CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURAMozione n. 190/23
MOZIONE CUCCA - CAPELLI - BARRACCIU - LUNESU - MARIANI - MULA - PITTALIS - DIANA Giampaolo - CUCCU - SABATINI - SANNA Gian Valerio - MANCA - MELONI Valerio - MORICONI - MELONI Marco - PORCU - CORDA - BRUNO - AGUS - LOTTO - SOLINAS Antonio - COCCO Pietro - URAS - SECHI - ESPA - CUGUSI - BEN AMARA - SALIS - COCCO Daniele Secondo sulle condizioni che si sono verificate nell'area industriale di Ottana a seguito del disimpegno della società Terna nei confronti di Ottana Energia e sul suo declassamento, nonché sulle gravi ripercussioni sulle aree industriali sarde a seguito di tale declassamento, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
- Terna Rete Italia Spa, azienda compartecipata dallo Stato, dal 6 aprile fino al 7 maggio 2012 ha azzerato il fabbisogno soddisfatto dalla centrale elettrica di Ottana;
- dal 7 aprile 2012 i gruppi ad olio combustibile di Fiume Santo sono chiamati in produzione per la maggior parte delle ore (gruppi 1 e 2);
- dal giorno 8 maggio 2012 viene ripristinato per la centrale elettrica di Ottana il fabbisogno di riserva secondaria, che impegna la centrale per un numero inferiore di ore rispetto a quanto avveniva dal 2006 fino al 6 aprile 2012, di fatto declassandola dal ruolo di riserva essenziale;
- Ottana Energia ha una produzione similare o superiore a circa la metà degli impianti dichiarati essenziali in Italia per l'anno 2012, mentre vengono classificati essenziali quelli del Sulcis e di Fiume Santo, che insieme al CIP6 di Sarlux producono circa il 90 per cento del fabbisogno della Regione;
- Terna Rete Italia Spa, con un comunicato datato 6 giugno 2012 ha affermato che la ragione fondante del declassamento della centrale di Ottana erano i costi dell'energia superiori del 50 per cento rispetto alla media delle altre centrali, nonché l'attivazione del cavo sottomarino Sapei e il fatto che, per garantire i necessari regimi di tensione, sia necessario approvvigionarsi da centrali disposte nell'area settentrionale e nell'area meridionale dell'Isola;
- la fornitura a Terna Rete Italia Spa, dei servizi di dispacciamento costituiva circa il 60 per cento del fatturato di Ottana Energia;
- Ottana Energia, per arginare le spese determinate dal crollo delle produzioni, sarà costretta ad un taglio dei costi che inevitabilmente avrà ripercussioni sul mantenimento dei posti di lavoro e sulla prosecuzione dei contratti di appalto a ditte terze ed estranee;
- in tempi brevissimi si giungerebbe al blocco totale della centrale energetica, con la conseguente chiusura anche di Ottana Polimeri;
- quindi, il polo chimico energetico della Sardegna centrale, strategico nel sistema industriale sardo, sarebbe destinato inesorabilmente al collasso e a morte certa;
- il Gruppo Indorama, che sino ad oggi ha garantito il buon andamento di Ottana Polimeri, vista la situazione precaria conseguente al disimpegno di Terna, sta vagliando la possibilità di interrompere la produzione per la mancanza dei requisiti che si designavano precedentemente;
- ove Ottana Polimeri dovesse chiudere, inevitabilmente anche Polimeri Europa sarebbe costretta ad interrompere il flusso di investimenti annunciati su Sarroch, in considerazione del fatto che verrebbe a mancare il maggiore consumatore dei prodotti necessari per la produzione di Ottana Polimeri, che utilizza primariamente la materia prima prodotta da Polimeri Europa a Sarroch;
- Ottana Energia, pur avendo i requisiti per essere considerata come centrale elettrica essenziale nel sistema di produzione di energia regionale, nell'attuale regime è stata di fatto declassata;
- nei giorni scorsi, con un comunicato stampa congiunto di Confindustria e delle forze sindacali, è stato confermato che Ottana Energia è in grado di fornire energia elettrica ai prezzi di mercato ritenuti equi da Terna Rete Italia Spa (150 euro a MW/h);
- il 16 marzo 2010 la Regione, con le istituzioni, le aziende interessate alla produzione di energia elettrica e le forze sindacali, ha sottoscritto il documento denominato "patto per il territorio" che determina nuovi investimenti a favore della produzione energetica e dello sviluppo industriale dell'area della Sardegna centrale;CONSIDERATO che:
- Ottana Energia, per i servizi erogati e per le relazioni commerciali instaurate, determina quindi la permanenza nell'Isola di Indorama e di Polimeri Europa;
- Ottana Energia, direttamente e nell'indotto, determina l'occupazione di circa 500 lavoratori e l'esistenza di 30 aziende aventi importanti relazioni commerciali con Ottana Energia medesima,impegna la Giunta regionale
ad aprire in tempi brevissimi un tavolo istituzionale con tutti i soggetti coinvolti, al fine di aprire il confronto con il Governo per fare in modo che Terna Rete Italia Spa, compartecipata dello Stato, proceda al riassetto dell'approvvigionamento energetico nell'Isola, favorendo la ripresa di piena produzione da parte di Ottana Energia.
Cagliari, 13 giugno 2012
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La presente mozione è stata approvata dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 12 settembre 2012.