CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

Mozione n. 87

MOZIONE BRUNO - SORU - SANNA Gian Valerio - AGUS - BARRACCIU - COCCO Pietro - DIANA Giampaolo - ESPA - LOTTO - MELONI Marco - SOLINAS Antonio sulla formulazione di un ordine del giorno voto al Parlamento (articolo 51, comma 1, dello Statuto sardo).

***************

IL CONSIGLIO REGIONALE

PRESO ATTO che il Parlamento nazionale ha di fatto avviato la discussione per la realizzazione di un processo di riforma costituzionale in senso federale dello Stato;

RICONOSCIUTO in tale contesto il diritto del Popolo sardo a difendere e rafforzare l'autogoverno della Sardegna sancito dal Patto costituzionale che ha avuto il suo primo riconoscimento nello Statuto del 1948;

EVIDENZIATO che la condizione di dipendenza della Sardegna, anziché ridursi, va progressivamente accrescendosi rispetto al sistema politico, finanziario, economico, culturale, formativo ed educativo, delle servitù militari, delle politiche energetiche, dei beni culturali, archeologici ed artistici, nonché nella esclusione dalla rappresentanza nel Parlamento europeo;

CONSTATATO che l'attuale forma di autonomia non ha realizzato pienamente, fra i suoi obiettivi più rilevanti, quello dell'autogoverno e dello sviluppo economico e sociale, e non risponde più con la necessaria efficacia alle nuove domande derivanti dai cambiamenti sociali, dall'unificazione europea, dalla globalizzazione, limitando la volontà della Sardegna nell'attuazione delle scelte che possono garantirle la piena libertà e prosperità, mentre continuano a mancare da anni interventi adeguati da parte dello Stato sul terreno della riduzione del divario economico, infrastrutturale e competitivo dell'Isola;

CONSIDERATO che l'identità storica, geografica, culturale e linguistica esige prioritariamente il riconoscimento di un'identità politica chiaramente definita e di un forte autogoverno;

VALUTATO che, per innescare processi di reale cambiamento e di nuovo sviluppo nelle condizioni globali di oggi, è indispensabile dare risposte concrete alle domande del Popolo sardo che chiede una più larga sovranità in capo alle istituzioni dell'autonomia,

riafferma

i principi di sovranità contenuti nella mozione approvata dal Consiglio regionale il 24 febbraio 1999, nonché le sue ragioni storiche, culturali e politiche attraverso le quali è stata confermata solennemente "la sovranità del Popolo sardo sulla Sardegna, sulle sue isole minori, sul suo mare territoriale", sovranità frettolosamente abbandonata nelle mani della Monarchia sabauda in cambio della "fusione perfetta con gli Stati della terraferma",

ribadisce

nel rispetto della propria tradizione democratica, il primato dei valori di coesione economico-sociale e il modello di libertà, democrazia, benessere e progresso tipici delle diverse nazioni europee e l'amichevole volontà di collaborazione con le comunità e gli Stati frontalieri del bacino del Mediterraneo per il perseguimento ed il progresso dei comuni interessi,

denuncia

la concessione della perfetta fusione deliberata dal Re di Sardegna Carlo Alberto con Regio Biglietto del 20 dicembre 1847,

considera

politicamente conclusa la vicenda storica conseguente alla rinuncia alle proprie sovranità istituzionali, avvenuta il 29 novembre 1847, solo parzialmente recuperate nella legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3 (Statuto speciale per la Sardegna),

ribadisce

al Parlamento il diritto del Popolo sardo al riconoscimento di un nuovo Patto costituzionale e di poter partecipare a pieno titolo ai processi di riforma e di revisione federalista della Costituzione italiana,

ai sensi dell'articolo 51 dello Statuto di autonomia fa voti al Parlamento nazionale affinché:

1) vengano concordate le forme e le modalità adeguate perché il Consiglio regionale della Sardegna possa partecipare pienamente al processo di riforma e di revisione della Costituzione repubblicana in senso federale;
2) venga avviato un confronto politico paritario, aperto e responsabile con lo Stato affinché, nell'ambito della riforma costituzionale, sia sancito un nuovo Patto costituzionale fondato sul riconoscimento di una più alta ed efficace forma di autogoverno per l'autonomia sarda.

Cagliari, 16 settembre 2010