CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURAMozione n. 97/17
MOZIONE COCCO Daniele Secondo - SALIS - MARIANI - CAPELLI sulla inderogabile necessità di avviare anche in Sardegna la sperimentazione del metodo Zamboni per la cura della sclerosi multipla.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
- da ricerche e studi condotti dal prof. Paolo Zamboni, chirurgo vascolare dell'Università di Ferrara, in collaborazione con il dottor Fabrizio Salvi, neurologo del Centro il Bene dell'Ospedale Bellaria di Bologna, risulta che alla patogenesi della sclerosi multipla contribuisce in modo importante un'alterazione del circolo venoso del sistema nervoso, alterazione che il prof. Zamboni ha chiamato CCSVI (insufficienza venosa cerebrospinale cronica) e dalla quale sarebbero affetti circa il 95 per cento dei malati di sclerosi multipla;
- sulla base degli studi e delle ricerche effettuate, il prof. Zamboni ha elaborato un protocollo sanitario basato sulla strettissima correlazione individuata tra sclerosi multipla e CCSVI, che prevede principalmente la disostruzione del circolo venoso attraverso un intervento mini-invasivo di angioplastica dilatativa, da eseguirsi in day hospital;
- il metodo Zamboni, accolto con estremo interesse dalla comunità medica internazionale, viene ormai praticato in molti paesi esteri ed ha da tempo varcato l'oceano approdando anche negli Stati uniti, dove la sperimentazione procede con risultati estremamente positivi in diversi stati;
CONSIDERATO che:
- la sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa cronica, progressiva e altamente invalidante, una delle patologie più gravi a carico del sistema nervoso centrale dovuta per il 20 per cento a fattori genetici, si manifesta generalmente per la prima volta fra i 20 e i 30 anni, ma in un 6 per cento dei casi viene diagnosticata in ragazzi sotto i 18 anni, e colpisce in Italia più di 58.000 persone;
- sull'incidenza della sclerosi multipla in Sardegna non esiste ancora un registro regionale, eppure, secondo gli ultimi dati risalenti purtroppo al 2002, l'Isola è la regione d'Italia più colpita dal fenomeno, con 150 casi per 100 mila abitanti, oltre il doppio rispetto alla media nazionale, ossia 2.500 persone ammalate;
- le attuali terapie a base di interferoni e di immunosoppressori, che non portano alla guarigione ma possono solo rallentare il decorso della malattia, oltre a generare costi elevatissimi per il servizio sanitario, hanno pesanti effetti collaterali e risultano efficaci solo su circa 1/3 dei pazienti;
- l'intervento di angioplastica messo a punto dall'equipe del prof. Paolo Zamboni apre invece una prospettiva di cura con effetti collaterali quasi nulli e costi ridottissimi per il servizio sanitario;
- già numerose regioni italiane hanno approvato protocolli di sperimentazione della cura con mozioni approvate dalle Regioni Lazio, Marche ed Emilia-Romagna, e si sono già attivati gli assessorati competenti di Sicilia, Veneto, Lombardia e Piemonte chiedendo la disponibilità al prof. Paolo Zamboni ad ospitare presso la struttura da lui diretta professionisti locali cui trasferire il know how necessario;
- molti pazienti italiani, ed in particolare molti sardi, che intendono sottoporsi alla nuova terapia non possono farlo nel proprio territorio di residenza e sono costretti a rivolgersi ad altre regioni o addirittura a ricorrere al cosiddetto "turismo della salute" recandosi in altri paesi, con il rischio di non essere sufficientemente garantiti sul piano della opportunità e sicurezza degli interventi sanitari proposti;
- i risultati della sperimentazione della innovativa terapia del prof. Zamboni avviata nei diversi centri evidenziano un netto miglioramento delle condizioni di vita dei pazienti sottoposti al trattamento, dato che, anche a voler prescindere dai risultati, ancora da verificare per il mondo scientifico, sulla regressione della patologia, comporta una svolta ed autorizza una concreta speranza nella lotta contro la sclerosi multipla,impegna il Presidente della Regione
1) a porre in essere con urgenza tutti i provvedimenti necessari a dare anche ai malati sardi la speranza di un futuro migliore inserendo anche la Sardegna nello studio terapico multicentrico e randomizzato sulla insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI) nella sclerosi multipla contemplato dal metodo Zamboni;
2) a favorire in tempi brevi l'avvio di centri di sperimentazione del cosiddetto protocollo Zamboni, anche con l'adozione degli strumenti diagnostici necessari, presso le ASL della Sardegna, peraltro già dotate di strutture e professionalità fortemente impegnate nella cura della sclerosi multipla.
Cagliari, 9 novembre 2010------------------------------------
La presente mozione è stata approvata dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 22 marzo 2012.