CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

Mozione n. 126

MOZIONE BRUNO - URAS - SALIS - AGUS - BARRACCIU - BEN AMARA - CORDA - COCCO Daniele Secondo - COCCO Pietro - CUCCA - CUCCU - DIANA Giampaolo - ESPA - LOTTO - MANCA - MARIANI - MELONI Marco - MELONI Valerio - MORICONI - PORCU - SABATINI - SANNA Gian Valerio - SECHI - SOLINAS Antonio - SORU - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU sul Programma operativo regionale (POR) FESR 2007-2013, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- il Programma operativo regionale (POR) FESR 2007-2013, approvato dalla Commissione europea con decisione C(2007)5728 del 20 novembre 2007, ha una dotazione finanziaria di 1.701.679.413 euro ripartita nei seguenti assi prioritari: Società dell'informazione (170.167.941 euro), Inclusione, servizi sociali, istruzione e legalità (161.659.544 euro), Energia (187.184.735 euro), Ambiente (382.877.868 euro), Attrattività naturale, culturale e turismo (382.877.868 euro), Sviluppo urbano (306.302.295 euro), Competitività (459.453.442 euro), Assistenza tecnica (34.033.588 euro);
- la Giunta regionale, con deliberazione n. 25/14 del 29 aprile 2008, ha attribuito le risorse finanziarie disponibili nel quadro del POR FESR 2007-2013 alle differenti misure, entro i massimali finanziari per asse prioritario concordati con la Commissione europea disponendo l'avvio delle relative procedure di spesa;
- l'articolo 93 del regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio stabilisce che la Commissione proceda al disimpegno automatico di ogni impegno di bilancio connesso ad un programma operativo che non sia stato utilizzato entro la fine del secondo anno successivo a quello dell'impegno di bilancio nell'ambito del programma (criterio dell'n+2);

RILEVATO che:
- in base alla predetta disposizione comunitaria la Regione avrebbe dovuto rendicontare all'Unione europea erogazioni sul POR FESR 2007-2013 pari a 273 milioni di euro al 31 dicembre 2009 ed a 629 milioni al 31 dicembre 2010, pena il disimpegno sul bilancio comunitario delle risorse non spese;
- come sostenuto dalla Corte dei conti europea in sede di controllo della spesa comunitaria del POR FESR 2007-2013 della Regione Sardegna (Rapporto d'audit del 20 ottobre 2010), alla fine del 2009 la spesa totale dichiarata per il POR FESR 2007-2013 sarebbe stata di soli 42,9 milioni di euro, a fronte dei previsti 273 milioni, se non fosse intervenuta la modifica della regola del disimpegno automatico, sospeso per il 2009, disposta dal regolamento (CE) n. 539/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 giugno 2010, avendo la stessa Corte dei conti europea ritenuto non riconoscibile come erogazione effettuata al 31 dicembre 2009, per mancanza dei requisiti previsti dai regolamenti comunitari, il versamento al fondo di garanzia per le piccole e medie imprese (PMI) per 233,2 milioni di euro istituito presso la SFIRS con la deliberazione della Giunta regionale n. 55/36 del 16 dicembre 2009 "A dicembre 2009, i requisiti normativi per l'istituzione del SIF - Strumento di ingegneria finanziaria - non risultavano pienamente rispettati. Inoltre, il contributo versato nel fondo non era sufficientemente giustificato da un piano di gestione (o da un'altra adeguata documentazione)";
- al 31 dicembre 2010 le erogazioni rendicontate, comprensive dell'importo di 233,2 milioni relativo al fondo di garanzia istituito presso la SFIRS, sono risultate pari a soli 311 milioni a fronte dei 629 originariamente previsti, la cui scadenza risulta ora fortunatamente prorogata al 31 dicembre 2011 (Regolamento (CE) n. 539/2010), mentre al 25 febbraio 2011 l'incremento delle erogazioni rispetto al 31 dicembre 2010 è stato assolutamente trascurabile essendo tali erogazioni risultate pari a 316 milioni;
- il totale delle erogazioni accertate al 25 febbraio 2011, al netto delle somme versate al fondo di garanzia costituito presso la SFIRS, pari a 233,2 milioni di cui non è dato a tutt'oggi conoscere l'effettivo utilizzo non avendone la Giunta regionale mai fatto oggetto di comunicazione nei documenti ufficiali concernenti la spesa regionale, sono pari a 83 milioni, di cui 46 milioni imputate alle ordinarie erogazioni di bilancio regionale ed ammesse a rendicontazione, così che l'effettivo utilizzo dei fondi POR 2007-2013 è oggi pari ad appena 37 milioni, ovvero al 2,18 per cento del totale, di cui 4,5 milioni imputati alle spese per l'assistenza tecnica al programma operativo;
- non meno preoccupante appare la pur ottimistica proiezione delle erogazioni rendicontabili al 31 dicembre 2011 che la Giunta regionale, sulla base delle valutazioni dei responsabili delle linee di attività dei diversi assessorati, ha valutato in 518 milioni (deliberazione n. 13/12 del 15 marzo 2011) a fronte del vincolo comunitario di un importo minimo di erogazioni, alla stessa data, pari a 629 milioni;

ATTESO che:
- a poco più di 9 mesi dalla chiusura dell'esercizio finanziario 2011 appare inevitabile, come riconosciuto dalla stessa Giunta regionale con la citata deliberazione n. 13/12 del 15 marzo 2011, la perdita di risorse comunitarie e di cofinanziamento nazionale pari almeno a 111 milioni di euro, importo da ritenersi tuttavia sottostimato a fronte dell'ottimistico trend di spesa che la stessa Giunta regionale ha valutato dal 25 febbraio al 31 dicembre del 2011 in euro 313 milioni, previsione assolutamente azzardata se raffrontata con il trend delle erogazioni precedenti e con la capacità di spesa della Giunta regionale che dal 31 dicembre 2010 al 25 febbraio 2011 ha prodotto erogazioni pari ad appena 5 milioni di euro;
- sono inoltre ancora sub iudice da parte della Corte dei conti europea (Rapporto d'audit del 20 ottobre 2010) alcune rilevanti operazioni già rendicontate dalla Giunta regionale all'Unione europea, posto che su 5 operazioni controllate ben 3 sono state valutate dalla Corte dei conti come "progetto non ammissibile" per un importo pari a 5 milioni circa, una come "elusione della norma sul disimpegno automatico (articolo 93 del regolamento (CE) n. 1083/2006)" per complessivi 233 milioni e solo una (importo 20.000 di euro) con il giudizio "nessuna osservazione";
- la stessa Giunta regionale nonostante i ripetuti proclami, anche recenti, di efficienza e di buona amministrazione nella spesa dei fondi comunitari del POR 2007-2013, non ha potuto fare a meno di dichiarare, nel contesto della citata deliberazione n. 13/12 del 15 marzo 2011, che il POR FESR 2007-2013 "mostra un preoccupante ritardo sia in termini di spesa sia in termini di avviamento delle procedure di attuazione", tralasciando tuttavia di adottare con la medesima deliberazione, assunta peraltro con grave ritardo, significative misure organizzative e di strategia della spesa dirette a recuperare il forte ritardo nel trend delle erogazioni;
- tale inerzia, inopinatamente giustificata dalla Giunta regionale con l'assunto secondo cui "si sono verificati una serie di cambiamenti di natura politico-amministrativa, sia al vertice della Regione con l'insediamento della nuova Giunta regionale all'inizio del 2009, sia nell'ambito delle strutture tecniche regionali coinvolte nell'implementazione delle LdA del POR, che hanno fortemente rallentato lo svolgimento dei processi decisionali e l'avvio delle procedure di attuazione", appare ancor più grave alla luce dei vincoli di spesa attualmente imposti al bilancio regionale dal patto di stabilità nazionale dal quale sono esclusi, come è noto, i fondi comunitari e rileva in modo preoccupante anche rispetto agli obblighi della Regione a fronte della delibera del CIPE n. 1 dell'11 gennaio 2011, la quale prevede che se i programmi operativi non rispetteranno appropriati obiettivi in termini di impegni giuridicamente vincolanti al 30 maggio 2011 ed al 31 dicembre 2011, essi subiranno una riduzione degli stanziamenti (sugli importi relativi all'annualità 2013 dei piani finanziari in vigore al 31 dicembre 2010) e la rimodulazione in favore di altri programmi nell'ambito dello stesso obiettivo comunitario e cofinanziati dallo stesso fondo strutturale;

CONSIDERATO che:
- l'incapacità e l'inerzia manifestate dalla Giunta regionale nell'affrontare sia in termini politico-programmatici che operativi l'avvio e l'attuazione delle operazioni previste dal POR FESR 2007-2013 appaiono gravissime alla luce della grave crisi economica e sociale che investe oggi la Sardegna la quale, già privata dal Governo nazionale delle importanti risorse finanziarie ad essa spettanti come quelle del FAS, non è riuscita sino ad oggi ad utilizzare se non in minima parte (il 2,18 per cento effettivo al 25 febbraio 2011) le risorse finanziarie del POR FESR invece immediatamente spendibili;
- tali incapacità ed inerzia nella spesa dei fondi comunitari non appaiono contraddette dalle misure adottate dalla Giunta regionale con la delibera n. 13/12 del 15 marzo 2011 che si configura più come una presa d'atto della situazione negativa esistente che come complesso di effettive misure adottate per porre al riparo la Regione dalla perdita di ingenti risorse finanziarie, valutate al 31 dicembre 2011 in almeno 111 milioni;
- tale inerzia è purtroppo confermata dal complessivo quadro negativo della spesa regionale pertinente alla legge finanziaria regionale per il 2011 per la quale sono abbondantemente scaduti i termini acceleratori voluti con la stessa legge dal Consiglio regionale senza che la Giunta regionale abbia sino ad oggi adottato gli atti propedeutici alle procedure di spesa di propria competenza;
- i gravi ritardi della spesa comunitaria colpiscono e penalizzano i diversi settori della società e dell'economia della nostra Isola, tributari di ingenti risorse del POR FESR 2007-2013, così individuati dallo stesso programma comunitario: Società dell'informazione (170.167.941 euro), Inclusione, servizi sociali, istruzione e legalità (161.659.544 euro), Energia (187.184.735 euro), Ambiente (382.877.868 euro), Attrattività naturale, culturale e turismo (382.877.868 euro), Sviluppo urbano (306.302.295 euro), Competitività (459.453.442 euro);
- il Consiglio regionale non è stato messo in grado sino ad oggi di conoscere l'effettiva operatività del fondo di garanzia per le PMI per 233,2 milioni di euro istituito presso la SFIRS con la deliberazione n. 55/36 del 16 dicembre 2009 della Giunta regionale, la cui efficacia nel tessuto delle piccole e medie imprese potrebbe essere ripartita in almeno un decennio, stante l'elevatissimo importo dello strumento di ingegneria finanziaria (SIF) attivato e che le norme della comunità europea consentono di considerare come erogazione effettuata (articolo 43, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1828/2006 della Commissione, modificato dal regolamento (CE) n. 846/2009 della Commissione),

impegna la Giunta regionale

1) ad accelerare le procedure di spesa del POR FESR 2007-2013 in termini di avvio e completamento delle procedure stesse con l'assunzione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti nei termini posti sia dall'Unione europea che dalla deliberazione del CIPE n. 1 dell'11 gennaio 2011 e garantendo altresì che, alla data del 31 dicembre 2011, l'entità delle erogazioni rendicontabili all'Unione europea sia pari almeno a 629 milioni di euro, al fine di evitare alla Regione la revoca dei fondi comunitari e di cofinanziamento nazionale in applicazione del vincolo dell'n+2;
2) a fornire al Consiglio regionale, entro e non oltre 15 giorni dall'approvazione della presente mozione, il quadro delle iniziative assunte, sia di carattere programmatico e procedurale che di natura organizzativa e di sistema, al fine di invertire il negativo e preoccupante trend di spesa, fornendo altresì mensilmente i dati dell'avanzamento della spesa certificata all'Unione europea;
3) a comunicare al Consiglio regionale l'evoluzione delle procedure di controllo poste in essere dalla Corte dei conti europea su una serie di operazioni rendicontate dalla Regione all'Unione europea con il Rapporto d'audit del 20 ottobre 2010, in ragione dei gravi vizi riscontrati dall'organo di controllo su ben 4 delle 5 operazioni sottoposte a controllo;
4) a fornire al Consiglio regionale, entro e non oltre 15 giorni dall'approvazione della presente mozione i dati relativi all'operatività del fondo di garanzia per le PMI per 233,2 milioni di euro istituito presso la SFIRS con la deliberazione n. 55/36 del 16 dicembre 2009 della Giunta regionale.

Cagliari, 13 aprile 2011