CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

Mozione n. 129

MOZIONE BRUNO - AGUS - BARRACCIU - CORDA - COCCO Pietro - CUCCA - CUCCU - DIANA Giampaolo - ESPA - LOTTO - MANCA - MELONI Marco - MELONI Valerio - MORICONI - PORCU - SABATINI - SANNA Gian Valerio - SOLINAS Antonio - SORU sull'emergenza fiscale in Sardegna.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- i dati del sistema economico, la crisi dell'industria, dell'edilizia, lo stato del sistema agricolo e pastorale e i tassi di disoccupazione mostrano la grave crisi del sistema economico e sociale in Sardegna, che richiede interventi immediati nei confronti del Governo, non rimandando eventuali soluzioni al tavolo del federalismo fiscale che, peraltro, potrebbe avere scarsi margini di incidenza;
- le imprese sarde non riescono più ad assolvere gli obblighi fiscali anche a causa dei vincoli del patto di stabilità che le vede obbligate ad anticipare somme per poter iniziare i lavori ed aspettare anche anni per il recupero degli oneri sostenuti sui lavori già eseguiti;
- il numero delle imprese sarde e l'entità del debito complessivo nei confronti di Equitalia è tale da costituire una vera e propria emergenza economica e sociale;

PRESO ATTO che:
- da qualche mese le cartelle esattoriali di Equitalia, società di riscossione dei tributi imposti dallo Stato e dagli enti locali, sono più che raddoppiate per i ritardi da parte delle aziende nei pagamenti dei contributi INPS, dell'ICI, dell'IVA, prospettandosi il serio rischio del loro fallimento o la cancellazione dall'albo delle imprese, precludendo così ogni futura iniziativa a partecipare a nuove gare d'appalto;
- il sistema attuale di pressione fiscale fa lievitare il costo degli interessi, delle more e delle sanzioni del 30-40 per cento sul debito iniziale, portando il debito al doppio della cifra in circa cinque anni;

EVIDENZIATO che:
- è necessario rivedere assolutamente i meccanismi sanzionatori e le procedure di riscossione, che oggi appaiono insostenibili e amplificano fino alla paralisi il peso delle imposizioni sulle imprese;
- le difficoltà generalizzate di accesso al credito e quelle create dai ritardi di pagamento dei grandi committenti ed in particolare dalla pubblica amministrazione, generano un effetto domino deleterio per la liquidità delle aziende;
- occorre un urgente sostegno da parte delle istituzioni nazionali e regionali a favore dell'intero sistema produttivo isolano messo a dura prova dall'emergenza fiscale, ponendo la questione Sardegna al centro delle trattative negoziali fra Governo e Regione,

impegna la Giunta regionale

1) ad assumere le necessarie iniziative nei confronti del Governo affinché venga dichiarata la situazione eccezionale di crisi della Sardegna;
2) a chiedere al Governo di abrogare subito lo strumento dell'accertamento esecutivo che entrerà in vigore il 1° luglio 2011 e che cancella il periodo di iscrizione a ruolo;
3) a chiedere al Governo la moratoria fiscale per 12 mesi ai sensi dell'articolo 19 bis del decreto del Presidente della Repubblica n. 602 del 1973, dovuta quando si verificano situazioni eccezionali che alterano gravemente lo svolgimento di un corretto rapporto con i contribuenti o, in alternativa la sospensione del 50 per cento dei carichi da omessi versamenti (non quelli da accertamenti);
4) a chiedere al Governo la inapplicabilità degli studi di settore per l'anno di imposta 2010 o, in alternativa, una riduzione standard, ad esempio del 10 per cento;
5) ad intervenire nel sostegno alle imprese che richiedono finanziamenti alle banche per il pagamento delle cartelle esattoriali, dedicando esclusivamente fondi SFIRS per aumentare dal 20 all'80 per cento la capacità di garanzia dei consorzi fidi da utilizzare come co-garanzia a prima richiesta e non come garanzia sussidiaria;
6) a sospendere la funzione della Regione come ente creditore, promuovendo un patto con una moratoria di un anno, su pagamenti dovuti per tributi regionali o per servizi connessi ad attività regionali.

Cagliari, 12 maggio 2011