CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

Mozione n. 100

MOZIONE ARTIZZU - SANNA Matteo sugli effetti del Piano per l'editoria locale approvato dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e dal Governo per le emittenti locali sarde.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

CONSIDERATO che:
- il Governo nazionale, in sede di approvazione del Piano per l'editoria televisiva, ha determinato la scomparsa delle televisioni locali dai primi nove posti del telecomando del digitale terrestre, causando un danno incalcolabile per numerose realtà editoriali anche in Sardegna;
- in questo modo vengono tagliate fuori dall'elenco più immediato, e quindi più accessibile agli utenti, quelle emittenti che in tanti anni di duro lavoro hanno acquisito professionalità, prestigio e competenza, determinando un prezioso incremento dei servizi di informazione al servizio del cittadino senza gravare con alcun canone o tassa sui bilanci delle famiglie sarde;
- anche nella nostra Regione tale danno comporterà inevitabilmente una difficoltà economica delle aziende editoriali in questione e il conseguente pericolo per i posti di lavoro di personale giornalistico, tecnico, amministrativo;
- le emittenti regionali, in modo particolare in una realtà come quella della Sardegna, terra di pionierismo della emittenza privata fin dagli ultimi drammatici momenti della seconda guerra mondiale, danno spazio all'informazione, alla cultura, alle tradizioni e alle ricchezze delle nostre città e dei nostri paesi, grazie al lavoro quotidiano di professionisti qualificati, garantendo un'informazione puntuale e capillare nel territorio;
- l'atto compiuto dal Governo nazionale è un'autentica prevaricazione delle autonomie e delle specificità delle regioni che non si concilia con uno spirito federalista al quale lo stesso Governo nazionale afferma di volersi ispirare,

impegna la Giunta regionale

a mettere in atto tutte le iniziative politiche in grado di indurre il Governo a modificare il provvedimento in questione, per garantire dignità e rispetto alle realtà editoriali televisive sarde e consentire a queste ultime di continuare a svolgere il proprio ruolo fondamentale al servizio dei cittadini.

Cagliari, 29 novembre 2010