CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

Mozione n. 200

MOZIONE COCCO Daniele Secondo - URAS - SECHI - CUGUSI - SALIS - MARIANI sulla rimodulazione del piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche e di ridefinizione della rete scolastica e dell'offerta formativa per l'anno scolastico 2012-2013, a seguito dell'intervento della Corte costituzionale di cui alla sentenza n. 147/2012.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- la Giunta regionale con deliberazione n. 4/2 del 26 gennaio 2012, in adempimento a quanto previsto dall'articolo 19, comma 4, del decreto legge 6 luglio 2011, n. 98 (Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria), convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, ha approvato le linee guida relative al piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche e di ridefinizione della rete scolastica e dell'offerta formativa per l'anno scolastico 2012-2013;
- nell'ottica di tale operazione, per l'anno scolastico 2012-2013, secondo gli obiettivi posti dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca nella nota n. 10309 del 13 dicembre 2011 e nella nota A00DGPER prot. n. 8220 del 7 ottobre 2011, dovranno essere soppresse, per quanto attiene alle scuole primarie e secondarie di primo grado, 53 autonomie in tutta l'Isola, di modo che le autonomie passerebbero da 253 a 201;
- finalmente in data 4 giugno 2012 la Corte costituzionale, adita da parte di alcune regioni italiane, le quali hanno sollevato questione di legittimità costituzionale dell'articolo 19, comma 4, del decreto legge n. 98 del 2011 per contrasto con l'articolo 117, terzo comma, secondo comma, lettera n), e sesto comma, articolo 118, articolo 119 e 120 della Costituzione, ha dichiarato, attraverso la pronuncia della sentenza n. 147, illegittimo il dimensionamento scolastico bocciando, di fatto, la riforma Gelmini;
- per la Consulta, la competenza in materia di istruzione è delle regioni e la legge Gelmini, di fatto, contrastava con i superiori principi costituzionali;

RILEVATO che:
- l'operazione di dimensionamento ha generato in tutta l'Isola delle forti tensioni e preoccupazioni sia in capo alle amministrazioni locali, province e comuni, nonché in capo ai diretti destinatari degli effetti negativi della manovra, quali gli scolari, i genitori degli stessi, il personale addetto ai servizi, nonché i sindaci delle località interessate;
- ancora una volta i centri maggiormente interessati dalla operazione di dimensionamento sono stati i piccoli e disagiati centri montani, già fortemente penalizzati per la mancanza di strutture istituzionali;

CONSTATATO che:
- la sentenza rimette al centro dell'attenzione, se mai fosse calata, il tema della qualità della scuola;
- adesso è necessario e urgente rivedere tutte le scelte in materia di dimensionamento e avviare una discussione ampia in grado di coinvolgere i diversi soggetti in campo: enti locali, scuole, sindacati, amministrazioni; trattasi di una strada da percorrere se realmente si vuole costruire un sistema scolastico davvero rispondente alle esigenze di qualità e funzionalità dei singoli territori,

impegna l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione,
spettacolo e sport

1) ad attivarsi nell'immediato al fine di rivedere la attuale definizione della rete scolastica e dell'offerta formativa per l'anno scolastico 2012-2013 effettuata sulla base della normativa poi dichiarata incostituzionale;
2) a coinvolgere, nella organizzazione del nuovo piano, post sentenza n. 147/2012, enti locali, scuole, sindacati e amministrazioni;
3) ad adeguare, dato il riconoscimento del potere esclusivo in materia da parte della Consulta, le scelte organizzative ed operative tenendo conto delle peculiarità del territorio, in particolare delle esigenze dei paesi montani.

Cagliari, 2 agosto 2012