CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

Mozione n. 223

MOZIONE SANNA Gian Valerio - AGUS - BARRACCIU - CUCCA - CUCCU - PORCU - SABATINI relativa alla condizione gestionale di Abbanoa e al mancato rispetto della Carta dei servizi.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- Abbanoa Spa è il gestore del servizio idrico integrato per l'intero territorio della Regione; nasce il 22 dicembre 2005 e inizia le sue attività nel corso dell'anno 2006; è una società per azioni a totale capitale pubblico (comuni e Regione) nata di fatto da una costola dell'Autorità d'ambito della Sardegna, è una cosiddetta società in house;
- Abbanoa assorbe inizialmente le 4 società a capitale pubblico a quel tempo esistenti nel settore del servizio idrico (ESAF - Ente pubblico della Regione che erogava il servizio all'80 per cento dei comuni sardi - SIM del Comune di Cagliari, SIINOS di Sassari e Govossai che operava nel territorio di Nuoro);
- dopo il primo passaggio di assorbimento delle quattro società e del servizio da loro reso, Abbanoa inizia un'azione non di assorbimento, ma di subentro nella gestione del servizio alle amministrazioni comunali che gestivano in proprio;

CONSIDERATO inoltre che:
- sia le 4 società assorbite da Abbanoa che i comuni che gestivano il servizio idrico in proprio avrebbero dovuto fatturare a saldo tutti i consumi realizzati dai consumatori nella loro gestione, realizzando le letture dei consumi alla data dell'effettivo subentro di Abbanoa nella gestione del servizio idrico integrato e emettere le conseguenti fatture con le tariffe da loro sino a quel momento applicate e conosciute legittimamente dai consumatori; gli utenti non informati sul cambio di gestore e sulle nuove regole di erogazione si sono visti caricare i consumi pregressi, non fatturati a saldo dai precedenti gestori, sulla fascia di consumo più onerosa con l'applicazione delle tariffe Abbanoa;
- Abbanoa, subentrata nel servizio al comune, ha provveduto a fatturare a far data dal 1° gennaio 2006 e per tutto il periodo antecedente al subentro, applicando le proprie tariffe, non quelle dello stesso comune; gli utenti interessati sono stati chiamati illegittimamente a pagare molto di più di quanto avrebbero dovuto pagare, con tariffe non conosciute all'atto del consumo e a un soggetto differente da quello che ha erogato il servizio, con danni inoltre all'erario comunale;
- malgrado Abbanoa abbia l'obbligo di fatturare ogni 2 mesi, e inviare la fatturazione a saldo almeno ogni 4, la prima fatturazione, peraltro in acconto, è arrivata solo dopo svariati anni; la prima fatturazione a saldo anche dopo 6 anni;
- al momento del cambio di gestore Abbanoa non ha effettuato una lettura dei consumi degli utenti (cosiddetta lettura spartiacque), al fine di precisare fino a quale consumo espresso in mc il corrispettivo della somministrazione fosse di competenza del vecchio gestore o dell'amministrazione comunale;
- in spregio alle sentenze del TAR Sardegna e del Consiglio di Stato, l'ATO, che detiene il compito di stabilire e pubblicare sul Bollettino della Regione le tariffe anno per anno, aumenta le stesse alla fine di ogni anno di competenza dandone una applicazione retroattiva al 1° gennaio di ogni anno; Abbanoa non ottempera a quanto disposto dalle sentenze che le imporrebbero di ricalcolare il dovuto sulla base delle tariffe effettivamente conosciute dagli utenti al momento imponendo il pagamento di tariffe maggiorate e illegittime perché non conosciute all'effettuazione dei consumi;
- Abbanoa non rispetta la propria Carta dei servizi in tanti aspetti e in particolare nella periodicità della fatturazione; gli utenti hanno ricevuto e continuano a ricevere fatture in acconto per un periodo che arriva anche a 3 anni e fatture a saldo per periodi anche di 5-6 anni;
- in moltissimi casi Abbanoa ha fatturato consumi non ancora effettuati dagli utenti all'atto della ricezione della fattura, dichiarando gli stessi come reali; gli utenti si sono visti recapitare fatture non veritiere in un periodo in cui Abbanoa aveva forti problemi di liquidità e di bancabilità;
- ulteriori problematiche di frequente contestazione riguardano: la mancanza di risposta ai reclami; le migliaia di domande di conciliazione pendenti; la procedura di recupero crediti fortemente aggressiva; l'incarico illegittimo a Equitalia per il recupero coattivo del presunto credito; la sospensione indebita del servizio malgrado la presenza di reclamo e di richiesta di conciliazione;

PRESO ATTO:
- dell'inosservanza di Abbanoa del proprio regolamento, della Carta dei servizi, delle leggi regionali e nazionali, delle sentenze (Tar Sardegna - Consiglio di Stato - Corte costituzionale), degli accordi sottoscritti con le associazioni dei consumatori e dunque con tutti i consumatori;
- degli innumerevoli disservizi, le proteste e i reclami dei cittadini rimasti privi di risposta alcuna, la scarsa attenzione alla qualità del servizio, l'incredibile e oramai irreversibile negazione dei diritti degli utenti,

impegna il Presidente della Regione e la Regione ad assumersi le responsabilità e il ruolo di risolvere definitivamente il problema anche sostituendo tutto il management che ha portato l'azienda di proprietà pubblica in una condizione che si può definire fallimentare, negando il diritto dei consumatori ad avere un servizio (essenziale) di qualità con prezzi adeguati e nel rispetto di leggi, regolamenti, sentenze e accordi.

Cagliari, 20 novembre 2012