CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

Mozione n. 174

MOZIONE SABATINI - DIANA Giampaolo - SALIS - URAS - PORCU - AGUS - BARRACCIU - BRUNO - COCCO Pietro - CORDA - CUCCA - CUCCU - ESPA - LOTTO - MANCA - MELONI Marco - MELONI Valerio - MORICONI - SANNA Gian Valerio - SOLINAS Antonio - SORU - BEN AMARA sulla mancata attuazione del programma di infrastrutturazione e di riconversione produttiva dell'area industriale e portuale di Arbatax, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- nel 2004, a seguito dell'istanza di fallimento presentata da alcuni creditori nei confronti della Girasole Spa, è cessata l'attività produttiva della cartiera di Arbatax, una delle più importanti realtà industriali della Sardegna e per alcuni decenni il motore dell'economia ogliastrina;
- nel 2005, per districare un complicato intreccio di procedure fallimentari e liquidatorie e per evitare dannose speculazioni, la Regione è intervenuta nella vertenza concordando con il Ministero dello sviluppo economico la necessità di rilevare l'intero compendio per destinarlo a nuove iniziative produttive in settori più competitivi, in particolare quelli della cantieristica nautica, della metalmeccanica e delle energie rinnovabili;
- nel luglio 2007 la SARIND, società controllata della Sfirs, ha acquisito all'asta pubblica bandita dal Tribunale di Bologna le aree di pertinenza dell'ex cartiera di Arbatax;
- nell'intesa istituzionale firmata il 3 ottobre 2007 tra la Regione, la Provincia dell'Ogliastra e i Comuni di Tortolì e Lanusei è auspicata la creazione di un sistema territoriale coeso e solidale da raggiungere mediante interventi di sostegno alla riconversione produttiva delle aree dell'ex cartiera e alla realizzazione di un polo della nautica;
- per l'attuazione del programma finalizzato all'insediamento di imprese innovative nel settore della cantieristica nautica la Giunta regionale, con la delibera n. 32/16 del 4 giugno 2008 stanziava 12.350.000 euro;
- con l'obiettivo di realizzare tutti gli interventi di ristrutturazione e bonifica del sito, necessari per avviare la nuova fase di riconversione, con la delibera n. 75/10 del 30 dicembre 2008 la Giunta incrementava le risorse finanziarie, stanziando ulteriori 6.535.373 euro, per un importo aggiornato pari a 18.885.373 euro;
- il 4 febbraio 2009 fra la Regione Sardegna, la Provincia dell'Ogliastra, il Comune di Tortolì, il Consorzio industriale di Tortoli-Arbatax e la società SARIND Srl veniva stipulato l'accordo di programma per la riconversione produttiva delle aree dell'ex cartiera di Arbatax finalizzato a favorire la creazione del polo della nautica;
- in seguito l'azienda Azimut, società specializzata nella costruzione di imbarcazioni di lusso che per prima aveva espresso vivo interesse a sviluppare ad Arbatax una nuova divisione produttiva, visto il totale disinteresse della Giunta di centrodestra nel confermare e sostenere la creazione del polo della nautica in Ogliastra, estingueva tutti i rapporti contrattuali precedentemente posti in essere;
- la Giunta, quindi, con la delibera n. 56/12 del 29 dicembre 2009, ridefiniva gli originari programmi di investimento, stabilendo che dei 18.885.373 euro stanziati per lo sviluppo infrastrutturale dell'area industriale di Arbatax finalizzati alla creazione del polo della nautica, una parte fosse destinata alle opere di urbanizzazione a terra (euro 7.350.000) e una parte alla realizzazione delle infrastrutture portuali (euro 11.500.000, a cui sono stati sommati i 10.000.000 di euro individuati programmaticamente con la delibera della Giunta regionale n. 45/6 del 6 ottobre 2009 per la realizzazione della seconda darsena commerciale e per il completamento delle opere di difesa foranea del porto, per complessivi euro 21.500.000);
- dopo un anno, il 3 dicembre 2010 sul sito della SFIRS è apparso l'avviso pubblico della SARIND, finalizzato ad acquisire entro il 31 gennaio 2011 manifestazioni di interesse alla localizzazione di insediamenti produttivi nell'area dell'ex cartiera di Arbatax;
- alla SARIND sono giunte 27 manifestazioni di interesse;
- la Giunta regionale con la delibera n. 30/78 del 12 luglio 2011, al fine di dare completa attuazione al programma di reindustrializzazione delle aree ex cartiera, ha riconfermato la volontà di acquisire, così come già previsto dalla delibera n. 56/12 del 29 dicembre 2009, la partecipazione detenuta da Sfirs nella società SARIND, che essendo una società di natura privata non può usufruire dei finanziamenti pubblici;
- l'8 novembre 2011, abbandonato del tutto il progetto del polo della nautica, è stata firmata dal Presidente della Regione Sardegna, dall'Assessore dell'industria, dal Presidente della Provincia dell'Ogliastra, dal Sindaco del Comune di Tortolì, dal commissario del Consorzio industriale Tortolì - Arbatax e dall'amministratore unico della SARIND la modifica all'accordo di programma per la riconversione produttiva delle aree dell'ex cartiera, che impegna la Regione a realizzare tutti gli interventi previsti dal nuovo programma di infrastrutturazione approvato con la delibera n. 56/12 del 2009;
- il 13 gennaio 2012 a seguito delle procedure di gara, l'amministratore unico della SARIND Srl ha aggiudicato in via definitiva alla Saipem Spa, società leader nella costruzione di strutture in acciaio per l'industria del gas e del petrolio, il contratto di locazione di cinque ettari dell'area ex cartiera;

EVIDENZIATO che la concessione di una parte dei terreni alla Saipem, per quanto rappresenti un primo passo verso quel processo di reindustrializzazione da molti auspicato, che favorisca l'insediamento delle grandi imprese che già operano e investono in Sardegna, è avvenuta senza alcuna programmazione da parte della Giunta e senza chiedere l'apertura di un tavolo operativo presso il Ministero dello sviluppo economico con i vertici ENI per conoscere nel dettaglio i programmi dell'azienda in Ogliastra;

RILEVATO che la Giunta regionale non ha le idee chiare su quale percorso seguire e su quale settore puntare per la riconversione produttiva delle aree ex cartiera, perché, a parte i terreni dati in concessione alla Saipem, non si sa a quali tipologie di imprese concederà le restanti aree del sito;

PRESO ATTO che:
- il processo di riconversione produttiva dell'ex cartiera non può prescindere dagli interventi di ristrutturazione e di bonifica del sito e del porto;
- lo scalo di Arbatax versa in condizione di degrado con lesioni strutturali nella darsena e nelle banchine che ne mettono a rischio l'agibilità, la sicurezza e il prosieguo stesso delle attività, ritenute importanti per chiunque voglia insediarsi in quelle aree;
- i fondi per la messa in sicurezza e lo sviluppo del porto, confermati anche con la finanziaria 2012, non sono stati ancora spesi e non sono state nemmeno avviate le procedure per la progettazione delle opere;

CONSIDERATO che:
- le aree dell'ex Cartiera sono ancora di proprietà della SARIND e non è stato ancora formalizzato il loro passaggio dalla controllata della Sfirs alla Regione;
- infine, l'attuale Esecutivo regionale di centrodestra sinora non è stato in grado di proporre un progetto organico di rilancio dell'area industriale e portuale di Arbatax, alternativo al polo della nautica,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

1) a proporre un valido progetto per la reindustrializzazione dell'area, in grado di rilanciare l'economia del territorio e garantire importanti ricadute occupazionali;
2) a definire il passaggio delle aree ex cartiera dalla SARIND alla Regione;
3) a chiedere l'apertura presso il Ministero dello sviluppo economico di un tavolo operativo con i vertici Saipem;
4) a definire, dopo l'assegnazione di una parte dei terreni alla Saipem, la destinazione delle restanti aree dell'ex cartiera e dare risposte alle imprese che hanno manifestato il proprio interesse ad insediarsi nel sito;
5) a procedere immediatamente alla realizzazione delle opere infrastrutturali dell'area portuale e dell'area industriale di Arbatax, dando seguito agli impegni presi con le delibere n. 45/6 e 56/12 del 2009 e confermati con la modifica all'accordo di programma per la riconversione produttiva delle aree ex cartiera.

Cagliari, 22 marzo 2012