CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURAMozione n. 118
MOZIONE BRUNO - URAS - SALIS - AGUS - BARRACCIU - BEN AMARA - CARIA - COCCO Daniele Secondo - COCCO Pietro - CUCCA - CUCCU - DIANA Giampaolo - ESPA - LOTTO - MANCA - MARIANI - MELONI Marco - MELONI Valerio - MORICONI - PORCU - SABATINI SANNA Gian Valerio - SECHI - SOLINAS Antonio - SORU - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU sulla crisi libica e l'accoglienza di profughi nord africani, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
- la crisi in atto nell'area nord africana coinvolge e interpella le nazioni frontaliere del bacino mediterraneo con gravi ripercussioni anche sul piano internazionale;
- l'intervento militare della coalizione internazionale in Libia ha aperto un fronte di instabilità dal quale conseguirà un forte impulso alle migrazioni di massa della popolazione;
- il processo popolare di ribellione delle popolazioni egiziane, libiche e tunisine ai regimi totalitari e oppressori che li ha visti per svariati decenni privati delle più elementari libertà civili e democratiche, interpella la coscienza di tutti i popoli democratici e alimenta l'esigenza di affrontare con solidarietà e adeguatezza il fenomeno di un esodo umano dalle rilevanti proporzioni;CONSIDERATO che:
- a seguito dell'emergenza profughi concatenata allo scoppio del conflitto libico il Governo italiano ha avviato un coinvolgimento delle regioni e dei comuni per un piano equilibrato di accoglienza e di sistemazione delle migliaia di profughi in fuga dai loro paesi di origine;
- la Regione sarda ha espresso la disponibilità per accogliere circa 2.000 profughi, precisando ulteriormente, di esclusiva nazionalità libica, da collocare in non meglio precisate località della Regione;
- non si comprende affatto la ragione di una discriminazione così esplicita fra cittadini libici e altri profughi di diversa nazionalità, di fronte allo scenario assai più ampio ed articolato dell'instabilità nord africana in questa fase politica;
- la Sardegna, in ragione della sua rilevante posizione geografica in rapporto all'area di crisi, e della sua riconosciuta e storica vocazione all'ospitalità e all'accoglienza, non può accettare un programma di solidarietà e di sostegno improntato su un inspiegabile principio discriminatorio che di fatto sembrerebbe voler consapevolmente ignorare la complessità e la portata dei cambiamenti in atto nelle comunità che si affacciano di fronte alle nostre coste,impegna il Presidente della Regione
1) a voler riferire in Consiglio regionale del contributo e delle modalità operative di accoglienza che la Sardegna intende offrire ai profughi nord africani;
2) a rimuovere ogni limite e ogni possibile imposizione rispetto a discriminazioni che intendono distinguere fra cittadini libici e di altre nazionalità comunque coinvolte nel più generale esodo conseguente alla crisi dell'area nord africana;
3) a voler promuovere con maggiore energia e chiarezza l'immagine di una Sardegna come terra di pace e di accoglienza per tutti gli uomini e le donne che nella difficile transizione verso la libertà e la democrazia del proprio popolo, chiedono temporaneamente di essere accolti, protetti e sostenuti.Cagliari, 29 marzo 2011