CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

Mozione n. 99

MOZIONE ZUNCHEDDU - URAS - BRUNO - SALIS sulle gravi problematiche inerenti la situazione di grave crisi in cui versa il comparto orto-serricolo ed i danni sofferti delle aziende agricole del territorio comunale, sia in seguito ai tragici eventi alluvionali del 22 ottobre 2008, che per i danni dovuti alle piogge persistenti e alla falena del pomodoro (tuta absoluta).

***************

IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- il comparto orto-serricolo versa da diversi anni in una condizione di grave crisi che sta progressivamente portando le aziende agricole al collasso e, in caso di tracollo, si avrebbero conseguenze disastrose oltre che sul piano economico, anche e soprattutto sotto il profilo sociale;
- in data 4 ottobre 2010, presso l'aula consiliare del Comune di Capoterra, si è tenuta una pubblica assemblea degli orto-serricoltori nel corso della quale, insieme ai rappresentanti delle amministrazioni dei Comuni di Assemini, Pula, Villa San Pietro, Uta, Decimoputzu e Sarroch, è stato deciso di convocare in seduta straordinaria e congiunta i rispettivi consigli comunali per adottare un ordine del giorno circa le problematiche del comparto;
- come ormai è infelicemente risaputo, in data 22 ottobre 2008 si è verificato nel territorio comunale un evento alluvionale di portata imprevedibile ed eccezionale;
- tale evento ha colpito in maniera devastante il comparto agricolo, causando ingenti danni strutturali e produttivi alle aziende agricole; tale annata è stata peraltro tragicamente caratterizzata da piogge persistenti che hanno colpito in larga parte il territorio regionale con conseguenze gravi per il comparto orto-serricolo;
- oltre al citato evento calamitoso il comparto agricolo è stato ulteriormente colpito da un attacco virulento e dalla tignola o falena del pomodoro (tuta absoluta), compromettendo ulteriormente le produzioni agricole nella campagna agraria 2008/2009 fino al 70 per cento del raccolto atteso; anche in questo caso, le aziende agricole colpite sono state invitate dagli uffici regionali competenti a segnalare su appositi moduli i danni subiti dalle colture;

CONSTATATO che:
- nonostante gli impegni assunti dall'Assessorato regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale, e trascorsi oramai oltre ventiquattro mesi dal citato evento, ad oggi non risulta ancora portata a compimento dall'Amministrazione regionale alcuna procedura per la determinazione di un eventuale contributo a sostegno delle imprese danneggiate;
- l'unica azione di sostegno presa in considerazione è stata l'erogazione di una sorta di anticipazione pari al 10 per cento dei danni riconosciuti, senza che venisse adottata alcuna deliberazione che fissasse in modo certo ed inequivocabile sia il diritto alla percezione di un contributo, sia la percentuale del contributo concesso in relazione al danno riconosciuto;
- tale circostanza, da un lato ha di fatto impedito alle imprese di avvalersi dell'anticipazione concessa, non potendo determinare la parte dell'investimento di ristrutturazione a carico dell'imprenditore e perciò da finanziare con risorse proprie, dall'altro ha reso ancora oggi aleatorio il riconoscimento del diritto ad ottenere un contributo a titolo di risarcimento dei danni subiti sia alle strutture che alle colture;
- alla data dell'evento calamitoso, gli impianti delle aziende erano prossimi alla fase di raccolta e avevano quindi già sostenuto la maggior parte dei costi di produzione: ad oggi non sono state ancora predisposte risorse a titolo di risarcimento dei danni colturali sofferti;
- questa circostanza si è tradotta in uno stato di grave crisi economico-finanziaria, in quanto la quasi totalità del raccolto è andata distrutta;
- nessun provvedimento di riconoscimento e risarcimento è stato disposto per i danni causati alle colture da parte della falena del pomodoro (tuta absoluta);

PRESO ATTO che gli agricoltori del territorio, riuniti in una associazione denominata ASSOFF si sono rivolti anche al Prefetto di Cagliari per sollecitare un incontro risolutivo di tali problematiche con le autorità regionali,

impegna il Presidente della Regione, l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale e tutti gli assessori competenti

affinché:
1) facciano chiarezza e riferiscano sulle ragioni per cui non abbiano applicato quanto sancito dal decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102 (Interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole, a norma dell'articolo 1, comma 2, lettera i), della legge 7 marzo 2003, n. 38) ed in particolare le disposizioni contenute nei seguenti articoli dello stesso decreto:
a) articolo 7, Disposizioni relative alle operazioni di credito agrario, per quanto concerne la proroga delle scadenze delle rate delle operazioni di credito agrario di esercizio e di miglioramento e di credito ordinario;
b) articolo 8, Disposizioni previdenziali, per quanto concerne l'esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali propri e per i lavoratori dipendenti;
c) articolo 9, Epizoozie, concorso al sostegno dei redditi delle imprese zootecniche colpite da infezioni epizootiche;
2) provvedano ad intraprendere le necessarie iniziative a sostegno del comparto agricolo del territorio, al fine di scongiurare il definitivo collasso del comparto e del suo indotto, determinando altrimenti una profonda crisi dell'intera filiera produttiva dalla quale sta diventando sempre più difficile uscire.

In particolare le iniziative che si ritiene debbano essere intraprese in sede istituzionale a sostegno del comparto sono:
1) la richiesta di dichiarazione immediata dello stato di crisi socio-economica;
2) l'avvio immediato delle procedure di determinazione del contributo da erogarsi a titolo di risarcimento per i danni strutturali sofferti, a valere sul quale è stata già anticipata una somma pari al 10 per cento;
3) il riconoscimento e l'indennizzo dei danni culturali subiti a causa dell'evento alluvionale del 22 ottobre 2008 e degli altri eventi calamitosi come le piogge persistenti e la tuta absoluta;
4) l'intervento presso istituti di credito e banche al fine di poter ricostruire il necessario volano finanziario per la ripresa della attività produttiva;
5) l'adozione di un provvedimento urgente in regime de minimis, così come già programmato dall'Assessorato regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale;
6) il blocco per un triennio delle scadenze fiscali e contributive derivanti dell'esercizio dell'attività agricola in stato di crisi socio-economica;
7) il coinvolgimento dei rappresentanti del comparto orto-serricolo al tavolo delle discussioni concernenti il comparto stesso;
8) l'armonizzazione legislativa sulle registrazioni dei fitofarmaci fra tutti i paesi comunitari;
9) il monitoraggio dei prodotti ortofrutticoli in entrata comunitaria e non sulla base delle normative vigenti;
10) l'attuazione e definizione di una legge di settore;
11) la revisione del sistema assicurativo delle aziende agricole.

Cagliari, 17 novembre 2010