CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURAMozione n. 138
MOZIONE SANJUST - DIANA Mario - STOCHINO - AMADU - BARDANZELLU - CAMPUS - DE FRANCISCI - FLORIS Rosanna - GALLUS - GRECO - LADU - LAI - LOCCI - MURGIONI - PERU - PETRINI - PIRAS - PITEA - PITTALIS - RANDAZZO - RODIN - SANNA Paolo Terzo - TOCCO - ZEDDA Alessandra sulla costituzione del fondo regionale di garanzia per l'agricoltura e provvidenze per l'agricoltura, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
- il Consiglio regionale, in data 13 dicembre 1988 approvò la legge n. 44 (Costituzione del fondo regionale di garanzia per l'agricoltura e provvidenze per l'agricoltura), con l'obiettivo di abbattere il tasso di interesse dei mutui, contratti dalle imprese agricole, fino a 15 anni;
- in difetto rispetto a quanto previsto dalla normativa, la Regione non notificò la legge all'Unione europea;
- questo provvedimento venne utilizzato, per ben 4 volte, fino al 1992, allo scopo di finanziare diversi settori agricoli, consentendo e facilitando l'accesso a mutui ed aperture di credito da parte del sistema bancario;CONSIDERATO che:
- nel 1994 dopo alcuni accertamenti, la Commissione europea aprì una procedura di infrazione concedendo, peraltro, dei termini affinché la Regione potesse motivare la compatibilità delle provvidenze concesse rispetto alla normativa comunitaria sulla concorrenza;
- la Regione rispose in modo frammentario e tardivo alle sollecitazioni della Commissione europea e così, nel 1997, con provvedimento n. 97/6121 CE del 16 aprile 1997, l'Unione europea dichiarò illegali gli aiuti in quanto non notificati alla Commissione in fase di progetto e perché ritenuti incompatibili con il mercato comune europeo;
- la stessa Commissione europea intimò alla Regione il recupero delle somme erogate, precisando che, se la legge fosse stata notificata e motivata, probabilmente si sarebbe trovata anche la possibilità di renderla compatibile;
- l'intervento, comportò che, a fronte di 4.948 domande di mutuo per oltre 118 milioni, fossero erogati, quali contributo in conto interessi soltanto poco più di 31 milioni 216 mila euro;PRESO ATTO che:
- la Regione sospese il pagamento alle banche e abrogò l'articolo 5 della legge n. 44 del 1988, adottando i decreti di revoca degli aiuti già accordati;
- le circa 5 mila imprese che avevano contratto i mutui assistiti dal concorso regionale, da allora, sono chiamati a restituire gli aiuti ottenuti sino al 1996, maggiorati degli interessi;
- stante questa situazione, le banche richiesero ai debitori il pagamento del tasso pieno;
- la Regione tenne per sè il dispositivo della decisione, limitandosi, silenziosamente, a non erogare più il contributo in conto interessi a suo tempo concesso e, così facendo, provocando la lievitazione dei debiti degli agricoltori nei confronti delle banche, le cui rate passarono da un tasso di interesse del 2-5 per cento a quello del 13-18 per cento;EVIDENZIATO che:
- le aziende agricole che ottennero il nullaosta ai mutui agevolati sono 4.947;
- l'ammontare del debito legato alla legge n. 44 del 1988 è di 118 milioni di euro, importo riferito ai mutui originali richiesti dagli agricoltori a valere sulle opportunità previste dall'articolo 5 della legge, che dava la possibilità agli agricoltori con rate scadute e in difficoltà, di rimodulare gli importi nel tempo di 15 anni più 3 anni;
- alcuni dei beneficiari hanno restituito spontaneamente i contributi incassati, dietro semplice richiesta, per un totale di 1.408.082 euro;
- su un totale di 1.678 posizioni debitorie, 1.022 sono in capo al Banco di Sardegna;
- altre 3.550 aziende che si erano indebitate in seguito alla legge regionale sono riuscite a pagare le banche e, quindi, non rischiano alcuna azione esecutiva;
- al gennaio 2008, su poco più di 31 milioni di contributi pagati, sono stati recuperati euro 13.388.638 sul valore capitale, mentre il credito residuo da recuperare dietro ordine dell'Unione europea è pari a euro 17.828.126, ai quali vanno aggiunti gli interessi legali decorrenti dalla data in cui i contributi sono stati illegalmente percepiti, così come recita il parere dell'Unione europea;
- le sofferenze dichiarate dal Banco di Sardegna (che rappresenta 4.784 delle 4.947 pratiche di mutuo inoltrate) ammontano a euro 9.639.435 come quota capitale, a cui vanno aggiunti interessi per euro 9.746.805;
- l'esatta dimensione del contenzioso, a valere sull'articolo 5 della legge n. 44 del 1988, risulta pertanto pari a euro 19.880.824;
- per circa 200 aziende agricole sussiste il rischio di vendita nella aste giudiziarie,impegna il Presidente della Regione
ad attivarsi affinché:
1) la Regione sospenda tutta la procedura e chieda alle banche la posizione specifica di ogni singola pratica per verificare l'esatta corrispondenza tra quanto richiesto e quanto dovuto, e la specifica dei tassi che vengono applicati;
2) nel momento in cui verrà fatta chiarezza, la Regione studi ipotesi di eventuali rateizzazioni.Cagliari, 26 luglio 2011