CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

Mozione n. 67

MOZIONE ZUNCHEDDU - URAS - BEN AMARA - SECHI - ZEDDA Massimo sulla dichiarazione di stato di emergenza, ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 5 e seguenti della legge 24 febbraio 1992, n. 225, e successive modifiche e integrazioni, per l'area compresa intorno a Piazza d'Armi (Piazza d'Armi e le vie Marengo, Goito, Castelfidardo, Peschiera, Pastrengo, Turbigo, Montenotte, Is Mirrionis, Vico Pastrengo).

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- l'area compresa intorno a Piazza d'Armi (Piazza d'Armi e le vie Marengo, Goito, Castelfidardo, Peschiera, Pastrengo, Turbigo, Montenotte, Is Mirrionis, Vico Pastrengo), nel Comune di Cagliari, è interessata da decenni da fenomeni di dissesto idrogeologico ormai palesi e innegabili; suolo e sottosuolo, di matrice fondamentalmente calcarea, presentano forti infiltrazioni idriche derivanti da perdite delle condutture pubbliche e da fenomeni calamitosi quali le piogge alluvionali, cavità di origine naturale e artificiale tuttora solo in parte conosciute;
- nel corso degli ultimi decenni si sono verificati in diverse occasioni fenomeni franosi e crolli che hanno determinato lesioni agli edifici, alle strade pubbliche, ai veicoli, ai sottoservizi, pregiudicando ancor più la condizione di instabilità del sottosuolo a motivo degli smottamenti e dilavamenti sotterranei per effetto delle pressioni esercitate dalle perdite idriche delle condotte pubbliche; gli ultimi fatti di rilievo sono avvenuti nell'agosto del 2008 e dopo le piogge alluvionali dell'ottobre e novembre del 2008, con cedimenti delle strade e seri danni alle proprietà private visibili ancor più dopo l'estate del 2009, comportanti la dichiarata inagibilità di numerosi edifici privati e aree pubbliche;
- in particolare, il Comune di Cagliari ha adottato una serie di provvedimenti: l'ordinanza n. 72 del 13 agosto 2009, relativa a indagini nel sottosuolo, le ordinanze n. 73, 74, 75 del 15 agosto 2009, relative alla messa in sicurezza degli edifici, l'ordinanza n. 76 del 2009 comportante lo sgombero coattivo dei residenti per ragioni di protezione civile, le ordinanze n. 876 del 12 agosto 2009 e n. 1115 del 13 ottobre 2009 relative al divieto di accesso e transito nelle aree più compromesse e l'ordinanza di dicembre 2009 che, con gli ulteriori transennamenti nelle strade, ha ulteriormente isolato il quartiere;

CONSIDERATO che:
- tutti gli edifici di proprietà privata risultano non interessati da fenomeni di abusivismo edilizio ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001, e successive modifiche e integrazioni, della legge n. 47 del 1985, e successive modifiche e integrazioni, della legge regionale n. 23 del 1985, e successive modifiche e integrazioni;
- vi è stato un lungo contenzioso civile avviato da dodici ricorrenti (tutti residenti nella zona) nel 1960 nei confronti del Gruppo Italcementi Spa a causa dei danni creati dall'attività di cava alla statica degli edifici, conclusosi in sede transattiva nel 1987 con un risarcimento danni in favore dei ricorrenti; nel 1983 in via Goito, a seguito di una accertata perdita idrica della condotta pubblica, una intera palazzina al numero civico 36 ha ceduto, è stata evacuata e tutti gli appartamenti sono stati sgomberati nel giro di pochi giorni; i residenti danneggiati, anche degli edifici adiacenti che hanno subito lesioni strutturali, sono stati parzialmente rimborsati dopo alcuni anni in sede transattiva da parte del Comune di Cagliari; nel 1990 venne avviata un'altra causa civile da parte di Antonio Morelli, proprietario di una palazzina sita fra via Marengo e via Peschiera, edificata nel 1988, a causa di danni alla statica dell'edificio da perdite idriche delle condutture comunali; anche in questo caso venne liquidato un risarcimento in sede transattiva dal Comune di Cagliari (deliberazione Giunta comunale n. 2151/1997 del 27 maggio 1997); risulta tuttora pendente un ulteriore procedimento civile, ricorrenti Antonio Morelli e più, concernente accertamento tecnico preventivo n. 3366/2009;

PRESO ATTO che:
- è stata affidata da parte del Comune un'indagine geofisica e geognostica comprendente la tomografia elettrica e carotaggi, estesi su una parte limitata del quartiere, con affidamento degli studi tecnico-scientifici al prof. ing. Gaetano Ranieri dell'Università degli Studi di Cagliari e al geologo dott. Mauro Pompei, finalizzati a sondare sulla natura e caratteristiche del sottosuolo, nonché a relazionare sugli esiti di tale studio, in base all'ordinanza sindacale n. 72 del 13 agosto 2009, a tutela della sicurezza e dell'igiene pubblica;
- tali studi hanno già diagnosticato lo stato di grave pericolo in cui versa il quartiere a motivo della instabilità del sottosuolo e degli ulteriori possibili crolli agli edifici già interessati da cedimenti o comunque compromessi;
- attualmente risulta in corso da parte del Comune di Cagliari - Ufficio protezione civile una estensione di tale indagine geognostica, comprendente carotaggi per un importo disponibile complessivo di 211.000 euro, insufficiente per avere una conoscenza del suolo e sottosuolo propedeutica ad una messa in sicurezza del colle, peraltro con affidamento al solo geologo dott. Mauro Pompei;
- tali studi non sembrano poter consentire una conoscenza mirata per gli interventi di messa in sicurezza del suolo e del sottosuolo dell'intera area interessata;

CONSTATATO che:
- i fondi propri del Comune di Cagliari non consentono, in ogni caso, interventi di consolidamento statico di un'area così vasta, tantomeno di far fronte a indennizzi o richieste di risarcimento danni da parte di titolari di diritti reali immobiliari e/o titolari di diritti di godimento;
- si è, in ogni caso, verificata una grave situazione di disagio abitativo, anche a motivo dell'isolamento in cui versa il quartiere, a cui è stato peraltro sottratto il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani,

impegna il Presidente della Regione autonoma della Sardegna e la Giunta regionale

a richiedere al Presidente del Consiglio dei ministri la dichiarazione di stato di emergenza ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 5 e seguenti della legge 24 febbraio 1992, n. 225, e successive modifiche e integrazioni, al fine di svolgere quelle analisi tecnico-scientifiche e quelle operazioni di consolidamento statico dell'area interessata, nonché le eventuali iniziative di indennizzo dei titolari di diritti reali immobiliari danneggiati.

Cagliari, 6 luglio 2010