CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

Mozione n. 122

MOZIONE SALIS - COCCO Daniele Secondo - MARIANI sulla necessità di apprestare tutte le azioni necessarie per fronteggiare la situazione di emergenza che si potrebbe determinare a causa dello sbarco degli immigrati nella nostra Isola.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- i tragici avvenimenti degli ultimi tempi del Nord Africa, in particolare dei paesi del Mahgreb, stanno alimentando una nuova e prepotente fuga delle popolazioni da queste zone teatro di sanguinosi avvenimenti;
- dopo la saturazione dell'Isola di Lampedusa i migranti stanno dirottando la loro attenzione verso la Sardegna, la quale rappresenta, unitamente alla Sicilia, il primo punto di arrivo degli stessi in Italia;
- nella giornata del 4 aprile 2011 la spiaggia di Cala Cipolla, in territorio di Chia (Comune di Domus de Maria), è stata interessata dallo sbarco di 25 tunisini e nella giornata odierna sono attesi circa 700 immigrati;
- il Frontex (agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione europea) ha stimato il possibile arrivo in Italia di 1/1,5 milioni di rifugiati/clandestini/immigrati;
- si prevede, inoltre, che nell'immediato, parte notevole di questo flusso possa approdare in Sardegna clandestinamente, avvantaggiato anche dall'avvicinarsi della bella stagione e dalla transitabilità del canale di Sardegna;
- in relazione a queste previsioni è precipuo dovere della nostra Regione, nel rispetto dell'obbligo morale e istituzionale di solidarietà, predisporre tutti i rimedi atti a gestire l'imponente flusso migratorio che potrebbe vedere coinvolto il nostro territorio;

CONSIDERATO che:
- nell'immediato la nostra Isola si potrebbe quindi trovare nelle condizioni di dover fronteggiare una emergenza umanitaria, sanitaria e di ordine pubblico senza precedenti;
- moltissimi immigrati giungeranno nella nostra Isola in maniera illegale e clandestina potendo così produrre inediti problemi di ordine pubblico e tensioni sociali difficilmente controllabili;
- il fenomeno in Sardegna è per il momento limitato e, pertanto, ci si può ancora attrezzare in tempo per governare i problemi che potranno verificarsi, evitando di correre ai ripari solo in condizioni di emergenza;

RITENUTO che al fine di contemperare gli interessi degli immigrati e quelli del popolo sardo si impone la necessità di monitorare le presenze sin dal loro arrivo, al fine di valutare la portata del flusso ed intervenire nella gestione delle problematiche ad esso legate,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

1) a non sottovalutare le gravi tensioni che stanno sconvolgendo molti paesi del Nord Africa e ad intervenire tempestivamente al fine di organizzare, in collaborazione con il Governo nazionale, un piano dettagliato di assistenza umanitaria e di accoglienza in strutture idonee, con lo scopo di conciliare il dovere di assistenza e solidarietà con la tutela del diritto del popolo sardo a vivere in un territorio tranquillo ed ordinato;
2) ad interloquire con il Prefetto di Cagliari al fine di rivedere la decisione di adibire il centro sito in viale Elmas all'ospitalità di 700 migranti, in contrasto con quanto stabilito in merito alla allocazione dei siti fuori dalla cinta urbana;
3) a definire le necessarie intese per intensificare e/o predisporre controlli, 24 ore su 24, sulle coste sarde, in particolare sui punti strategici che hanno costituito anche nel recente passato zona di approdo per gli immigrati; ciò al fine di intercettare le presenze sin dal loro arrivo e monitorare con precisione la dimensione del flusso migratorio per poterlo fronteggiare ed indirizzare, nell'interesse degli stessi migranti.

Cagliari, 6 aprile 2011