione della pena;CONSIDERATO che:
- la detenzione fuori dall'Isola impedisce nei fatti ai detenuti di mantenere, migliorare e ristabilire le relazioni con le proprie famiglie e comporta disagi e gravi ripercussioni anche di carattere economico;
- la sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo richiama le istituzioni italiane ad adoperarsi in maniera fattiva per porre rimedio alla condizione di insostenibilità nella quale vive gran parte dei detenuti nelle carceri italiane costretti a scontare la pena in condizioni disumane;
- con il protocollo d'intesa siglato il 7 febbraio 2006 tra il Ministero della giustizia e la Regione autonoma della Sardegna, il Ministero della giustizia si impegnava, in attuazione del principio generale di territorializzazione della pena previsto dalla citata legge n. 354 del 1975 e successive modifiche, "a destinare e/o favorire il rientro in istituti della Sardegna dei detenuti di origine, residenza o interessi nel territorio sardo che aspirano a tale rientro";
- le risoluzioni della Seconda Commissione n. 1 del 16 aprile 2009 (sulle problematiche del settore penitenziario in Sardegna) e n. 15 del 3 marzo 2010 (sull'attuazione del Protocollo d'intesa tra Ministero della giustizia e Regione autonoma della Sardegna) impegnano la Giunta regionale a portare all'attenzione del Governo le problematiche nelle quali versano le carceri sarde e ad attivare tutte le misure necessarie all'attuazione del protocollo d'intesa;PRESO ATTO che:
- il 6 marzo 2012 il Consiglio regionale della Sardegna ha approvato la mozione n. 168/16 nella quale è denunciato il rischio che le carceri sarde vengano trasformate in istituiti di massima sicurezza e nella quale viene constatata la completa inattuazione del principio di territorializzazione della pena;
- numerosi agenti penitenziari sardi lavorano da anni fuori dal territorio regionale e auspicano, dopo un ragionevole periodo, ad essere trasferiti in Sardegna;
- la mobilità rappresenta un diritto degli agenti penitenziari e il loro trasferimento nell'Isola potrebbe rappresentare una risposta concreta alla cronica carenza di personale che si rileva negli istituiti penitenziari sardi anche in prospettiva dell'apertura delle nuovi sedi carcerarie,impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale
1) ad adottare nei confronti del Governo ogni iniziativa utile a favorire il trasferimento nell'Isola dei detenuti sardi che stanno scontando la pena fuori dalla Sardegna affinché sia reso finalmente effettivo il principio di territorializzazione della pena;
2) a verificare presso il Governo se sussistano le condizioni per attivare la mobilità degli agenti penitenziari sardi che lavorano da anni fuori dal territorio regionale;
3) a insediare la Commissione interistituzionale permanente prevista dal Protocollo d'intesa siglato dalla Regione con il Ministero della giustizia nel 2006 con il compito di dare esecuzione e controllare lo stato di attuazione del suddetto protocollo.Cagliari, 17 gennaio 2013