CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURAMozione n. 127
MOZIONE SALIS - BRUNO - URAS - AGUS - BARRACCIU - BEN AMARA - COCCO Daniele Secondo - COCCO Pietro - CORDA - CUCCA - CUCCU - DIANA Giampaolo - ESPA - LOTTO - MANCA - MARIANI - MELONI Marco - MELONI Valerio - MORICONI - PORCU - SABATINI - SANNA Gian Valerio - SECHI - SOLINAS Antonio - SORU - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU sulla decennale vicenda del campus universitario di Cagliari e sulla improrogabile necessità di avviare con urgenza la realizzazione del Piano straordinario per la residenzialità universitaria ai sensi dell'articolo 10 della legge regionale n. 3 del 2009, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
- la città di Cagliari, principale polo universitario della Sardegna, ormai da oltre un decennio lascia irrisolto, nonostante la pregressa disponibilità di finanziamenti regionali anche ingenti, il grave problema della assoluta inadeguatezza ed insufficienza dell'offerta di alloggi e servizi essenziali agli studenti fuori sede, oltre 18.000 nell'anno accademico in corso, secondo i dati dell'Università di Cagliari, e costretti in gran numero a ricorrere al mercato immobiliare privato, governato da intenti speculativi e spesso inidoneo a garantire pur quelle condizioni minime essenziali previste per la residenzialità universitaria (per l'anno accademico 2009/2010 il prezzo medio di una stanza singola nel Comune di Cagliari per studenti universitari è stato di 225 euro);
- la disponibilità complessiva del numero dei posti letto risulta infatti nettamente inferiore rispetto alla richiesta attuale e il deficit appare in aumento costante; a tale proposito si pensi che, nell'anno accademico 2009-2010, sono state inoltrate all'Ente regionale per il diritto allo studio universitario di Cagliari (ERSU) 1.922 domande di richiesta di posto alloggio, di cui 1.594 rientrano nei parametri previsti del bando, a fronte di un numero complessivo di 950 posti a concorso, ben lontani, per restare nel Meridione, dall'Università della Calabria, con sede ad Arcavacata di Rende, che vanta 2.165 posti letto agibili e che conta entro il 2013 di arrivare a 3.400 posti (fonte: Ufficio statistica MIUR);
- gli attuali limiti di reddito per l'accesso al concorso (ISEEU = 16.048, ISPEU = 25.316) risultano essere inferiori rispetto alla media nazionale; inoltre, vista la limitata offerta di posti letto, si deve ritenere che un numero importante di studenti, pur in possesso dei requisiti di merito e di reddito, rinunci a priori a presentare richiesta;
- anche i servizi di mensa, sia pur distribuiti in 4 sedi per un totale di circa 960 posti a sedere, risultano attualmente insufficienti ed inadeguati, soprattutto con riferimento alla localizzazione delle sedi della didattica e della ricerca, in quanto le distanze dai poli universitari, con i tempi medi richiesti per raggiungere la mensa, consumare il pasto e rientrare nelle facoltà, risultano assolutamente incompatibili con gli orari delle lezioni, che con i corsi semestrali assorbono tutta la giornata con una sola breve pausa pranzo;
CONSIDERATO che:
- il comma 1 dell'articolo 10 della legge regionale 7 agosto 2009, n. 3, autorizza l'ERSU a predisporre, entro sessanta giorni dall'approvazione della legge, un piano straordinario "al fine di soddisfare il fabbisogno abitativo studentesco, accelerando e razionalizzando la spesa degli stanziamenti statali e regionali specificatamente finalizzati in un quadro di programmazione unitaria";
- la stessa legge, al comma 2, identifica in linea generale i principali obiettivi del piano che "fatto salvo il mantenimento delle strutture esistenti coerenti con i requisiti di cui al presente articolo", consistono nel "rinnovo del patrimonio immobiliare dell'Ente", nel "contenimento delle spese di gestione dei servizi" e nel "miglioramento qualitativo delle condizioni di vita degli studenti";
- nel mese di ottobre 2009 l'ERSU di Cagliari, presentava il "piano straordinario per la residenzialità universitaria e l'ospitalità nella città di Cagliari", predisposto, ai sensi dell'articolo 10 della legge regionale 7 agosto 2009, n. 3, da un gruppo di lavoro composto dall'ERSU di Cagliari, dal Dipartimento di ingegneria del territorio, dall'Università degli studi di Cagliari, dalla Regione Sardegna e dal Comune di Cagliari; tale piano, sia pur ridimensionando la scelta strategica del campus in Viale La Playa, che passava da circa 1.000 posti letto a 500 posti letto, si poneva l'obiettivo di dotare l'ERSU di Cagliari di 1.826 posti letto in sessanta mesi, con un impegno finanziario di 117 milioni di euro e si esprimeva chiaramente contro l'opzione del campus diffuso in quanto "risulta improponibile l'acquisizione di tante piccole unità immobiliari disseminate in centro urbano e con una prevalente concentrazione nel centro storico";
PRESO ATTO che:
- già nel 1999 l'ERSU, dato il preesistente grave deficit tra disponibilità e richieste di alloggi per studenti, lanciava un bando pubblico per reperire un'area da destinare a studentato universitario ed ovviare alla cronica mancanza di alloggi per i fuori sede, area che veniva individuata nell'ex Semoleria in Viale La Playa e nel 2008, dopo alterne vicende, l'ERSU ne acquisiva la titolarità dalla società Edilia;
- a seguito del protocollo d'intesa tra Comune e Regione per la realizzazione del campus nell'ex Semoleria in Viale La Playa, siglato nell'agosto del 2006, una delibera della Giunta regionale dava il via libera alla sua costruzione con un progetto firmato dall'architetto brasiliano Paulo Mendes Da Rocha, premio Pritzker per l'Architettura nel 2006, progetto che integra il campus con auditorium, biblioteca, mensa e interagisce con le principali funzioni urbane: porto, aeroporto, stazione dei treni e dei pullman, rendendo gli universitari finalmente partecipi e protagonisti della realtà cittadina;
- la Giunta regionale presieduta dall'On. Soru, con delibera n. 48/3 del 21 novembre 2006 recante: "Indirizzi per la stipula dell'APQ in materia di Istruzione. Modifiche ed integrazioni alla Delib.G.R. n. 13/1 del 30.3.2006" stanziava fra l'altro 15 milioni di euro da destinare alla residenzialità universitaria, finanziamento cancellato da una successiva deliberazione, la n. 38/11 del 6 agosto 2009 della Giunta attualmente in carica, che destinava invece lo stesso stanziamento al restauro di una serie di edifici di culto;
- nel marzo del 2008, a seguito del protocollo d'intesa del 2006, Presidente della Regione e Sindaco di Cagliari siglavano un accordo di programma che però nell'aprile successivo non veniva ratificato dal consiglio comunale, delegittimando un percorso fin lì condiviso e mettendo a repentaglio un progetto necessario alla Sardegna ed i relativi finanziamenti;
EVIDENZIATO che:
- nella persistente situazione di blocco del progetto del campus in Viale la Playa, la Giunta regionale ha recentemente stanziato, con deliberazione n. 32/52 del 15 settembre 2010, la somma assolutamente irrisoria di 5 milioni di euro per un fantomatico campus naturale, ricorrendo ai "progetti di filiera e sviluppo locale nelle aree di crisi e nei territori svantaggiati (PFSL) ai sensi della legge regionale n. 3/2009, art. 2, commi 37 e 38" ignorando del tutto il suddetto Piano per la residenzialità universitaria, nel frattempo predisposto dall'ERSU ai sensi dell'articolo 10 della stessa legge regionale 7 agosto 2009, n. 3, e di fatto persistendo nel totale immobilismo e sostanziale disconoscimento dei problemi dei nostri studenti universitari;
- di fatto da oltre dieci anni il campus universitario rimane sulla carta nonostante l'unanime consenso acquisito sulla sua realizzazione dalle istituzioni, dalle forze politiche e sindacali, con progetti su cui si trovano accordi e relativi finanziamenti, che poi però si arenano nel paludoso intreccio di interessi politico-economici che niente hanno a che vedere con le concrete esigenze dei giovani e del mondo studentesco,impegna il Presidente della Regione, l'Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio e l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport
a dare immediata e completa attuazione al Piano straordinario per la residenzialità universitaria e l'ospitalità nella città di Cagliari, predisposto ai sensi dell'articolo 10 della legge regionale 7 agosto 2009, n. 3, e dotare l'ERSU di Cagliari entro il termine stabilito di sessanta mesi dei 1.826 posti letto ivi previsti.
Cagliari, 19 aprile 2011