CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

Mozione n. 71

MOZIONE MILIA - BIANCAREDDU - CAPELLI - CONTU Felice - CAPPAI - OBINU - OPPI - STERI sulla trasformazione della Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe in azienda pubblica di servizi alla persona.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- la Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe è un'IPAB che da oltre 20 anni svolge attività sanitaria;
- nello specifico, la Fondazione attualmente svolge le seguenti attività:
    1) centro di riabilitazione polivalente: svolge prestazioni sanitarie ai sensi dell'articolo 26 della legge n. 833 del 1978 ed eroga prestazioni nelle quattro tipologie previste: degenza a tempo pieno (riabilitazione globale a ciclo continuativo), degenza diurna, prestazioni ambulatoriali e prestazioni domiciliari; in particolare vengono erogate le seguenti prestazioni:

    1.1 riabilitazione globale a ciclo continuativo. Per l'attività di degenza a tempo pieno, ora riabilitazione globale a ciclo continuativo, la struttura è accreditata per 40 posti/die. Il contratto stipulato in data 26 febbraio 2009 con la ASL di Sassari prevede l'erogazione di 19 prestazioni/die, remunerate con una retta di euro 146 per prestazione giornaliera. I pazienti nella maggior parte dei casi sono in fase di immediata post-acuzie, con patologie altamente invalidanti, provenienti da reparti ospedalieri ed universitari, o da altri centri di riabilitazione, quale prosecuzione del trattamento. Ordinariamente, la durata media della permanenza del paziente nella struttura è di circa 90 giorni;
    1.2 prestazioni in centro diurno a valenza socio-riabilitativa. Il centro diurno a valenza socio-riabilitativa (cosiddetto day hospital - DH), si articola su tre tipologie di servizi offerti: il DH per pazienti disabili psico-fisici, il DH neuromotorio, che accoglie pazienti che necessitano di intervento globale (fisioterapia, logoterapia, sostegno psicologico, assistenza medica, infermieristica e di base) ed il DH demenze, essenzialmente caratterizzato da pazienti anziani con disturbi comportamentali (Alzheimer). In tal senso quest'ultima tipologia è da considerarsi attività attigua a quella della RSA "Gli Ulivi", esaminata nel prosieguo. L'accreditamento per il centro diurno è ottenuto per 120 posti/die. La convenzione con la ASL di Sassari prevede l'erogazione fino ad un massimo di 26 prestazioni/die, remunerate euro 67/die per paziente;
    1.3 prestazioni ambulatoriali. La linea di servizi per prestazioni ambulatoriali è operativa per cinque giorni la settimana; essa si rivolge agli utenti che hanno la possibilità di accedere alla struttura lasciando il proprio domicilio. Le prestazioni attualmente convenzionate sono 14/die. La remunerazione è di euro 39 per prestazioni globali e euro 19 per le prestazioni di mantenimento;
    1.4 prestazioni domiciliari. La fornitura di prestazioni domiciliari opera per sei giorni la settimana in un territorio vasto e con una clientela diffusa in maniera capillare. La convenzione 2007 con la ASL prevedeva per il 2007 n. 37.800 prestazioni annue e per il 2008 n. 33.750 prestazioni. La remunerazione è di euro 41 per le prestazioni globali ed euro 26 per le prestazioni di mantenimento. La media delle prestazioni effettuate nell'anno 2009 è di circa 4 prestazioni/die per operatore, rispetto alle condizioni ottimali che prevedrebbero un carico di almeno 6 prestazioni/die;

    2) residenza di riabilitazione psicofisica. La residenza, denominata "Arcobaleno", opera dal 1997 ed ospita 19 pazienti provenienti dall'ex Ospedale San Camillo di Sassari, affetti da patologie congenite o connatali con residue gravi disabilità ormai ampiamente stabilizzate. Il numero di prestazioni convenzionate è di 20/die, remunerate con una retta di euro 118/die. Detta attività è stata finora esercitata sulla base di autorizzazioni di riabilitazione globale a ciclo continuativo;

    3) residenza sanitaria assistenziale. La RSA è composta da due moduli denominati "Le Magnolie" e "Gli Ulivi". Attualmente risultano convenzionali 52 posti letto con il SSN, dei quali 20 per il primo modulo (Le Magnolie) e 32 per il secondo modulo (Gli Ulivi). In particolare:

    3.1 RSA Le Magnolie. In questo modulo sono presenti ospiti in maggioranza provenienti dall'ex Ospedale psichiatrico di Sassari, presenti nella struttura dal 1998. Gli ospiti sono caratterizzati da gravi forme di insufficienza mentale, con alto livello assistenziale e basso livello sanitario, con caratteristiche assistenziali e di intervento di mantenimento delle residue capacità cognitive e funzionali. La struttura è autorizzata per 20 posti letto;
    3.2 RSA Gli Ulivi. Nel secondo modulo invece, sono presenti essenzialmente pazienti ultrasessantacinquenni. Le patologie riscontrate sono più variegate, caratterizzate in particolare da incidenza elevata di demenze con disturbi comportamentali; si riscontrano anche pazienti in fase terminale, sindromi da allettamento ed altre patologie. La struttura è autorizzata per 32 posti letto;

    4) comunità terapeutica psichiatrica. La struttura denominata "Gabbiano Blu" a partire dal 2003 ha visto l'accreditamento di 23 posti in qualità di comunità terapeutica psichiatrica. Attualmente sono presenti 7 pazienti inviati dai rispettivi CSM delle ASL di Cagliari, Oristano e Sassari. I restanti pazienti sono inseriti con il progetto di cui alla legge 30 maggio 1997, n. 20. La remunerazione è composita. Gli ospiti sono affetti da disabilità mentali che comportano la necessità di un elevato carico assistenziale;

    5) casa protetta. La casa protetta, denominata "Ancora", ospita anziani non autosufficienti con quadro clinico ormai stabilizzato che non necessitano di intervento sanitario costante. La retta è pari ad euro 62 a cui viene aggiunta una quota di euro 10,40 per prestazione giornaliera a titolo di indennità corrisposta dalla ASL per l'utilizzo di personale sanitario previsto dagli standard vigenti per le case protette da 30 posti letto;
  

    6) inoltre sono presenti altre tre strutture non utilizzate tra le quali due case protette denominate "Faro", "Orizzonte", ed una struttura ultimata e funzionale, prevista per essere utilizzata come centro assistenziale, denominata "Ginestre";

    7) esiste, inoltre, la possibilità di esercitare ulteriori attività così individuabili:

    7.1 ampliamento della RSA "Gli Ulivi" portandola dagli attuali 32 posti letto a 52;
    7.2 apertura del centro diurno Alzheimer, attualmente in corso di accreditamento, che a breve potrebbe ospitare 20 pazienti in regime di centro diurno integrato;
    7.3 trasformazione dell'attuale struttura "Arcobaleno", che utilizza un'autorizzazione ed accreditamento per 20 posti di riabilitazione globale a ciclo continuo, in struttura socio-riabilitativa;
    7.4 creazione di un centro per le cure palliative;
    7.5 istituzione di un poliambulatorio di medicina specialistica;
    7.6 riabilitazione psicomotoria in regime privatistico, tra l'altro indispensabile per l'intervento riabilitativo nella fase acuta, in modo da garantire la continuità del servizio anche quando il ciclo di riabilitazione concesso dalla ASL è scaduto ma il paziente necessita ancora di trattamenti;

- risulta che la Fondazione San Giovanni Battista sia in possesso degli standard organizzativi e tecnici previsti dalla normativa vigente;
- alla data del 30 aprile 2010 il personale dipendente aveva una consistenza di n. 168 unità (spesa complessiva lorda mensile euro 434.922,34) e il personale con rapporto convenzionale era di n. 22 unità lavorative (costo complessivo medio mensile euro 38.488,78);
- sempre alla data del 30 aprile 2010, la situazione finanziaria si può così riepilogare:
totale debiti euro 16.648.855,73
totale crediti euro 3.057.384,50
totale valore patrimonio euro 15.080.445,00;
- la Fondazione San Giovanni Battista ha presentato domanda di trasformazione in ASP insieme alla richiesta di fusione con l'IPAB Figlie di Maria di Sassari; invero, la legge regionale 23 dicembre 2005, n. 23, prevede la trasformazione giuridica delle IPAB in aziende pubbliche di servizi alla persona (articolo 44);
- la Giunta regionale, con deliberazione 11 febbraio 2009, n. 10/46, ha accolto la richiesta di fusione e ha dichiarato la conformità della proposta di statuto della costituenda azienda pubblica, di servizi alla persona Figlie di Maria e San Giovanni Battista allo schema di cui alla deliberazione n. 62/23 del 14 novembre 2008, nonché la sua coerenza rispetto ai fini statutari originari delle due IPAB e rispetto alle disposizioni della legge regionale n. 23 del 2005 sul sistema integrato dei servizi alla persona; peraltro la stessa Giunta regionale ha affermato nella parte motiva che la costituzione della nuova azienda doveva avvenire "una volta completati la documentazione ed il piano complessivo di risanamento, sulla base dei contratti in via di definizione con le ASL competenti e delle previsioni circa lo sviluppo dell'attività scolastica";
- in attuazione di detta deliberazione, ancorché in evidente ritardo, in data 2 settembre 2009 è stato istituito, con decreto n. 36 dell'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, un tavolo tecnico per esaminare i problemi inerenti l'istanza di fusione e trasformazione presentata dalle due IPAB e lo studio di un percorso condiviso al fine di adottare tutte le misure ed atti corrispondenti;
- in data 6 maggio 2010, a seguito del tavolo tecnico tenuto dall'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale in data 3 maggio 2010, in contrasto con il disposto della citata deliberazione della Giunta regionale n. 10/46, é stata data indicazione al Commissario straordinario della Fondazione San Giovanni Battista di predisporre un piano autonomo di risanamento, poi presentato in data 1° giugno 2010;
- alla luce di tale piano appare assolutamente inderogabile l'incremento dei volumi di attività, peraltro già previsto nella citata deliberazione n. 10/46; invero, solo in tale modo è possibile una contrazione ed il consolidamento del debito accumulato negli anni,

impegna la Giunta regionale e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale

a favorire ed accelerare il percorso di trasformazione in ASP della Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe, nonché a disporre l'incremento del numero di prestazioni erogabile, quanto meno nella stessa misura stabilita dall'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale nell'anno 2007.

Cagliari, 20 luglio 2010