CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

Mozione n. 58

MOZIONE DE FRANCISCI - DIANA Mario - PITTALIS - LOCCI - PERU - STOCHINO - SANNA Matteo - PIRAS - RODIN - CONTU Mariano Ignazio - GRECO - LAI - SANJUST - ZEDDA Alessandra - LADU - AMADU - ARTIZZU - BARDANZELLU - CAMPUS - CHERCHI - FLORIS Rosanna - GALLUS - MURGIONI - PETRINI - PITEA - RANDAZZO - RASSU - SANNA Paolo Terzo - TOCCO sul Piano di ripartizione automatica dei canali televisivi nel digitale terrestre proposto in uno schema di deliberazione dell'Autorità garante per le comunicazioni.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che una proposta di delibera del Garante per le comunicazioni, Autorità indipendente, istituita dalla legge 31 luglio 1997, n. 249, introduce un piano per la numerazione automatica dei canali televisivi inseriti nel Digitale Terrestre;

CONSIDERATO che su tale schema di deliberazione, la stessa Autorità, secondo quanto stabilito dalla deliberazione 278/99, ispirandosi ai principi della trasparenza, della partecipazione e del contraddittorio stabiliti dalla legge n. 241 del 1990, ha avviato la procedura per lo svolgimento di consultazione pubblica nell'ambito di ricerche e indagini conoscitive;

EVIDENZIATO che:
- la scelta operata dall'Autorità, prevede che alle emittenti con forte radicamento nel territorio vengano assegnati i numeri dei canali del digitale terrestre al di fuori dal sistema di sintonizzazione automatica;
- questo fatto comporterebbe una grave penalizzazione per le emittenti televisive locali in considerazione del fatto che, nel sistema televisivo analogico, la gran parte dei cittadini ha potuto, liberamente, sintonizzare i canali televisivi locali subito dopo le principali emittenti nazionali pubbliche e private così da agevolarne la ricerca attraverso l'utilizzo più semplice del telecomando;
- l'allora libero sistema di ricerca, come era per l'analogico, si è instaurato fra i cittadini, in particolare quelli più anziani e coloro che meno di altri sono avvezzi alle tecnologie innovative, ed essi si troveranno in difficoltà a ricercare i canali locali preferiti qualora dovessero risultare differenti rispetto alla loro tradizionale consuetudine;

PRESO ATTO che l'abbandono, da parte dei cittadini, della visione di emittenti locali in quanto non ne riconoscerebbero più la collocazione numerale abituale, comporterà per le imprese televisive una grave penalizzazione soprattutto dal punto di vista economico a causa della possibile e drastica riduzione della raccolta pubblicitaria, unica fonte di introito che consente alle stesse emittenti di poter stare sul mercato,

impegna il Presidente della Regione

a mettere in campo tutte le iniziative e gli strumenti possibili per intervenire presso il Governo e l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, a sostegno delle istanze delle emittenti locali che trasmettono in Sardegna e affinché le suddette istituzioni possano valutare i possibili danni economici e la grave riduzione occupazionale quale pesante conseguenza sulla scelta relativa alla nuova proposta di ripartizione delle sintonie automatiche senza prevedere una adeguata attribuzione alle emittenti locali e regionali, così da garantire il rispetto delle intese che tendevano a salvaguardare proprio le emittenti locali.

Cagliari, 22 aprile 2010